Il tiratore di bastone cimentandosi contro un assalitore armato di coltello si deve porre in guardia di offesa e sull’istante vibrargli una botta al viso, spiccando un salto in dietro appena dato il colpo per rimettersi di nuovo in guardia continuando l’ombrello, onde obbligare l’avversario armato di coltello a starsene in distanza: in quanto che in una lotta la più parte quelli che sono muniti di un’arma corta ma micidiale sono inclinati a spingersi repentinamente con un salto sopra la loro avversario, ponendo a tutta loro difesa il braccio sinistro sul capo, per nulla contando un colpo qualsiasi che su altra parte del corpo potessero ricevere, calcolando che un colpo di bastone per forte che sia non può impedire il loro avventarsi: senza far riflesso che se la testa è coperta dal braccio sinistro il viso invece è del tutto scoperto al di dentro, parte a cui il tiratore di bastone non deve tralasciare di dirigere le sue percosse, alternate con altre dirette alla gamba dalla parte stessa. CERRI 1854