Perché credo nel karate – una storia da raccontare.

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Offline Paguro49

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #60 on: October 22, 2012, 16:13:33 pm »
+2
Se prendi 10 persone, avrai 10 diverse attitudini, 10 caratteri, 10 tmperamenti, 10 differenti modi di reagire a uno stimolo eccetera eccetera.
Il buon maestro, a mio avviso, è quello che stimola i suoi allievi a tirar fuori quella roba li, non quello che pretende di insegnarla.
Se sei un "Irimi" è inutile che pretendo di farti combattere "tenkan" perchè è contrario alla tua natura e, per quanto tu possa imparare bene la lezioncina, all'atto pratico finirai per prenderle.
Dovrò piuttosto esaltare i tuoi talenti e punti di forza.
Se invece pretendo si insegnare il "mio modo di combattere" dovrò essere sicuro di poter tramutare gli allievi in altri me stesso, oppure le prenderanno.
La sequenza in situazione al limite, è una cosa che rispecchia proprio quel personale modo d'essere, ma occorre essere così per poter sortire gli stessi effetti.
Magari invece, quelle 3/5 tecniche, in posesso di un altro tizio, possono rimescolarsi in una differente e più adeguata sequenza, oppure il tizio ne mette 1 su 5 e aggiunge altro, o ancora le fa ma in maniera diametralmente opposta.
Il Mae Geri, può essere d'incontro, d'anticipo, di rimessa, in uscita laterale eccetera, a me il compito di insegnare il Mae Geri, il compito di far sapere che ci sono più modi per portarlo, ma non la pretesa che i miei allievi usino il "mio Mae Geri" perchè è utile solo per me, non a caso è "il mio".
Questo intendo rispetto a ciò che non può essere insegnato.
Se lo stesso maestro di Boxe, avesse preteso di far combattere, nella stessa identica maniera, Ray Shugar Leonard, Mike Tyson, Alì e Hagler, avrebbe poi avuto un solo pugile su 4 che finiva in piedi il primo match. ;)
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Offline Il Tano

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #61 on: October 22, 2012, 16:20:11 pm »
0
senza voler sembrare polemico,anche se mi rendo conto sia facile prenderla in quel verso,specie perche' non uso un linguaggio delicato, ho sempre trovato un punto d'estremo interesse quel "mi ha aiutato".
Spoiler: show

mi spiego, io pensavo che le "basi"del kung fu mi dessero una mano ad apprendere piu' velocemente la thai.
un mio collega pensava che le basi nel karate gli dessero un vantaggio nel timing anche nella thai.
un altro giovine amico di iommi sottilineava come il suo wing chun offrisse una maggiore sensibilita' da cui partire per imparare la lotta.

affascinante.

ma e' una stronzata.

se quei dieci anni invece che darmi una scipita base per apprendere la thai (vantaggio svanito in un mese) li avessi pasati a fare thai sarei a tutt'altro livello.
Le "basi" sono una cazzata per non raccontarsi d'aver perso il tempo.

Uno stronzo qualsiasi che arrivasse da dieci anni di ginnastica artistica[1] avrebbe delle "basi" spaventose altro che kung fu, e certo non userebbe questo per dire che c'e' del buono (marzialmente parlando) nella ginnastica artistica.
 1. o anche dal calcio e dal ping pong, dove almeno hanno una preparzione fisica e atletica reale


Non prenderei mai per polemica i tuoi interventi Rev...

Dovrei riflettere bene su ció che stai dicendo... Peró mi verrebbe da dire che la tua risposta é un po' estrema.

Del tempo si butta sicuramente, peró se la pratica era comunque onesta ti da dei benefici. Le esperienze che si fanno, in qualsiasi campo della vita, arricchiscono un persona.

Se si fanno varie esperienze in campo marziale, secondo me qualcosa te lo lasciano. Ovviamente per imparare thai devi studiare thai, peró se hai studiato in un modo corretto striking (anche se non completo) quelle esperienze ti servono.

Se parliamo di combattenti professionisti possiamo essere d'accordo che le esperienze ti servono a poco nulla... Peró in quel caso l'atleta segue un percorso del tutto differente che non é comparabile con alcun tipo di pratica amateur.
 

