Perché credo nel karate – una storia da raccontare.

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #30 on: October 22, 2012, 08:42:14 am »
0
Quale sarebbe la piega imbarazzante?
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Shurei-Kan

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #31 on: October 22, 2012, 09:14:09 am »
0
Quale sarebbe la piega imbarazzante?

Nessun riferimento allusivo da parte mia alla moderazione.....sempre precisa e impeccabile!

Mi riferisco al solito modus operandi che si può riscontrare in ogni italica discussione in ogni forum, blog, bar o spogliatoio....siete tutti più intelligenti di me, quindi, inutile fare sottolineature che creerebbero solo inutili flames.

Metto una citazione di altra discussione che esprime il mio pensiero meglio di come potrei fare io stesso;

i paladini ci sono e ci saranno, in qualsiasi disciplina... ci sono nel curling, nell'equitazione, figurati nelle arti marziali.

io non giudico mai, le cose possono piacermi o non piacermi, ma chi pratica con sforzo e dedizione merita sempre rispetto.

Ora scusatemi ma mi aspetta una riunione fiume con conseguente assemblea sindacale sulla C.I.G.O. e a seguire, nel pomeriggio, il funerale di una ragazza di 48 anni mamma di un mio allievo.

Tolgo il disturbo.... Oss!

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Offline Zìxué

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #32 on: October 22, 2012, 09:14:58 am »
+1
2- al karate da difesa personale ogni karateka ci deve arrivare da solo distaccandosi da quello che viene comunemente insegnato ( si anche e sopratutto dai kata codificati) per guardare le cose con un diverso e più libero punto di vista che nulla ha a che fare con il karate da palestra.
Sarà che in questa frase percepisco l'eco di parte del percorso di apprendimento di quello che pratico[1], ma tendo ad essere d'accordo con questa posizione. Magari sostituendo "distaccandosi" con "partendo da" e "nulla" con "poco".
Mia opinione.
 1. https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=8714.msg198141#msg198141
Gli uomini si dividono in tre categorie: quelli intelligenti e quelli così stupidi che non sanno neanche contare

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Offline Shurei-Kan

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #33 on: October 22, 2012, 09:17:58 am »
0
Magari sostituendo "distaccandosi" con "partendo da" e "nulla" con "poco"...........

E non hai detto poco........

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Offline Fabio Spencer

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #34 on: October 22, 2012, 09:42:25 am »
0
per rispondere a Fabry... come diceva Kit, forse la parte più consistente dei praticanti non ha come obiettivo il difendersi o il combattere. io stesso sono uno di quelli che della c.d. difesa personale se ne fotte altamente. faccio karate perchè mi voglio muovere, mi piace anche il cerimoniale che lo contorna, mi diverto col point kumite.

insomma, il discorso è complesso e mi riesce difficle rendere quello che penso.
Credo comunque di aver inteso il tuo punto di vista.
Pertanto non ho nulla da aggiungere, evidentemente avevo capito male il messaggio nei tuoi primi due post, mi sembrava ci fosse un accenno di "rammarico" nel non aver visto certe cose.
Anche io penso che non si possa parlare in questi casi di "giusto o sbagliato" ma semplicemnte di coerenza o meno con gli obbiettivi che si pongono.
E nel tuo caso la coerenza c'è.
 :)
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."


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Offline Moai

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #35 on: October 22, 2012, 11:32:49 am »
+14
ok, volevo non intervenire più ma ci sono 2 o 3 considerazioni che devo fare proprio perchè questo forum è pieno di persone intelligenti e gente che stimo...

ma è mai possibile che certi discorsi siano accettati solo nelle AM? che sembrino logici solo agli occhi dei propri praticanti, quando trasportati su altre discipline sono totalmente astrusi e incoerenti? :(

mi spiego: si dice che per un certo karate (quello "reale" diciamo) un praticante debba discostarsi da quello che viene insegnato, che debba trovare lui la chiave per arrivare a certe finalità ecc...

bene. ora proviamo a fare lo stesso discorso per qualsiasi altro campo dello scibile umano. per non andare lontano applichiamo il discorso ad un osport come il calcio: per anni l'allenatore ti mette a palleggiare e tirare la palla contro il muro. arriva ad un certo punto un giocatore agonista e ti fa vedere un dribbling e tu ci rimani di merda...e ti dice "questo è il vero calcio, ma tu che ti sei iscritto ad una scuola calcio, che ti alleni per giocare una partita di calcio non potrai mai farlo se non ti allontani dal percorso normale dell'allenamento che ti fanno fare...A CALCIO :-\ ???

ora...solo a me pare una follia oppure non sono stato toccato dal lume della saggezza marzialistica?

ma il bello è che io non ho mai sentito praticamente nessuno degli insegnanti del "vero karateschifomerdalosport" affermare che quello che insegnano non serve a difendersi...anzi tutti ti dicono che in 30 o 40 anni  :sbav:di quella roba lì diventerai una macchina da guerra.

per Storm: non ci vogliono 20 anni per fare quelle cose...ce ne vogliono 3-4-5 di allenamenti specifici e mirati. quello che hai visto (e sentito) fare al tizio non sono altro che le tecniche di goshin che anch'io ho studiato in un corso specifico.
c'era questo maestr oche teneva questo corso di tecniche da difesa mutuate dal karate e i suoi allievi le applicavano bene e con disinvoltura...ma le devi allenare santodio! non è che ad un certo punto le sai fare per grazia ricevuta!

ti chiedo: dove sono quelle cose nei corsi di karate? quanto si praticano? con quale intensità e frequenza?

aveva ragione Kit che diceva che nel karate sportivo si è raggiunto l'eccellenza e se uno vuole può trovare fior fiore di palestre che ti alleneranno bene...in campo "tradizionale" questo non c'è!

e non venitemi a dire che è per il fatto che la gente non vuole farsi lividi!

