KATA F.A.Q.

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KATA F.A.Q.
« on: October 15, 2012, 13:57:03 pm »
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Allora, eccomi di nuovo con un post di opinioni personali. stavolta mi concentro sui kata, oggetto di discussioni interminabili che, secondo me, merita un discorso tutto speciale.
propongo una sorta di "f.a.q." relativamente questo tema scottante, proponendo una visione personale alla quale spero vogliate contribuire in vario modo.

inizio.

1) cosa è un kata?
un kata è una forma stilizzata tipica del pensiero giapponese. si ritrovano kata in tutte le principali discipline "artistiche" (marziali comprese) giapponesi. spesso sono eseguiti "a solo", ma alcune discipline prevedono esecuzioni a coppia o in gruppo. un kata di per sé non è l'esecuzione stessa quanto piuttosto un modello ideale di perfezione stilistica.

2) cosa vuol dire la parola kata?
vuol dire forma, modello.

3) cosa sono i kata del karate?
sono piccoli manuali di tecniche stilizzate, per lo più inutilizzabili così come appaiono. essi servono a qualificare e condividere i principi sui quali si basa una data scuola, a condizione di conoscere le chiavi di lettura delle forme, spesso perdute o rielaborate nel tempo

4) quando furono inventati i kata?
impossibile rispondere con certezza. quelli del karate vennero fissati per lo più tra il 19 e il 20 secolo.

5) quanti kata esistono nel karate?
ufficialmente poco meno di 90 ma tra varianti e forme di scuole minori, forme moderne e inventate di recente, il numero è difficile da stabilire. lo shito ryu conterebbe, se non erro, 49 kata, tratti per lo più dalle altre tre scuole fondamentali. è la scuola con più kata riconosciuti

6) a cosa serve un kata nel karate?
a tramandare i principi e le tecniche basilari delle scuole. esso contiene inoltre suggerimenti tattici e tecnici.

7) a cosa non serve un kata?
non serve ad allenare il fisico in senso ginnico. non serve a combattere così com'è. non serve a fare il fiato.

8 ) a cosa può servire un kata?
può essere uno strumento capace di racchiudere elementi "allenanti" per il fisico e la mente, tecniche e componenti meditative. esistono di certo strumenti più appropriati ma il kata ha il pregio di riunire tutti questi elementi insieme, a condizione che sia ben praticato, in una misura tutto sommato equilibrata.

9) il kata inizia e finisce nello stesso punto?
tradizionalmente no, ma nel tempo si  è venuta a creare questa necessità di carattere estetico e formale.

10) il kata contiene "mosse" inutili?
alle volte sono inseriti passaggi funzionali all'estetica o come puro raccordo, spesso messi là perché il punto di inizio e quello di fine dell'enbusen coincidano. non si può tuttavia dire che esistano "mosse inutili".

11) cos'è un embusen?
l'embusen (o enbusen) non è altro che  la "linea" (sen) della "esecuzione" (enbu).

12) quanti tipi di enbusen esistono?
sono limitati. i principali sono a H, a T, a X, ad asterisco. ce ne sono alcune varianti con linee a zig zag o struttura quadrata.

13) quante modalità esecutive del kata esistono?
tante. kata standard, con i suoi ritmi e tempi, kata in piedi (waza-kata), kata di sole posizioni (tachi-kata), kata "immaginato" come training autogeno (souzou-kata), kata eseguito lentamente e kata eseguityo velocemente, kata allo specchio (gyaku-kata), kata tutto duro (go) o kata tutto morbido (ju), con combinazioni tra essi. non ci sono limiti agli esercizi realizzabili, compreso il bunkai.

14) cosa è un bunkai?
bunkai significa "smontare e capire", ossia "analizzare". il bunkai è una possibile interpretazione delle tecniche dei kata.

15) come si eseguono i bunkai?
dapprima da soli, parte attaccante (tori o seme) e parte "difensore" (uke), ma le terminologie si confondono spesso tra scuola e scuola. personalmente chiamo "uke" chi esegue le tecniche alle quali si risponde con il kata. poi a coppie.

16) il bunkai prevede più di un attaccante?
non necessariamente, ma per fini pratici o estetici si possono simulare situazioni con più attaccanti

17) il bunkai va eseguito in modo libero o formale?
dapprima in modo formale, poi via via più libero, nel senso non di attacchi casuali ma sempre premeditati, evitando tuttavia, nel tempo, le posture da burattino tipiche del kihon per principianti.