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Offline Il Tano

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #62 on: October 22, 2012, 16:25:06 pm »
+1
Se prendi 10 persone, avrai 10 diverse attitudini, 10 caratteri, 10 tmperamenti, 10 differenti modi di reagire a uno stimolo eccetera eccetera.
Il buon maestro, a mio avviso, è quello che stimola i suoi allievi a tirar fuori quella roba li, non quello che pretende di insegnarla.
Se sei un "Irimi" è inutile che pretendo di farti combattere "tenkan" perchè è contrario alla tua natura e, per quanto tu possa imparare bene la lezioncina, all'atto pratico finirai per prenderle.
Dovrò piuttosto esaltare i tuoi talenti e punti di forza.
Se invece pretendo si insegnare il "mio modo di combattere" dovrò essere sicuro di poter tramutare gli allievi in altri me stesso, oppure le prenderanno.
La sequenza in situazione al limite, è una cosa che rispecchia proprio quel personale modo d'essere, ma occorre essere così per poter sortire gli stessi effetti.
Magari invece, quelle 3/5 tecniche, in posesso di un altro tizio, possono rimescolarsi in una differente e più adeguata sequenza, oppure il tizio ne mette 1 su 5 e aggiunge altro, o ancora le fa ma in maniera diametralmente opposta.
Il Mae Geri, può essere d'incontro, d'anticipo, di rimessa, in uscita laterale eccetera, a me il compito di insegnare il Mae Geri, il compito di far sapere che ci sono più modi per portarlo, ma non la pretesa che i miei allievi usino il "mio Mae Geri" perchè è utile solo per me, non a caso è "il mio".
Questo intendo rispetto a ciò che non può essere insegnato.
Se lo stesso maestro di Boxe, avesse preteso di far combattere, nella stessa identica maniera, Ray Shugar Leonard, Mike Tyson, Alì e Hagler, avrebbe poi avuto un solo pugile su 4 che finiva in piedi il primo match. ;)

Tutto ok, ma se fai studiare ai tuoi allievi solo vasche di kihon e kumite "ad cazzum" (nella migliore delle ipotesi che si pratichi regolarmente) certe cose non le impari manco se sono Lyoto Machida.
« Last Edit: October 22, 2012, 16:29:49 pm by roroarro »

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Offline Paguro49

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #63 on: October 22, 2012, 16:29:06 pm »
0
Ah sicuro, per quello parlo anche del resto negli altri post.
 ;)
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Offline Il Tano

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #64 on: October 22, 2012, 16:31:55 pm »
0
 :)


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Offline Raven81

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #65 on: October 22, 2012, 17:47:43 pm »
0
mi spiego, io pensavo che le "basi"del kung fu mi dessero una mano ad apprendere piu' velocemente la thai.
un mio collega pensava che le basi nel karate gli dessero un vantaggio nel timing anche nella thai.
un altro giovine amico di iommi sottilineava come il suo wing chun offrisse una maggiore sensibilita' da cui partire per imparare la lotta.

affascinante.

ma e' una stronzata.

Queste sono parole di Verità (     :om:    ) e non c'è buonismo da forum che le possa storpiare, deformare o depotenziare in qualsiasi modo!  8)

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Offline Ragnaz

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #66 on: October 22, 2012, 20:02:53 pm »
0
Sto 3D è decollato in breve :D
Stavo per scrivere qualcosa ma poi prima il buon moai e poi anche altri (paguro e mad in primis direi) hanno detto più o meno "tutto"...
Onestà, si chiede questo a chi insegna (oltre alla competenza, ovviamente).
Vendere il karate-arma e poi farti fare kata e kihon è FREGARTI, punto.
Fregarti i soldi, il tempo e il sudore e soprattutto la passione!!
E' anche pericoloso perchè magari tu vieni convinto di essere una macchina da guerra, alla prima occasione decidi di "usare" il karate per difenderti e ne prendi un sacco e una sporta.. (se non avevi fatto karate magari te ne andavi con la coda fra le gambe e finiva li) (è un esempio molto banale, tanto per capirsi eh!!!!).
Vuoi fare karate-point ok, fai quello.
Vuoi fare le gare di kata e simil-balletto, ok.
Vuoi fare karate-streetfight, ok, fai cosi e cosà... ma non lo fa nessuno...almeno non con le tecniche e la didattica che ci vorrebbe.
E il maestro che "sa" fare il karate-arma e non lo insegna, mi sta abbastanza sulle balle...
Ragnaz - alias Luca


