La mindfulness in se è un percorso di terapia che puo essere proposto o meno, non un gadget da offrire in affiancamento ad altre terapie. E certamente non va bene per tutto. Ma ci sono diverse versioni della mindfulness che sono studiate per molti tipi di disturbi mentali, dalla depressione, all'ansia, agli attacchi di panico, allo stress management e molto altro.
Diciamo che le terapie mindfulness standardizzate (MBCT, MBSR, ecc) rientrano nei procolli CBT (comportamentale-cognitiva). Le terapie CBT sono una famiglia di terapie brevi che vanno da 8 a 12 (16) sedute e che insegnano a sviluppare certe capacità. Un po tutte le terapie CBT lo fanno, non solo la famiglia delle mindfulness. Alcune sono gestite in gruppo, altre one-to-one. Spesso vengono fornite da strtture ospedaliere senza cacciare un soldo (in UK).
Generalmente questo tipo di approcci sono poco usati in italia perchè da noi c'è la tendenza a ridurre il cliente dipendente dal terapeuta. In inghilterra invece gran parte della psicoterapia è gestita e pagata dalla sanità nazionale (cosa che non avviene in italia, infatti in italia lo psicologo clinico che lavora negli ospedali nemmeno esiste). La sanità nazionale inglese ha esigenze diverse da quelle di un terapeuta privato, visto che il governo ci rimette dei soldi a fare terapie che durano 3 anni o piu. Da qui nasce l'esigenza di un intervento che insegna didatticamente al paziente un metodo di sviluppo personale.
In italia la sanità ti da al massimo la consulenza con il medico della mutua, o lo psichiatra in ospedale, il quale spesso e volentieri ti prescrive benzodiazepine (valium) che non aiutano il paziente a risolvere il problema, anzi tante volte causano effetti collaterali non proprio trascurabili (dipendenza cronica, perdita di memoria, perdita riflessi e riduzione capacità motorie). Quindi se vuoi risolvere veramente il problema (in italia) sei costretto ad affidarti ad uno psicoterapeuta che lavora come privato e chiede anche 100-150 euro all'ora.
Tralasciando il problema della sanità nazionale, c'è un effetto che viene chiamato remissione spontanea (ne parava vento in un 3d). Puo essere che il paziente dopo 1-2 anni si rimetta in sesto da solo, e quindi non si puo capire se sia stata la terapia a funzionare oppure un'autoregolazione del sistema nervoso (causato anche da cambiamenti di stile di vita e esperienze avvenute nel frattempo). Inutile dire che questo è anche un problema per gli studi scientifici in laboratorio, dove terapie lunghe sono difficili da studiare proprio per le troppe variabili che possono entrare in gioco.
Per rispondere al tuo post:
Si la mindfulness non va bene per tutto, anche se oggi ci sono talmente tante varietà che si riesce a coprire una larga gamma di disturbi mentali, dai piu lievi ai piu pesanti. Il discorso che non venga utilizzata cosi largamente in Italia (mentre in UK è praticamente ovunque) è anche dovuto al fatto che i nostri terapeuti tendono a preferire terapie lunghe (per i motivi sopracitati). In fine, oggi con libri e cd uno la puo imparare da solo a casa in 2 mesi con un impegno di 1 ora al giorno (anche meno). I vantaggi non li trae solo chi soffre d'ansia e depressione, ma anche chi vuole imparare a gestire lo stress e piccoli disturbi come quelli citati in questo 3d. Poi chi piu chi meno deve fare i conti con pressioni esterne, e non molti hanno un sistema nervoso che funziona perfettamente. Quindi perchè non aiutarsi...