Una volta (in Giugno di quest'anno) tornavo a casa dall'ufficio. Alle 23.00 non c'era in giro nessuno. Avevo nel marsupio 600 euro in contanti per pagare la baby sitter, altri 200 per spese varie e soprattutto tre chiavi hardware che in totale ne valevano oltre settemila. Di norma non faccio questi trasporti ma volevo lavorare da casa nel weekend e quelle chiavi erano indispensabili.
Erano assicurate ma io sarei stato belle che fregato anche se non avessi potuto lavorare per solo una settimana, col casino del terrremoto in Emilia. Poi non sono sicurissimo che mi avrebbero ridato proprio tutti i 7000, sapete come fanno le assicurazioni.
Con la mia innata paranoia le avevo messe in un taschino apposito del marsupio. Il portafogli in un altro e nella sezione più grande, insieme a chiavi e taccuino, il mio Gerber piegabile. Quello che avevo portato al gathering.
Naturalmente Reggio Emilia non è Napoli, quanto a criminalità. Però ultimamente qualche rapina col coltello c'è stata eccome. In centro, proprio. E così senza nemmeno pensarci su ero pronto a far qualcosa tipo "adesso prendo i sodi" e cavar fuori la lama con estrazione iai colpendo subito la faccia dell'aggressore. O forse gli avrei dato un calcio per guadagnarmi quei pochissimi secondi per estrarre. Insomma avrei combattuto senz'altro per quei soldi. Mi sarei frmato solo di fronte a un'arma da fuoco.
Poi non ho incontrato nessuno.
Però secondo me, alla fine, c'è un certo limite oltre al quale si reagisce con la violenza, o almeno si considera molto seriamente l'idea, anche per molto meno che difendere la propria vita. Voi che ne dite?