Quale migliore occasione per dare una botta di vita a una sezione dormiente facendo un po' di necroposting...
Attualmente mi sto allenando quasi sempre da solo e continuo a cercare esercizi che mi permettano di studiare anche in mancanza di un compagno.
Ovviamente ciò che segue sono mie personalissime considerazioni.
In generale si dice sempre che il kata contiene dei principi. In generale quando si chiede di che principi si tratta, le risposte sono spesso evasive e anche quando vengono fornite, si tratta di concetti parecchio generici e soprattutto tirati per i capelli in relazione a ciò che si vede in pratica nell'esecuzione della sequenza.
Entrando subito nello specifico, i kata si dice contengano gli spostamenti e aiutano a gestire lo spazio nello scontro, ma, almeno per quanto riguarda i kata tradizionali questo non è riscontrabile, se non stravolgendone totalmente l'esecuzione.
Penso che alcuni abbiano già visto questi video. Erano sepolti nei miei preferiti su YT, ritrovati per caso.
Ashihara Karate USAAshihara Karate U.S.A.Nei primi 35" del primo video, ho trovato un kata eccezionale. Probabilmente non ha un nome, ma questo non cambia nulla. E' una sequenza preordinata di movimenti piuttosto lunga.
Quindi è un kata.
La differenza rispetto al classico kata è che questo contiene veramente dei preziosi principi chiari, precisi, applicabili e organizzati in maniera coerente.
Anzi, per me questo "semplice" kata contiene
tutto quello che c'è da sapere sul taisabaki.
L'Ashihara/Enshin è uno stile di Karate moderno che si è esplicitamente ispirato all'Aikido per modellare il suo footwork soprattutto in fase difensiva. A mio avviso in tale ambito questo è il livello più evoluto e raffinato che si possa trovare in tutto il mondo del Karate e forse anche oltre.
In particolare possiamo vedere in sequenza le strategie principali (almeno io le vedo e le posso ricollegare a quello che ci spiegò Paguro in un ritrovo pasato):
- irimi-tenkan
- tenkan
- kaiten
- hiraki (credo si chiami così, correggetemi se sbaglio)
- irimi nelle sue due varianti
tutte adattate agli atemiwaza, eseguite da un lato e dall'altro (ovviamente sarebbe importante anche eseguire il kata anche dall'altra guardia).
Ognuna delle strategie può variare semplicemente muovendosi all'interno del quadrante in cui si trova, aumentando o riducendo l'angolo (ad esempio la prima tecnica può finire con il piede arretrato tra ore 9 e ore 12).
Ogni taisabaki e può essere associato a una categoria di ukewaza senza cambiare di una virgola il movimento base.
I taisabaki sono direttamente applicabili a diversi livelli come dimostrato nei video.
Questo kata non è un combattimento coreografato ma un bigino di tecniche, come dovrebbe essere un kata. Nessun mistero, nessun bunkai perso nelle nebbie.
Questo è un kata che senz'altro posso adottare e ripetere ogni giorno sicuro che possa fornirmi davvero degli strumenti utili