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Offline metal storm

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #67 on: October 22, 2012, 20:24:23 pm »
0
alcuni di quelli che sono intervenuti, non avendo mai praticato karate e non conoscendo l'ambiente, possono esser colti da stupore a sentire certe cose.

a livello di informazione, il panorama italiano del karate è stato monopolizzato da una federazione, enorme per potere economico e numero di praticanti. questa federazione ha come obiettivo la diffusione del karate come sport, con gare di forme e kumite point.
altre federazioni, più piccoline, hanno praticato una strada più "dura". altre, ancora più piccole, si sono dedicate animna e corpo a forma di karate decisamente più combattive e tenaci.

ecco perchè, la stragrande maggioranza dei maestri di karate insegna in questo modo. anche chi negli anni settanta/ottanta creava dei picchiatori terrificanti, per avere le palestre piene si è adeguato per non chiudere.
la tendenza, fortunatamente a mio modo di vedere, sta cambiando... sempre più gente si dedica al karate full contact; questo, per me, è un bene, perchè torna alle radici della disciplina.
questa non toglie che nel point ci siano dei fior fiore di atleti, sia per preparazione tecnica che atletica.
e questo non toglie che ci sono maestri che molto onestamente ti dicono chiaro e tondo qual'è il karate che fanno.

all'estero è un po' diverso: prendi nord europa, est europeo e nord africa... mediamente nelle palestre, come diceva Moai, ci sono atleti ventenni che possono gonfiare di mazzate chiunque. loro ragionano in maniera molto semplice: il karate serve a menare, quindi meniamo e stop. differente approcio e differente studio nell'applicazione delle tecniche... e onestamente posso affermare che non so quanto sarei durato in una di quelle palestre.

spero di aver fatto un po' di luce sul perchè certe cose da alcuni vengono insegnate e da altri no... e questo a prescindere da intenzioni più o meno truffaldine.

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #68 on: October 22, 2012, 20:52:39 pm »
0
Quindi la tua teoria è che il vero karate non viene insegnato perchè esiste una maxi federazione che vuole fare sport per cazzi propri  non decidendo i programmi tecnici degli altri enti e le altre federazioncine, che da sempre la osteggiano, per osteggiarla ancora di più hanno deciso di fare le stesse cose della maxi federazione invece di proporre un prodotto nuovo destinato agli utenti che non raccoglie la suddetta maxi federazione....

Ma se gli altri sono polli non è che è colpa di chi è più organizzato e grande eh XD

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #69 on: October 22, 2012, 21:06:23 pm »
0
Spoiler: show
Non prenderei mai per polemica i tuoi interventi Rev...

Dovrei riflettere bene su ció che stai dicendo... Peró mi verrebbe da dire che la tua risposta é un po' estrema.

Del tempo si butta sicuramente, peró se la pratica era comunque onesta ti da dei benefici. Le esperienze che si fanno, in qualsiasi campo della vita, arricchiscono un persona.

Se si fanno varie esperienze in campo marziale, secondo me qualcosa te lo lasciano. Ovviamente per imparare thai devi studiare thai, peró se hai studiato in un modo corretto striking (anche se non completo) quelle esperienze ti servono.

Se parliamo di combattenti professionisti possiamo essere d'accordo che le esperienze ti servono a poco nulla... Peró in quel caso l'atleta segue un percorso del tutto differente che non é comparabile con alcun tipo di pratica amateur.

Spoiler: show

Ma guarda,secondo me e' lo stesso pensare questa cosa che tradisce il desiderio di non considerare sprecati gli anni "prima".

