Pao o non Pao?

Ciao a tutti, quesito rivolto soprattutto agli insegnanti; nella mia se pur risicata esperienza in due diverse scuole di Muay Thai ho riscontrato due diversissimi modi di improntare il lavoro con i pao, nella prima scuola tutti, a gruppi di due o tre, a rotazione tenevano i pao agli altri, anche gli agonisti, nella seconda chi tiene i pao non è mai un agonista, il quale si allena appunto solo nel colpirli e nelle varie combinazioni, le motivazioni del metodo usato nella prima scuola erano che tenendo i pao l'agonista si abitua a vedere arrivare, e soprattutto partire, i colpi riuscendo poi in combattimento a "leggere" meglio ciò che sta per fare l'avversario.
Nella seconda non vengono mai fatti tenere i pao agli agonisti per non "scassargli" le articolazioni, spalle in primis, e quindi tale ruolo è relegato al Maestro e agli istruttori.
Voi nella vostra scuola come fate, e soprattutto cosa pensate delle differenti motivazioni che vi ho riportato?
E' da un bel po' che mi frulla in testa il dubbio, aggiungo anche che nella prima scuola esisteva un a dir poco esiguo numero di sacchi da allenamento mentre nella seconda ce ne sono più di una decina e molta parte del lavoro, anche in coppia, viene eseguita appunto al sacco.
Attendo fiducioso, ciao.
Betta Splendens.

Non insegno Muay Thai però ti dico lo stesso quello che facevamo a MT.
I pao erano sempre tenuti dal preparatore atletico sia per gli agonisti che per gli altri.
Viceversa gli agonisti tenevano a volte i focus, che gestivano in maniera sia attiva che passiva, per gli altri agonisti.

La cosa migliore sarebbe il maestro che tiene i pao all agonista/allievo.
Questo perchè il maestro vede errori che un altro allievo non vedrebbe, conosce l'allievo e ne programma ai pao i ritmi e cicli di potenziamento da tenere e fa crescere molto più velocemente un agonista.

Questo, nelle palestre in cui i corsi sono distinti tra pricipianti/avanzati/agonisti è piu semplice, addirittura se l agonista fa il professionista ancora più a maggior ragione i maestro segue l allievo singolo.

Purtroppo per causa di tempo, nella maggior parte delle palestre (che ho visto) l'istruttore e maestro "delega" il compito agli stessi allievi.
Se le differenze di peso e di esperienza non è eccessiva (quest ultima è un bene spesso per  allievo principiante) non sono deleteri per le articolazioni; anzi per me è un fattore allenante aiuta a imparare la gestione delle distanze e la gestione degli impatti, si impara a far lavorare la testa durante le azioni
capire cosa sbaglia il compagno aiuta a migliorare il senso critico e di conseguenza aiuta il lavoro su noi stessi

Purtroppo per causa di tempo, nella maggior parte delle palestre (che ho visto) l'istruttore e maestro "delega" il compito agli stessi allievi.
Se le differenze di peso e di esperienza non è eccessiva (quest ultima è un bene spesso per  allievo principiante) non sono deleteri per le articolazioni; anzi per me è un fattore allenante aiuta a imparare la gestione delle distanze e la gestione degli impatti, si impara a far lavorare la testa durante le azioni
capire cosa sbaglia il compagno aiuta a migliorare il senso critico e di conseguenza aiuta il lavoro su noi stessi

Io nella mia prima esperienza con la MT lavoravo così, e quoto ogni tua singola parola 
Trovavo molto utile tenere i pao e i suggerimenti di chi li teneva quando scaricavo io.

Da noi li tiene il maestro.

Per lavori di riscaldamento anche l'altro allenatore.
ma tipo per chi fa light,prima di un match.


Per le passate piu' volgari si lavora in coppia,con su le normali protezioni,ma appunto non e' lavoro ai pao.

L'ideale certo è che il maestro tenga i pao, ma non potendo farlo con tutti ritengo normale che gli allievi li tengano a turno a vicenda.
inoltre è vero che è molto utile anche tenere i pao, come allenamento !

Grazie a tutti per le risposte, in effetti anche io, tenendo i pao agli altri, riuscivo a vedere meglio gli errori altrui e capivo, magari da qualche "segnale involontario" del corpo del compagno se e come stava per partire, nonostante poi io fossi sempre il più leggero non accusavo più di tanto la pesantezza dell'impatto.
Ciao.
Bettasplendens.

è tutto corretto...
l'atleta che tiene i pao si abitua a vedere molti colpi che arrivano forte verso la propria figura...impara a gestire meglio le distanze etc. d'altra parte però si scassa...
Io faccio tenere e tirare ai pao a tutti...sotto match tendo a tenerli io a chi combatte e a non far lavorare troppo l'atleta.

Però ritengo il miglior approccio il maestro che osserva l'atleta mentre fa i pao con un reggitore competente.
 

Però ritengo il miglior approccio il maestro che osserva l'atleta mentre fa i pao con un reggitore competente.
 

Vero vero, osservare da fuori si notano molte più cose