tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...

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Offline muteki

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oookay, eccomi di nuovo a parlare delle mie visioni del karate.
oggi tocca al tanden... altro tema poco compreso e ancor meno conosciuto dagli occidentali.
e se volete sapere se penso di averlo capito, dirò, senza falsa modestia, di sì. so cosa è il tanden e come si usa nel karate, non ho dubbi al riguardo, per una volta. e ora, vorrei rendervi partecipi delle mie idee su di esso.

partiamo dal termine: tanden 丹田 indica un'area con un centro. in particolare il secondo kanji rappresenta una risaia, ma qui si usa a mo' di "mirino", per indicare appunto che stiamo parlando di un centro. il primo ideogramma in cinese indica una medicina. quindi parliamo di salute, e con riferimento al taoismo (che informa di sé la medicina asiatica), di elisir di lunga vita. ergo il tanden è il centro della lunga vita.

un punto immateriale, ma che nelle arti marziali assume una valenza fisica chiarissima. esso si identifica con l'area compresa tra il diaframma e il coccige, ossia l'area che in giapponese è chiamata KOSHI. spesso koshi è tradotto con anche, ma non penso sia la traduzione migliore. il koshi indica in giapponese sia la schiena (koshi ga itai: ho mal di schiena) che i fianchi (koshi ga hiroi: avere i fianchi larghi), ma anche le anche (koshi wo hiraku: spalancare le gambe, anche in senso sessuale) vere e proprie. koshi wo kakeru significa sedersi... insomma, ci sono mille significati, ma molti di essi rimandano alla zona lombare.

ecco perché quando si dice "koshi wo ireru" nel karate, non si dovrebbe tradurre letteralmente in "mettere le anche", ma "metterci la zona lombare".

su FB, un noto maestro (
Spoiler: show
balzarro
), alla recente domanda "quand'è che si apre l'anca?", ha risposto così:

L'argomento, nella sua apparente semplicità, anzi "semplicisticità", è piuttosto controverso. Al di là dell'ovvio: <apri l'anca quando pari, chiudi l'anca quando attacchi> possiamo considerare un certo numero di varianti legate alla ricerca di maggior potenza (e quindi efficacia), assai difficile da spiegare usando sia la parola scritta che quella verbale. Occorre quindi l'esempio visivo e gestuale dimostrato dal Maestro, il quale farà tutto il possibile per chiarire le differenze.

(..)parlare di "anca" (se pur usata convenzionalmente per indicare la zona anatomica presa in esame), è già di per sé impropria e riduttiva, in quanto la parte interessata è molto più estesa e complessa. Già parlare di "Bacino", piuttosto che "Anca" consentirebbe di avvicinarci un po' di più alla realtà. Ma non sarà tanto quella parte (comunque la si voglia definire) intesa come punto d'eccellenza nelle arti marziali, bensì, appunto, il modo di usarla, l'oggetto della nostra disanima


la spiegazione è nel complesso buona, ma superficiale, nel senso che il maestro in questione finisce col glissare proprio sulla parte più importante (quella finale), dando prima di essa alcune norme peraltro inesatte.

non è vero, infatti, che si debba chiudere l'anca (il koshi) quando si para, anzi!

sarebbe a questo punto opportuno spoegare che la vera apertura è quella del tanden, ossia del bacino nella parte bassa. il tanden si apre anche respirando di diaframma, e scendendo al contempo col peso, spostando indietro il sedere (in soldoni). il movimento, eseguito in rapidità, stimola il resto del corpo ad andare in direzione opposta. si nota bene sui pugni.
ma se lasciamo, per dire, che il pugno si diriga liberamente, senza controllo, spostiamo male il baricentro, e ci lasciamo trascinare dalla tecninca.

ecco che allora si deve chiudere l'anca opposta (tamburello), per lasciare che la potenza del colpo si mantenga senza perdita di equilibrio né di "forza".

è il principio del gamaku.

aprendo il koshi, apro il tanden. chiudendo il koshi dal lato opposto alla tecnica, chiudo il tanden.

il kata sanchin è un ottimo esempio di questo lavoro.

ma anche i pugni frustati dello shorin ryu mostrano l'uso del gamaku in relazione al tanden.

in altre parole, il tanden può essere aperto e chiuso in vari modi, con un respiro più o meno lento, rapido, profondo, naturale, a seconda di cosa vogliamo fare. ciò che conta è l'uso di gamaku, ossia del tamburello di anca, che si accompagna alla apertura o chiusura del tanden.

qui,

sensei Nino Tammaccaro al makiwara

purtroppo, un pessimo esempio dell'uso del koshi al makiwara da parte di un noto maestro italiano...