Cioe' io quando mi metto con una tipa non e' che penso che la relazione precedente mi e' servita da "basi" per questa, ricomincio da zero e buona  :)

poi e' chiaro che essendo trascorso del tempo ho imparato qualcosa,ma non e' che mi son state date delle basi e' che ho imparato cose come persona e quindi e' inevitabile che io porti la mia storia in tutto quello che faccio.

Cioe' rinnovo l'esempio di un ballerino/ginnasta/rugbysta/pallavolista che hanno sicuramente un riscontro positivo,ma non per questo "basi".

Sul discorso striking poi sono un integralista,ma questa e' una opionione personalissima,che seppure ritengo evidente ed empiricamente supportata,capisco non sia condivisa da tutti, e quindi evitero di esprimero cosa penso delle "generiche basi di striking"  :)


Poi chiaro che se uno mi dicesse:
ho fatto taiji per 10 anni pensando di menare, poi sono andato a fare pugggilato e,pur dovendo ricominciare da zero, ho notato una maggiore velocita' d'apprendimento grazie al lavoro sul corpo che avevo fatto.
-bravo  :)

ma la gente non dice questo, non dice di dover ricominciare da zero, dice di portarsi dietro le "basi".
Signori una disciplina E' le sue basi.
E sei qui proprio perche' le tue basi fanno cagare ed e' quelle che devi imparare.
altro che "ho le basi".
sei qui a pugggilato perche' con quei pugnetti ci fai aria alle mosche perche' nessuno t'ha mai insegnato a tirarli.

Basi dove?  :-\

sono stati anni sprecati in quest'ottica.

se invece facevi qualcosa di completamente diverso e per altri fini non ha senso parlare di spreco ma nemmeno di paragoni e basi.
non m'e' mai passato per la testa di dire che la mia capacita' di dipingere soldati fosse correlata al mio maneggiare la roncolo da bambino. non c'entrano un cazzo  XD
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti


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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #70 on: October 22, 2012, 21:22:13 pm »
+2
Spoiler: show
Non prenderei mai per polemica i tuoi interventi Rev...

Dovrei riflettere bene su ció che stai dicendo... Peró mi verrebbe da dire che la tua risposta é un po' estrema.

Del tempo si butta sicuramente, peró se la pratica era comunque onesta ti da dei benefici. Le esperienze che si fanno, in qualsiasi campo della vita, arricchiscono un persona.

Se si fanno varie esperienze in campo marziale, secondo me qualcosa te lo lasciano. Ovviamente per imparare thai devi studiare thai, peró se hai studiato in un modo corretto striking (anche se non completo) quelle esperienze ti servono.

Se parliamo di combattenti professionisti possiamo essere d'accordo che le esperienze ti servono a poco nulla... Peró in quel caso l'atleta segue un percorso del tutto differente che non é comparabile con alcun tipo di pratica amateur.

Spoiler: show

Ma guarda,secondo me e' lo stesso pensare questa cosa che tradisce il desiderio di non considerare sprecati gli anni "prima".

Cioe' io quando mi metto con una tipa non e' che penso che la relazione precedente mi e' servita da "basi" per questa, ricomincio da zero e buona  :)

poi e' chiaro che essendo trascorso del tempo ho imparato qualcosa,ma non e' che mi son state date delle basi e' che ho imparato cose come persona e quindi e' inevitabile che io porti la mia storia in tutto quello che faccio.

Cioe' rinnovo l'esempio di un ballerino/ginnasta/rugbysta/pallavolista che hanno sicuramente un riscontro positivo,ma non per questo "basi".

Sul discorso striking poi sono un integralista,ma questa e' una opionione personalissima,che seppure ritengo evidente ed empiricamente supportata,capisco non sia condivisa da tutti, e quindi evitero di esprimero cosa penso delle "generiche basi di striking"  :)


Poi chiaro che se uno mi dicesse:
ho fatto taiji per 10 anni pensando di menare, poi sono andato a fare pugggilato e,pur dovendo ricominciare da zero, ho notato una maggiore velocita' d'apprendimento grazie al lavoro sul corpo che avevo fatto.
-bravo  :)

ma la gente non dice questo, non dice di dover ricominciare da zero, dice di portarsi dietro le "basi".
Signori una disciplina E' le sue basi.
E sei qui proprio perche' le tue basi fanno cagare ed e' quelle che devi imparare.
altro che "ho le basi".
sei qui a pugggilato perche' con quei pugnetti ci fai aria alle mosche perche' nessuno t'ha mai insegnato a tirarli.

