Allora, eccomi di nuovo con un post di opinioni personali. stavolta mi concentro sui kata, oggetto di discussioni interminabili che, secondo me, merita un discorso tutto speciale.
propongo una sorta di "f.a.q." relativamente questo tema scottante, proponendo una visione personale alla quale spero vogliate contribuire in vario modo.
inizio.
1) cosa è un kata?
un kata è una forma stilizzata tipica del pensiero giapponese. si ritrovano kata in tutte le principali discipline "artistiche" (marziali comprese) giapponesi. spesso sono eseguiti "a solo", ma alcune discipline prevedono esecuzioni a coppia o in gruppo. un kata di per sé non è l'esecuzione stessa quanto piuttosto un modello ideale di perfezione stilistica.
2) cosa vuol dire la parola kata?
vuol dire forma, modello.
3) cosa sono i kata del karate?
sono piccoli manuali di tecniche stilizzate, per lo più inutilizzabili così come appaiono. essi servono a qualificare e condividere i principi sui quali si basa una data scuola, a condizione di conoscere le chiavi di lettura delle forme, spesso perdute o rielaborate nel tempo
4) quando furono inventati i kata?
impossibile rispondere con certezza. quelli del karate vennero fissati per lo più tra il 19 e il 20 secolo.
5) quanti kata esistono nel karate?
ufficialmente poco meno di 90 ma tra varianti e forme di scuole minori, forme moderne e inventate di recente, il numero è difficile da stabilire. lo shito ryu conterebbe, se non erro, 49 kata, tratti per lo più dalle altre tre scuole fondamentali. è la scuola con più kata riconosciuti
6) a cosa serve un kata nel karate?
a tramandare i principi e le tecniche basilari delle scuole. esso contiene inoltre suggerimenti tattici e tecnici.
7) a cosa non serve un kata?
non serve ad allenare il fisico in senso ginnico. non serve a combattere così com'è. non serve a fare il fiato.
8 ) a cosa può servire un kata?
può essere uno strumento capace di racchiudere elementi "allenanti" per il fisico e la mente, tecniche e componenti meditative. esistono di certo strumenti più appropriati ma il kata ha il pregio di riunire tutti questi elementi insieme, a condizione che sia ben praticato, in una misura tutto sommato equilibrata.
9) il kata inizia e finisce nello stesso punto?
tradizionalmente no, ma nel tempo si è venuta a creare questa necessità di carattere estetico e formale.
10) il kata contiene "mosse" inutili?
alle volte sono inseriti passaggi funzionali all'estetica o come puro raccordo, spesso messi là perché il punto di inizio e quello di fine dell'enbusen coincidano. non si può tuttavia dire che esistano "mosse inutili".
11) cos'è un embusen?
l'embusen (o enbusen) non è altro che la "linea" (sen) della "esecuzione" (enbu).
12) quanti tipi di enbusen esistono?
sono limitati. i principali sono a H, a T, a X, ad asterisco. ce ne sono alcune varianti con linee a zig zag o struttura quadrata.
13) quante modalità esecutive del kata esistono?
tante. kata standard, con i suoi ritmi e tempi, kata in piedi (waza-kata), kata di sole posizioni (tachi-kata), kata "immaginato" come training autogeno (souzou-kata), kata eseguito lentamente e kata eseguityo velocemente, kata allo specchio (gyaku-kata), kata tutto duro (go) o kata tutto morbido (ju), con combinazioni tra essi. non ci sono limiti agli esercizi realizzabili, compreso il bunkai.
14) cosa è un bunkai?
bunkai significa "smontare e capire", ossia "analizzare". il bunkai è una possibile interpretazione delle tecniche dei kata.
15) come si eseguono i bunkai?
dapprima da soli, parte attaccante (tori o seme) e parte "difensore" (uke), ma le terminologie si confondono spesso tra scuola e scuola. personalmente chiamo "uke" chi esegue le tecniche alle quali si risponde con il kata. poi a coppie.
16) il bunkai prevede più di un attaccante?
non necessariamente, ma per fini pratici o estetici si possono simulare situazioni con più attaccanti
17) il bunkai va eseguito in modo libero o formale?
dapprima in modo formale, poi via via più libero, nel senso non di attacchi casuali ma sempre premeditati, evitando tuttavia, nel tempo, le posture da burattino tipiche del kihon per principianti.
18) perché nei kata si fanno due (a volte 3) kiai?
impossibile dire come mai si siano inseriti dei kiai. tradizionalmente se ne usano due in punti specifici nei quali andrebbe impiegato particolare kime. nulla vieta, a parer mio, di inserirne laddove si reputi necessario nel corso dell'esecuzione.
19) il kata aiuta a imparare a combattere?
assolutamente no. solo attraverso la pratica del combattimento, eventualmente anche del bunkai via via più libero, si possono trovare spunti utili al combattimento vero. si combatte solo allenandosi al combattimento, non per mezzo dei kata.
20) i kata sono dunque superflui?
no. sono utili se impiegati per ciò a cui servono, ossia lo studio delle tecniche base in catene conseguenziali, lo studio del rapporto del movimento e dello spazio-tempo (maai), lo studio della precisione rigorosa della tecnica e della concentrazione su se stessi. vanno inoltre mantenuti per conservare una tradizione di studio, allo stesso modo in cui in una data lingua si mantiene lo studio della sintassi e della grammatica corretta.
21) esiste il karate senza i kata?
scuole moderne evitano i kata. non c'è nulla di male ma a parer mio si perde qualcosa in termini di rigore tecnico e di capacità di concentrarsi su se stessi.
22) che vantaggio offrono i kata rispetto al kihon o al kumite?
si praticano da soli, in poco spazio, e in qualunque momento, anche senza riscaldarsi prima, a seconda di come li si voglia eseguire.
23) i kata contengono tutte le tecniche del karate?
no, visto che il karate si evolve
24) sarebbe utile inventare nuovi kata?
forse sì, per includere le tecniche e le modalità introdotte nel karate negli ultimi 50-60 anni.
25)i kata si possono eseguire con le armi?
se si conoscono le basi del maneggio, perché no? anzi, è mia opinione che alcuni kata richiedano in realtà il maneggio di un'arma.
26) che differenza c'è tra heishu e kaishu kata?
difficile dirlo. oggi la distinzione si è forse persa, a causa del pasticcio combinato con i kata heian e con l'introduzione del karate nelle scuole a inizi '900. personalmente approvo l'interpretazione di tokitsu (mi pare) secondo il quale i kaishu kata sono introduttivi, e gli heishu sono avanzati. shu significa mano, ma anche tecnica. quindi, temo non si possa adottare la distinzione in rapporto alla posizione delle mani nei kata (che peraltro varia spesso)
27) i kata heian/pinan sono kata giocattolo per bambini?
no, sono bei kata, ricchi di tecniche utili, ma spesso male interpretati
28) chi conosce la vera interpretazione dei kata?
probabilmente nessuno. le chiavi vanno ricercate nello studio, usando il kata come stimolo a guardarsi intorno, anche presso altre discipline, per integrare il proprio karate
29) i kata prevedono tecniche a terra?
secondo me sì, solo che si eseguono in piedi ai fini della stilizzazione.
30) i kata iniziano sempre con una parata?
apparentemente sì, ma a parer mio molte parate nascondono altro.