18) perché nei kata si fanno due (a volte 3) kiai?
impossibile dire come mai si siano inseriti dei kiai. tradizionalmente se ne usano due in punti specifici nei quali andrebbe impiegato particolare kime. nulla vieta, a parer mio, di inserirne laddove si reputi necessario nel corso dell'esecuzione.

19) il kata aiuta a imparare a combattere?
assolutamente no. solo attraverso la pratica del combattimento, eventualmente anche del bunkai via via più libero, si possono trovare spunti utili al combattimento vero. si combatte solo allenandosi al combattimento, non per mezzo dei kata.

20) i kata sono dunque superflui?
no. sono utili se impiegati per ciò a cui servono, ossia lo studio delle tecniche base in catene conseguenziali, lo studio del rapporto del movimento e dello spazio-tempo (maai), lo studio della precisione rigorosa della tecnica e della concentrazione su se stessi. vanno inoltre mantenuti per conservare una tradizione di studio, allo stesso modo in cui in una data lingua si mantiene lo studio della sintassi e della grammatica corretta.

21) esiste il karate senza i kata?
scuole moderne evitano i kata. non c'è nulla di male ma a parer mio si perde qualcosa in termini di rigore tecnico e di capacità di concentrarsi su se stessi.

22) che vantaggio offrono i kata rispetto al kihon o al kumite?
si praticano da soli, in poco spazio, e in qualunque momento, anche senza riscaldarsi prima, a seconda di come li si voglia eseguire.

23) i kata contengono tutte le tecniche del karate?
no, visto che il karate si evolve

24) sarebbe utile inventare nuovi kata?
forse sì, per includere le tecniche e le modalità introdotte nel karate negli ultimi 50-60 anni.

25)i kata si possono eseguire con le armi?
se si conoscono le basi del maneggio, perché no? anzi, è mia opinione che alcuni kata richiedano in realtà il maneggio di un'arma.

26) che differenza c'è tra heishu e kaishu kata?
difficile dirlo. oggi la distinzione si è forse persa, a causa del pasticcio combinato con i kata heian e con l'introduzione del karate nelle scuole a inizi '900. personalmente approvo l'interpretazione di tokitsu (mi pare) secondo il quale i kaishu kata sono introduttivi, e gli heishu sono avanzati. shu significa mano, ma anche tecnica. quindi, temo non si possa adottare la distinzione in rapporto alla posizione delle mani nei kata (che peraltro varia spesso)

27) i kata heian/pinan sono kata giocattolo per bambini?
no, sono bei kata, ricchi di tecniche utili, ma spesso male interpretati

28) chi conosce la vera interpretazione dei kata?
probabilmente nessuno. le chiavi vanno ricercate nello studio, usando il kata come stimolo a guardarsi intorno, anche presso altre discipline, per integrare il proprio karate

29) i kata prevedono tecniche a terra?
secondo me sì, solo che si eseguono in piedi ai fini della stilizzazione.

30) i kata iniziano sempre con una parata?
apparentemente sì, ma a parer mio molte parate nascondono altro.
« Last Edit: October 15, 2012, 13:59:00 pm by Giorgia Oca arrogante »
si va sempre avanti...

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Offline Il Tano

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Re:KATA F.A.Q.
« Reply #1 on: October 15, 2012, 14:24:04 pm »
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Re:KATA F.A.Q.
« Reply #2 on: October 15, 2012, 14:29:02 pm »
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Facciamo un pezzo per volta  :gh:

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6) a cosa serve un kata nel karate?
a tramandare i principi e le tecniche basilari delle scuole. esso contiene inoltre suggerimenti tattici e tecnici.

7) a cosa non serve un kata?
non serve ad allenare il fisico in senso ginnico.

La 6 non la condivido per nulla, la sette vorrei fosse spiegata perche' cosi' lascia intendere che addestra il fisico "in qualche senso" e non vorrei si arrivi a pensare a quelle robacce come memoria muscolare,coordinazione o simila...

Sulla 6 vorrei fosse chiarito il senso di "principi" perche' trovo che sia una parola fumosa alla base di un sacco di malintesi marziali.
Cos'e' un principio, in che modo e' in un kata, in che modo fi?are kata allenerebbe tali principi (se lo fa,questo non l'hai detto tu,chiedo io per chiarezza  :) )
In che modo contiene suggerimenti tattici?
Perche' le tecniche esistono anche nei kata se sono studiate anche indipendentemente? sono elementi sovrabbondanti quindi?