qui invce

Hozumi Yasuhiro (makiwara training)

un esempio di come si sposti il jushin in avanti per colpire, mentre si applica gamaku

qui

Morio Higaonna Power Training of Goju-Ryu

manco a dirlo, un ottimo esempio ancor più chiaro...
notate come a ogni colpo l'anca opposta di higaonna "si richiuda" in avanti.

qui il concetto di gamaku è poi più chiaro ancora!

karate
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Fanchinna

Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #1 on: October 16, 2012, 15:10:41 pm »
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parliamo del raddrizzamento del coccige, vah
che è più importante

e di respirazione

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Offline muteki

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Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #2 on: October 16, 2012, 15:14:23 pm »
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parliamo del raddrizzamento del coccige, vah
che è più importante

e di respirazione

il raddrizzamento del coccige è parte del processo di chiusura del tanden. quanto alla respirazione... caro mio, vuoi proprio che mi consumi le dita sulla tastiera in una volta sola?!
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Fanchinna

Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #3 on: October 16, 2012, 15:33:20 pm »
0
se proprio vogliamo essere pignoli, sotto il profilo dottrinale
il tanden inferiore (quello di cui stai parlando tu) è la sede del Ki prenatale, ovvero di quel bagaglio energetico fornitoci dai genitori alla nascita
sarebbe il cosiddetto 1° tesoro o essenza
nel tanden di mezzo (tra la bocca dello stomaco e lo sterno) vi è il cosiddetto Ki post-natale
formato dalla sommatoria dell'aria che respiriamo ed il cibo che ingeriamo
2° tesoro
vi è infine il tanden superiore (al centro del cranio) nel quale avrebbe (uso il condizionale, non si sa mai) sede l'energia mentale o spirituale

scopo della pratica marziale sarebbe quello di non disperdere queste energie (ed io invece sono qui a disperderle), e raffinarle (anche qui pecco)

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Offline Shurei-Kan

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Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #4 on: October 16, 2012, 15:35:08 pm »
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Shirai Hiroshi (makiwara training). (black and white)

EDIT - Secondo voi che sta cercando di dire al minuto 2:15/2:20 circa?
« Last Edit: October 16, 2012, 15:39:03 pm by Shurei-Kan »


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Offline muteki

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Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #5 on: October 16, 2012, 15:39:07 pm »
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se proprio vogliamo essere pignoli, sotto il profilo dottrinale
il tanden inferiore (quello di cui stai parlando tu) è la sede del Ki prenatale, ovvero di quel bagaglio energetico fornitoci dai genitori alla nascita
sarebbe il cosiddetto 1° tesoro o essenza
nel tanden di mezzo (tra la bocca dello stomaco e lo sterno) vi è il cosiddetto Ki post-natale
formato dalla sommatoria dell'aria che respiriamo ed il cibo che ingeriamo
2° tesoro
vi è infine il tanden superiore (al centro del cranio) nel quale avrebbe (uso il condizionale, non si sa mai) sede l'energia mentale o spirituale

scopo della pratica marziale sarebbe quello di non disperdere queste energie (ed io invece sono qui a disperderle), e raffinarle (anche qui pecco)

attenzione, fanchi, stai confondendo le acque agli altri. io non sto parlando dei tre tanden (opinione peraltro opinabile) ma del concetto di apertura e chiusura del tanden a livello del bacino. non allargare il discorso a temi che con questo non c'entrano!  ;)
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Fanchinna

Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #6 on: October 16, 2012, 15:40:31 pm »
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evidentemente abbiamo un concetto diverso di tanden

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Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #7 on: October 16, 2012, 15:43:25 pm »
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no, è solo che non voglio allargare il discorso alle tematiche inerenti il ki, limitandomi a quello, più noto nel karate, dell'uso del tanden come punto fisico, collocato nella zona bassa. nella fattispecie, il problema della chiusura del bacino. se volessi parlare di ki lo farei, ma evito al momento, visto che il tema esula da quello inerente l'impiego delle "anche" nel karate.
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Fanchinna

Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #8 on: October 16, 2012, 15:46:55 pm »
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no, è solo che non voglio allargare il discorso alle tematiche inerenti il ki, limitandomi a quello, più noto nel karate, dell'uso del tanden come punto fisico, collocato nella zona bassa. nella fattispecie, il problema della chiusura del bacino. se volessi parlare di ki lo farei, ma evito al momento, visto che il tema esula da quello inerente l'impiego delle "anche" nel karate.

