KALI e SILAT al cinema

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #15 on: October 23, 2012, 17:39:22 pm »
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so per certo che ci sono scene di 'ndrezzata ischitana nel film "Il Paradiso all'improvviso", con Leonardo Pieraccioni  :sur:

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Offline Claudio Alfarano

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #16 on: October 23, 2012, 22:22:41 pm »
0
 :sur:

Quella merdina del mio ex suocero.. ischitano intrallazzaro d'origine controllata - che tra l'altro appare nel film da te citato, possiede nella sua casa a Ischia un discreto numero di libri sulle tradizioni ischitane.
Uno è sulla 'ndrezzata.
Il mio sospetto cadeva sulla possibilità che vi fosse una parentela tra 'ndrezzata e l'Espada y Daga e il movimento del Sinawali, da Sawali, intrecciare (il vimini).
Essendoci stata la dominazione spagnola sull'isola immaginavo vi fosse un collegamento.
Invece la 'ndrezzata ha origini greche e i movimenti sono molto molto dissimili.
Il bastone corto si usa con movimenti a X e colpisce quello lungo (spada) che è ferma e fa da scudo in posizione verticale e punta in alto.
Niente kali nel film di Pieraccioni... aihmè...  :-X

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kortobrakkio

Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #17 on: November 12, 2012, 16:09:03 pm »
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Beh,visto che qualcuno ha messo la sua classifica personale,aggiungo la mia:piu o meno a parimerito i tre Bourne(l'ultimo non l'ho ancora visto,ma Renner secondo me è ottimo per i film d'azione:lo seguo dai tempi di Hurtlockers,mi è piaciuto come Occhio Di falco negli Avengers,suppongo sia un buon Bourne....),Taken(il primo;anche qui il secondo non l'ho visto ma lo aspetto al varco),Haunted-la preda.

Detto questo,trovo formidabile come le telecamere tramutino in perfetti action man gli attori:Tommy Lee Jones mi va a genio ma c'ha l'età del mio babbo e non credo passi il suo tempo libero ad allenarsi;Benicio del Toro è più giovane ma non è un atleta,idem dicasi per Leam Neeson,annosetto e flappo fisicamente.....ho visto pure un reportage sulle riprese del primo Bourne di Matt Damon;inquadrate da lontano le scene d'azione mostrano in realtà tutta la coreografia e la lentezza dei non professionisti.....un applauso sincero a scenografi,coreografi e cameramen che fanno sembrare il tutto dinamico,vivo e realista.

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Offline Andy

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #18 on: November 12, 2012, 16:17:03 pm »
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Salvo non farci capire un caXXo.  XD

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Offline Andy

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #19 on: November 25, 2012, 00:25:43 am »
0
FORSE si vede qualcosa di Kali in Universal Soldier 4. :)

P.S. Alfa, ma di Collateral, dov'è che si vede del Kali..? Nella scena della discoteca, quando disarmano Vincent..?


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Offline salix

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #20 on: November 25, 2012, 02:25:55 am »
0
Io invece vorrei chiederti in quale scena di VxV vedi del kali :).
Spoiler: show
adoro il fumetto: il film è stato must prenderlo e mi è piaciuto ma devo ammettere che le scene di lotta non mi sono rimaste impresse :P
Utopia non è una meta ma una direzione

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Offline Claudio Alfarano

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #21 on: November 25, 2012, 09:29:16 am »
0
il coreografo Ryan Watson è un kaliman
Scene con il coltello e una scena in cui si allena a una specie di manichino
lì, come in collateral c'è poco o nulla.
Prima di confermare quella lista e scriverla ho spulciato coreografi e interviste in cui si accennava all'argomento.

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Offline Diego

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #22 on: November 25, 2012, 18:32:21 pm »
+2
dov'è che si vede del Kali..?

Sul legame kali e Hollywood per le scene di combattimento ricordo il concetto espressomi a riguardo qualche anno fa (ho dimenticato la fonte, non escludo di averlo letto o sentito in qualche intervista on line ma è più probabile che mi sia stato riportato indirettamente da un insegnante che ha bazzicato qualche set hollywoodiano e penso conosca anche lo stesso Imada).

Le prime interazioni tra mondo cinematografico e Inosanto Academy si possono ricondurre agli anni '70, con il successo mediatico di Bruce Lee e l'inizio del filone marziale al cinema, dopo la morte del Piccolo Drago.