Sulla 8 ci passo dopo  :thsit:
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Re:KATA F.A.Q.
« Reply #3 on: October 15, 2012, 14:33:19 pm »
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Fanchinna

Re:KATA F.A.Q.
« Reply #4 on: October 15, 2012, 14:34:51 pm »
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I kata sono come la mappa del tesoro
se li sai leggere trovi il tesoro
(ma la x non indica mai il punto su cui scavare)


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Re:KATA F.A.Q.
« Reply #5 on: October 15, 2012, 14:35:24 pm »
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Perche' le tecniche esistono anche nei kata se sono studiate anche indipendentemente? sono elementi sovrabbondanti quindi?

Ti basti pensare che un kata non allena, esattamente come un manuale non insegna. :)
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Offline Rev. Madhatter

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Re:KATA F.A.Q.
« Reply #6 on: October 15, 2012, 14:40:15 pm »
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Perche' le tecniche esistono anche nei kata se sono studiate anche indipendentemente? sono elementi sovrabbondanti quindi?

Ti basti pensare che un kata non allena, esattamente come un manuale non insegna. :)

e' un escamotage retorico, allora nemmeno un maestro insegna  ;)
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Re:KATA F.A.Q.
« Reply #7 on: October 15, 2012, 14:41:23 pm »
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Ti basti pensare che un kata non allena, esattamente come un manuale non insegna. :)

e' un escamotage retorico, allora nemmeno un maestro insegna  ;)
Un maestro è in gradi vedere i tuoi errori, il manuale no.
« Last Edit: October 15, 2012, 14:42:14 pm by Giorgia Oca arrogante »

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Offline muteki

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Re:KATA F.A.Q.
« Reply #8 on: October 15, 2012, 14:41:44 pm »
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Facciamo un pezzo per volta  :gh:

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6) a cosa serve un kata nel karate?
a tramandare i principi e le tecniche basilari delle scuole. esso contiene inoltre suggerimenti tattici e tecnici.

7) a cosa non serve un kata?
non serve ad allenare il fisico in senso ginnico.

La 6 non la condivido per nulla, la sette vorrei fosse spiegata perche' cosi' lascia intendere che addestra il fisico "in qualche senso" e non vorrei si arrivi a pensare a quelle robacce come memoria muscolare,coordinazione o simila...

Sulla 6 vorrei fosse chiarito il senso di "principi" perche' trovo che sia una parola fumosa alla base di un sacco di malintesi marziali.
Cos'e' un principio, in che modo e' in un kata, in che modo fi?are kata allenerebbe tali principi (se lo fa,questo non l'hai detto tu,chiedo io per chiarezza  :) )
In che modo contiene suggerimenti tattici?
Perche' le tecniche esistono anche nei kata se sono studiate anche indipendentemente? sono elementi sovrabbondanti quindi?



Sulla 8 ci passo dopo  :thsit:

allora, vedo se ho capito bene la domanda.
prendiamo per esempio il principio del "levati dai coxxxoni" se qualcuno ti attacca. inizio di un kata come quelli heian/pinan o come, per dirne uno che mi piace molto, kururunfa. ti attaccano? levati, spostati, ruota (taisabaki), schiva. poi para/afferra/contrattacca, a seconda del kata. ecco perché i kata spesso iniziano con uno spostamentio di lato.
alcuni kata propongono soluzioni di parate medie, altri di prese. questi sono i principi.

quanto ai princpidi di scuola, se le  versioni shotokan aprono molto le posizioni, a indicare l'indirizzo a lunga distanza della scuola, nel wado si enfatizza un differente uso delle braccia e delle anche; nello shito si pone l'accento sulla fluidità del movimento circolare (è la scuola più mista e varia); il goju ha le sue forme specifiche come lo uechi, nelle quali si favoriscono posizioni tipiche come la sanchin dachi con l'applicazione palese del principio dell'apertura e chiusura del tanden...

quanto al punto 6, se esegui un kata in estrema contrazione, o in grande morbidezza, "alleni" aspetti diversi del movimento, della postura, del respiro e della contrazione muscolare. ma non stai facendo fiato (un pochino forse se esegui il kata a tutta velocità, ma pù che allenare il fiato in quel modo lo testi...); non alleni la forza fisica pura (in termini di fibre muscolari) ma la testi. e testa che ti ritesta, magari qualche risultato "allenante" lo ottieni pure. ma l'allenamento che fai è piuttosto in termini di gestione dello spazio e del movimento, come in una diagonale di ginnastica artistica, piena di ribaltate, capovolte, ruote e capovolte in aria (sono un ex ginnasta - scusate). nessuna di quelle ti allena, ma se sbagli un passaggio finisci fuori della pedana, perdi l'equilibrio, ecc. e ripentendole migliaia di volte, ti alleni. ma per il fiato meglio la corsa; per la forza muscolare meglio i piegamenti o i pesi...

