Si schermisticamente l'azione è una finta ma, da quel che ho capito, la novità per me è stata l'idea che la prima intenzione fosse sempre con una linea d'offesa perpendicolare al suolo. Se questo aspetto mi appare abbastanza naturale con le armi in cui si parte con la punta in linea non mi era/è così automatico con strumenti prevalentemente da botta come canne e bastoni in genere.
L'ho ritenuto un interessante approccio che semplifica bene la trasmissione didattica, se vogliamo potenzialmente riduttivo/semplicistico in pratica. Per la mia ottica la prima intenzione non è necessariamente un “angolo” verticale ma qualsiasi linea d'offesa sia possibile dalla posizione di partenza del bastone, “preimpostata”/di guardia ma anche e soprattutto “casuale” (a seconda di come si stanno evolvendo liberamente le azioni)
Poi non so se si agisca davvero sempre così nella canna italiana con la prima intenzione sull'asse verticale o se è solo un'impostazione di base che mi è stata comunicata essendo io un neofita.
Francamente a questo aspetto pochi minuti prima non avevo fatto neppure caso
prendendo per la prima volta una canna in mano in assalto/sparring con lui.
Mi pare che la risposta fosse nata dalla mia domanda sul modo di caricare i colpi visto che a differenza di come si insiste di solito all'inizio didatticamente nelle am filippine, avevo visto che non “richiamava” l'arma per ricaricarla (cosa che tra l'altro come praticante condivido).
L'insistenza sul “ricaricare sempre” scolastico del kali è però per certi versi da contestualizzare. Con il bastone da passeggio non è necessario, per l'equilibratura dell'oggetto, anche nella versione reale più pesante rispetto a quella da allenamento, ma con le versioni corrispettive reali degli attrezzi da allenamento filippini il ricaricare acquista più senso, con la necessità di duttilità delle basi tecniche iniziali, con gli olisi intesi non solo come oggettto dalle potenzialità offensive ma soprattutto come mezzo didattico.