Infatti per assurdo la novità degna di nota apportata al cinema dal fondatore del jkd era stato il suo intento/tentativo di maggiore “realismo”/dinamicità nelle scene di combattimento cinematografico.
Detta oggi questa frase fa un po' sorridere ma in relazione al contesto dell'epoca penso abbia un suo senso. Da un lato c'era il cinema di Hong Kong con le scene  marziali coreografate con l'ottica acrobatica della Scuola dell'Opera di Pechino che però credo che non venissero ancora neppure commercializzate in Occidente. In sostanza era l'approccio dei b-movies sbarcati in Occidente dopo la scomparsa di Bruce Lee, come le filmografie giovanili di Jackie Chan e Sammo Hung.
A Hollywood invece le scene di combattimento erano ancora in stile John Wayne, abbastanza improvvisate come coreografie (un “gancio da strada”  a me, un “gancio da strada” a te, pugni in linea diretta tirati solo “col braccio”, come lotta rotolamenti con i contendenti che sembravano abbracciati tra di loro e poco altro, tempi molto telegrafati, etc.).   

Bruce Lee invece aveva un intento per certi versi intermedio tra le due ottiche precedenti, volendo andare in direzione di un maggiore realismo da offrire allo spettatore, nonostante poi alcuni necessari compromessi a cui scendere per favore di camera.
 
Visto il successo di Bruce Lee ma pure dei b-movies delle saghe marziali sulla sua scia, anche Hollywood era incuriosito da un possibile cambio di approccio per il suo cinema di serie A. Da parte di registi e sceneggiatori, quello con Inosanto era banalmente il contatto più facile da avere, perchè viveva in California, era già stato sui sets, conosceva l'approccio di Bruce Lee, etc.
L'inserimento del kali è stato naturale per flessibilità e comodità in relazione alle necessità cinematografiche. Aveva la flessibilità/varietà di passare da armi diverse, proprie e improprie, alle mani nude, dallo striking alla lotta.

Un aspetto a suo favore era/è l'adattabilità dei movimenti a modalità più ampie e spettacolari (Inosanto fa cenno a tradizioni teatrali e dimostrazioni di piazza) a quelle più dirette.
Per il cinema il punto di vista fondamentale e che riveste con l'adattabilità a scenari diversi delle amf è poi la loro poca riconoscibilità estetica, per concessa libertà di espressione individuale.
20-30 anni fa quest'aspetto aiutava molto perchè il grande pubblico non associasse in automatico le scene a uno stile preciso e per discostarsi dai vari “cungfu” “caratè” “giudò” dei b-movies.
La libertà estetica aiuta poi a dare l'impressione allo spettatore che quello rappresentato sia un combattimento “casuale” e molto “stradale”, non associato a nessuno stile in particolare.

Il kali nei film spesso è più nel dietro le quinte, nella preparazione e nella testa dei coreografi che volutamente sullo schermo vero e proprio, l'obiettivo è che lo spettatore si immedesimi il più possibile coi protagonisti (in modo che per empatia si emozioni di più) senza farsi distogliere dalla possibile domanda “che stile marziale è quello del protagonista?”.
Tranne casi particolari, il fatto che la disciplina utilizzata non sia riconoscibile è uno degli obiettivi principali nella realizzazione delle coreografie cinematografiche. Per assurdo, il raggiungimento di questa finalità è il motivo preponderante del successo del  kali sui sets.

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Offline Andy

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #23 on: February 17, 2013, 14:02:00 pm »
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Non si parla di cinema ma, in Arrow ogni tanto, nelle sequenze di allenamento, il Kali salta fuori. :)

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Offline Andr34

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #24 on: March 14, 2013, 13:55:42 pm »
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Non si parla di cinema ma, in Arrow ogni tanto, nelle sequenze di allenamento, il Kali salta fuori. :)
si, lo stavo per scrivere, fra sinawali e hubud lubud..


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Offline Andy

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #25 on: January 25, 2014, 13:11:48 pm »
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Che dite?

https://www.youtube.com/watch?v=XKfOO6_bsww


Qui invece è indubbio. Anche per la parte a mani nude?

https://www.youtube.com/watch?v=a2-ZXPnmVF0


DIEGO, ALFA, SCELGO VOI!