scusa, non per far polemica
se lo vedi come un punto energetico credo quanto da me sopra detto, giusto o non giusto, sia pertinente
se lo vedi come riferimento fisico/geometrico
si sa che il tanden inferiore corrisponde al baricentro
in entrambi i casi quale debba essere la chiusura proprio non lo capisco

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Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #9 on: October 16, 2012, 15:49:02 pm »
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no, è solo che non voglio allargare il discorso alle tematiche inerenti il ki, limitandomi a quello, più noto nel karate, dell'uso del tanden come punto fisico, collocato nella zona bassa. nella fattispecie, il problema della chiusura del bacino. se volessi parlare di ki lo farei, ma evito al momento, visto che il tema esula da quello inerente l'impiego delle "anche" nel karate.

scusa, non per far polemica
se lo vedi come un punto energetico credo quanto da me sopra detto, giusto o non giusto, sia pertinente
se lo vedi come riferimento fisico/geometrico
si sa che il tanden inferiore corrisponde al baricentro
in entrambi i casi quale debba essere la chiusura proprio non lo capisco

si vede che non conosci, per dire, sanchin e che non hai presente il concetto di chiusura del tanden come punto fisico...
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Offline Shurei-Kan

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Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #10 on: October 16, 2012, 15:51:21 pm »
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A me sembrate 2 zitelle inacidite.......... :dis:

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Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #11 on: October 16, 2012, 15:54:45 pm »
0
A me sembrate 2 zitelle inacidite.......... :dis:

ZITTA TU, VECCHIA ISTERICA! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!

 ;D ;D ;D
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Fanchinna

Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #12 on: October 16, 2012, 15:56:45 pm »
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si vede che non conosci, per dire, sanchin e che non hai presente il concetto di chiusura del tanden come punto fisico...

fortunatamente no
io sono una persona aperta

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Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #13 on: October 16, 2012, 16:03:38 pm »
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si vede che non conosci, per dire, sanchin e che non hai presente il concetto di chiusura del tanden come punto fisico...

fortunatamente no
io sono una persona aperta

Okay, andiamo per passi.

quando parlo di tanden mi riferisco solo al primo, quello basso. al punto in cui risiede originariamente il ki. ossia il seika tanden, o hara (che comuqnue vuol dire solo "pancia").
essendo questo il punto in cui si concentra il peso (baricentro), la respirazione diaframmatica (ossia l'apertura del muscolo diaframmatico) fa sì che il baricentro effettivo del corpo si alzi isieme al diaframma. in questo modo, aprire il diaframma fa sì che il seika tanden si alzi a sua volta.

nella fase di espirazione del tanden kokyu, invece, si chiude con forza il tanden (ossia si sforza il diaframma), aiutando il corpo a trovare stablità per mezzo della retroflessione del bacino e dell'innalzamento del centro di gravità. si mantengono i muscoli del koshi (dorsali, addominali, gluetei ecc) contratti nella fase di espirazione, per condurre la chiusura del koshi e quindi del tanden. questo avviene, nel sanchin, al momento della estensione massima della tecnica (che non viene portata a un allungamento totale del braccio né alla chiusura totale quando si para), imprimendo kime al tempo stesso, per mezzo dell'accordo (awase) di respiro, gioco di tanden, contrazione muscolare.

nel processo ovviamente si coinvolgono anche il jotanden e il chutanden, ma soprattutto il primo è più qualcosa di impercettibile fisicamente. diverso il secondo, quello mediano, che comunque partecipa della contrazione muscolare.

in altre parole, qui mi soffermo solo sugli aspetti fisici della apertura e chiusura del tanden. quelli mentali e spiritici li lascio da parte...
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Fanchinna

Re:tanden, questo sconosciuto: koshi, gamaku, apertura delle anche...
« Reply #14 on: October 16, 2012, 16:08:03 pm »
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nella fase di espirazione del tanden kokyu, invece, si chiude con forza il tanden (ossia si sforza il diaframma), aiutando il corpo a trovare stablità per mezzo della retroflessione del bacino e dell'innalzamento del centro di gravità. si mantengono i muscoli del koshi (dorsali, addominali, gluetei ecc) contratti nella fase di espirazione, per condurre la chiusura del koshi e quindi del tanden. questo avviene, nel sanchin, al momento della estensione massima della tecnica (che non viene portata a un allungamento totale del braccio né alla chiusura totale quando si para), imprimendo kime al tempo stesso, per mezzo dell'accordo (awase) di respiro, gioco di tanden, contrazione muscolare.



stavo appunto per chiederti quale dovrebbe essere il vantaggio
per me l'innalzamento del centro di gravità non comporta maggior stabilità ma minore