idem a livello tecnico. impari le basi, ci ragioni sopra, le concateni in modo elegante. ma per imparare un blocco di gomito ti serve un amico che ti molla qualche gancio. il kata al massimo ti consente di capire il movimento base e l'uso di principi come il muchimi, il gamaku ecc, (dei quali ho parlato nel thread precedente). per allenare serve allenamento, punto.
si va sempre avanti...

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Offline Rev. Madhatter

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Re:KATA F.A.Q.
« Reply #9 on: October 15, 2012, 14:42:42 pm »
+1
Un maestro è in grado di vedere i tuoi errori, il manuale no.

Quindi corregge,ma non insegna.

l'esempio serviva solo per sollevare l'artificio dell'argomento  :)
« Last Edit: October 15, 2012, 14:44:25 pm by Giorgia Oca arrogante »
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Re:KATA F.A.Q.
« Reply #10 on: October 15, 2012, 14:42:51 pm »
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e' un escamotage retorico,

Perché?

allora nemmeno un maestro insegna  ;)

Diciamo che da un certo punto di vista sono d'accordo con quest'affermazione. :)

Ciò che però non comprendo è la sostituzione manuale / maestro.
« Last Edit: October 15, 2012, 14:47:09 pm by Giorgia Oca arrogante »
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline Max

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Re:KATA F.A.Q.
« Reply #11 on: October 15, 2012, 14:47:20 pm »
0
Un maestro è in grado di vedere i tuoi errori, il manuale no.

Quindi corregge,ma non insegna.

l'esempio serviva solo per sollevare l'artificio dell'argomento  :)
Correggere significa eliminare errori da quel che si vuole imparare, una volta tolti tutti (o quasi) hai imparato, quindi il maestro ha insegnato.
E' altresì vero che finchè non capiamo i nostri errori non saremo in grado di correggerli, ma avere una voce esterna aiuta sia ad individuarli che a sistemarli. Il manuale, non parla e non vede, quindi è utile solo come memento di qualcosa.

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:KATA F.A.Q.
« Reply #12 on: October 15, 2012, 14:48:14 pm »
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[\mod on]Ho eliminato i quote annidati che incasinano la lettura 
[\mod off]
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Max

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Re:KATA F.A.Q.
« Reply #13 on: October 15, 2012, 15:04:21 pm »
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Per come li vedo io, e per come si studiano da noi, sono uno strumento utile ad allenare i movimenti, esattamente come le basi e poi le tecniche in coppia, che però pongono l'accento su determinati concetti come distanza e la precisione. Di fatto sono un punto di raccordo tra la singola tecnica e lo sviluppo degli embu e dei randori.

 

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Offline muteki

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Re:KATA F.A.Q.
« Reply #14 on: October 15, 2012, 15:36:36 pm »
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tutte le tue domande, ryujin, rimandano in realtà a un solo problema: il kata serve a qualcosa?

il punto è che, per rispondere alla prima questione che mi poni (sulla contraddizione) ma anche sulle altre, il kata come strumento di allenamento è una specie di esercizio multiobiettivo capace di raccogliere in sé più elementi, ma incapace di porsi come valido sostituto di una sola cosa.

tuttavia l'obiettivo primario del kata non è allenare il fisico, quanto piuttosto permetterci di condizionare la mente e il corpo a movimenti tecnicamente ineccepibili. quindi il fatto che io dica che NON alleni, ma al tempo stesso POSSA allenare, è ovvio se si pensa al ballo o alla ginnastica artistica. ballare stanca, e in una certa misura allena, ma l'obiettivo del ballo non è allenare i muscoli.

ilo kata ha di comodo, per passare al secondo e terzo punto, il fatto di fornire stimoli tecnici. ovvio che se voglio competere in uno sdc lascio perdere i kata, ma se ho il desiderio di comprendere le meccaniche precise di un dato movimento, ecco che già sto creando un kata attorno a quel movimento.

per quanto concerne l'ultimo punto, non ho BISOGNO della pratica a solo, ma essa è preziosa come è prezioso ripetere a voce alta quando studio. poi però qualcuno mi deve interrogare... ;)
si va sempre avanti...