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Offline Krypteia

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #26 on: January 25, 2014, 19:50:56 pm »
0
Che dite?

https://www.youtube.com/watch?v=XKfOO6_bsww


Qui invece è indubbio. Anche per la parte a mani nude?

https://www.youtube.com/watch?v=a2-ZXPnmVF0


DIEGO, ALFA, SCELGO VOI!

Direi di sì per entrambi.

Il primo un po' più "freestyle", ma certi movimenti (tipo i cazzottoni su rotule/gambe tradiscono influenze evidenti), il secondo più "pulito" (a parte il disarmo fighetto ma ci sta tutto).

- Piccolo OT - Mai visto Arrow tra parentesi, vedo che c'è pure Crixus... merita?
Der Vogel kämpft sich aus dem Ei. Das Ei ist die Welt. Wer geboren werden will, muss eine Welt zerstören. Der Vogel fliegt zu Gott. Der Gott heisst Abraxas.

La vita non mi ha mai interessato quanto l'evasione dalla vita stessa.


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Offline Krypteia

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #27 on: January 25, 2014, 20:00:43 pm »
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Infatti per assurdo la novità degna di nota apportata al cinema dal fondatore del jkd era stato il suo intento/tentativo di maggiore “realismo”/dinamicità nelle scene di combattimento cinematografico.
Detta oggi questa frase fa un po' sorridere ma in relazione al contesto dell'epoca penso abbia un suo senso. Da un lato c'era il cinema di Hong Kong con le scene  marziali coreografate con l'ottica acrobatica della Scuola dell'Opera di Pechino che però credo che non venissero ancora neppure commercializzate in Occidente. In sostanza era l'approccio dei b-movies sbarcati in Occidente dopo la scomparsa di Bruce Lee, come le filmografie giovanili di Jackie Chan e Sammo Hung.
A Hollywood invece le scene di combattimento erano ancora in stile John Wayne, abbastanza improvvisate come coreografie (un “gancio da strada”  a me, un “gancio da strada” a te, pugni in linea diretta tirati solo “col braccio”, come lotta rotolamenti con i contendenti che sembravano abbracciati tra di loro e poco altro, tempi molto telegrafati, etc.).   

Bruce Lee invece aveva un intento per certi versi intermedio tra le due ottiche precedenti, volendo andare in direzione di un maggiore realismo da offrire allo spettatore, nonostante poi alcuni necessari compromessi a cui scendere per favore di camera.


Concordo con l'analisi, ma non dimentichiamo l'apporto fondamentale del succitato Jackie Chan (e dei suoi compari Sammo Hung e Yuen Biao).
Dopo i primi film che rientravano nel filone hongkonghese dei combattimenti in stile "ah! uh! oh! eh!" (mossette in sequenza "congelate" come se fossero fotogrammi), JC creò uno stile originale che univa (a mio avviso in modo perfetto) fluidità ed estetica.
Per dire, Project A/Operazione pirati è del 1983, e ha delle coreografie allucinanti.
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Offline Andy

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #28 on: January 25, 2014, 20:33:31 pm »
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- Piccolo OT - Mai visto Arrow tra parentesi, vedo che c'è pure Crixus... merita?

Come scritto altrove, a me fa spesso girare le pallotte per delle scelte di storia che io ritengo ridicole. Ma non riesco a smettere di guardarlo.  :sbav: Il mio consiglio è, fai un tentativo. ;)

Qui alcuni backstage delle coreografie
http://fashionnaction.blogspot.it/2012/11/arrow-stunts-clip-series-features-fight.html

Il coreografo della serie è tal James Bamford che è stato, tra l'altro, stunt e coreografo delle varie serie di Stargate, Blade Trinity, Ballistic, Watchmen (http://www.imdb.com/name/nm0051466/?ref_=nmbio_bio_nm)

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:KALI e SILAT al cinema
« Reply #29 on: January 26, 2014, 02:10:47 am »
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- Piccolo OT - Mai visto Arrow tra parentesi, vedo che c'è pure Crixus... merita?

la prima stagione merita in parte per alcune puntate un po noiose, la seconda stagione ingrana meglio e riesce a creare un format  serio e ad introdurre i super poteri distaccandosi dal modello troppo realistico introdotto da nolan, un ottimo equilibrio  per sviluppare super eroi senza scendere nella sit com