Basi dove?  :-\

sono stati anni sprecati in quest'ottica.

se invece facevi qualcosa di completamente diverso e per altri fini non ha senso parlare di spreco ma nemmeno di paragoni e basi.
non m'e' mai passato per la testa di dire che la mia capacita' di dipingere soldati fosse correlata al mio maneggiare la roncolo da bambino. non c'entrano un cazzo  XD


Spoiler: show
per me le basi che lascia e che poi ci si ritrova sono di tipo atletico ( quindi attributi di base) lì ovviamente dove si preparano atleti prima ancora che karateka

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Offline Darth Dorgius

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #71 on: October 22, 2012, 21:27:52 pm »
0
Spoiler: show
Comuinque mad, quello delle due tipe non è un paragone felice. XD

Perché è evidente che le acrobazie da letto imparate nelle relazioni prima ti possono dare una mano nella relazione attuale, no? :gh:


Detto questo: il discorso sulle basi è corretto ed è anche supportato dalle tradizioni marziali (e dalle arti marziali tradizionali stesse).... Mai sentito parlare di "vuotare la tazza"? :)
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #72 on: October 22, 2012, 21:34:03 pm »
0
Spoiler: show
Comuinque mad, quello delle due tipe non è un paragone felice. XD

Perché è evidente che le acrobazie da letto imparate nelle relazioni prima ti possono dare una mano nella relazione attuale, no? :gh:


Detto questo: il discorso sulle basi è corretto ed è anche supportato dalle tradizioni marziali (e dalle arti marziali tradizionali stesse).... Mai sentito parlare di "vuotare la tazza"? :)

nel senso di tirare lo scarico?

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Offline metal storm

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« Reply #73 on: October 22, 2012, 21:37:22 pm »
0
Quindi la tua teoria è che il vero karate non viene insegnato perchè esiste una maxi federazione che vuole fare sport per cazzi propri  non decidendo i programmi tecnici degli altri enti e le altre federazioncine, che da sempre la osteggiano, per osteggiarla ancora di più hanno deciso di fare le stesse cose della maxi federazione invece di proporre un prodotto nuovo destinato agli utenti che non raccoglie la suddetta maxi federazione....

Ma se gli altri sono polli non è che è colpa di chi è più organizzato e grande eh XD

ma nooo... io non parlo di polli, parlo di gente che fa quello che gli piace, punto. poi parlo di numeri a livello italiano e mondiale... basta vedere a chi è affiliata la fijlkam. il kyokushin in Italia non è rappresentato come lo shotokan, e lo shotokan fikta è diverso dallo shotokan fijkam o aiscombat; come il karate wkf giapponese è ben diverso da quello wkf italiano. non intendo parlare della serietà delle varie federazioni, faccio solo l'analisi del "mercato" del karate, nulla più.

da questo discende il fatto che ci sia una impostazione sportiva e una impostazione, che pur non disdegnando lo sport, prosegue su una via più "pratica".

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Offline Darth Dorgius

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #74 on: October 22, 2012, 21:42:17 pm »
0
Spoiler: show
Comuinque mad, quello delle due tipe non è un paragone felice. XD

Perché è evidente che le acrobazie da letto imparate nelle relazioni prima ti possono dare una mano nella relazione attuale, no? :gh:


Detto questo: il discorso sulle basi è corretto ed è anche supportato dalle tradizioni marziali (e dalle arti marziali tradizionali stesse).... Mai sentito parlare di "vuotare la tazza"? :)

nel senso di tirare lo scarico?

Non è la stessa cosa. Il sifone fa si che rimanga dell'acqua sul fondo.

Ricominciare significa proprio ripartire da zero, senza contenuto. :)
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