1- i corsi di sport da combattimento full e krav maga sono pieni di ex karateca proprio alla ricerca "dei lividi"
2- ma un modo di pensare del genere non contrasta con lo spirito del do e delle AM?
3- ma non sarà che è più remunerativo questo andazzo, alla faccia di tante belle parole?

un punto essenziale per me è questo: un insegnante/maestro deve passare all'allievo tutto quello che sa...e deve formarlo con l'idea che diventi più forte di lui...altrimenti non è un maestroIHMO


per Shurei: frustriati? certo! facciamo un sondaggio: quanti hanno iniziato la pratica del karate per imparare a menare o quanto meno difendersi? io credo che sia praticamente la totalità di noi, se siamo onesti.

allora tu pensa a quanta gente non ha ottenuto ciò per cui magari ha sputato l'anima o ha comunque sacrificato tempo, fatica e soldi....

per tutto questo io NON CREDO NEL KARATE...come non credo in nessun dogma...ma credo nelle persone, nella sincerità e nel lavorare duro...
in sostanza io credo che una disciplina si valuti dalla media dei propri praticanti, e siccome una rondine non fa primavera io me ne fotto del sessantenne che ti mena...quando vedrò 10 karateca ventenni che mi suonano come un tamburo allora riterrò valida la disciplina...al contrario il sapere che in una disciplina i più forti hanno l'età della pensione è davvero scoraggiante...

moai



L'intelligenza illumina, la stupiditá abbaglia

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #36 on: October 22, 2012, 11:40:12 am »
0
Spoiler: show
ok, volevo non intervenire più ma ci sono 2 o 3 considerazioni che devo fare proprio perchè questo forum è pieno di persone intelligenti e gente che stimo...

ma è mai possibile che certi discorsi siano accettati solo nelle AM? che sembrino logici solo agli occhi dei propri praticanti, quando trasportati su altre discipline sono totalmente astrusi e incoerenti? :(

mi spiego: si dice che per un certo karate (quello "reale" diciamo) un praticante debba discostarsi da quello che viene insegnato, che debba trovare lui la chiave per arrivare a certe finalità ecc...

bene. ora proviamo a fare lo stesso discorso per qualsiasi altro campo dello scibile umano. per non andare lontano applichiamo il discorso ad un osport come il calcio: per anni l'allenatore ti mette a palleggiare e tirare la palla contro il muro. arriva ad un certo punto un giocatore agonista e ti fa vedere un dribbling e tu ci rimani di merda...e ti dice "questo è il vero calcio, ma tu che ti sei iscritto ad una scuola calcio, che ti alleni per giocare una partita di calcio non potrai mai farlo se non ti allontani dal percorso normale dell'allenamento che ti fanno fare...A CALCIO :-\ ???

ora...solo a me pare una follia oppure non sono stato toccato dal lume della saggezza marzialistica?

ma il bello è che io non ho mai sentito praticamente nessuno degli insegnanti del "vero karateschifomerdalosport" affermare che quello che insegnano non serve a difendersi...anzi tutti ti dicono che in 30 o 40 anni  :sbav:di quella roba lì diventerai una macchina da guerra.

per Storm: non ci vogliono 20 anni per fare quelle cose...ce ne vogliono 3-4-5 di allenamenti specifici e mirati. quello che hai visto (e sentito) fare al tizio non sono altro che le tecniche di goshin che anch'io ho studiato in un corso specifico.
c'era questo maestr oche teneva questo corso di tecniche da difesa mutuate dal karate e i suoi allievi le applicavano bene e con disinvoltura...ma le devi allenare santodio! non è che ad un certo punto le sai fare per grazia ricevuta!

ti chiedo: dove sono quelle cose nei corsi di karate? quanto si praticano? con quale intensità e frequenza?

aveva ragione Kit che diceva che nel karate sportivo si è raggiunto l'eccellenza e se uno vuole può trovare fior fiore di palestre che ti alleneranno bene...in campo "tradizionale" questo non c'è!

e non venitemi a dire che è per il fatto che la gente non vuole farsi lividi!

1- i corsi di sport da combattimento full e krav maga sono pieni di ex karateca proprio alla ricerca "dei lividi"
2- ma un modo di pensare del genere non contrasta con lo spirito del do e delle AM?
3- ma non sarà che è più remunerativo questo andazzo, alla faccia di tante belle parole?

un punto essenziale per me è questo: un insegnante/maestro deve passare all'allievo tutto quello che sa...e deve formarlo con l'idea che diventi più forte di lui...altrimenti non è un maestroIHMO


per Shurei: frustriati? certo! facciamo un sondaggio: quanti hanno iniziato la pratica del karate per imparare a menare o quanto meno difendersi? io credo che sia praticamente la totalità di noi, se siamo onesti.

allora tu pensa a quanta gente non ha ottenuto ciò per cui magari ha sputato l'anima o ha comunque sacrificato tempo, fatica e soldi....

per tutto questo io NON CREDO NEL KARATE...come non credo in nessun dogma...ma credo nelle persone, nella sincerità e nel lavorare duro...
in sostanza io credo che una disciplina si valuti dalla media dei propri praticanti, e siccome una rondine non fa primavera io me ne fotto del sessantenne che ti mena...quando vedrò 10 karateca ventenni che mi suonano come un tamburo allora riterrò valida la disciplina...al contrario il sapere che in una disciplina i più forti hanno l'età della pensione è davvero scoraggiante...

moai


perche' il +1 non bastava:

Complimenti a moai che parla con esperienza,lucidita',cognizione di causa e che sa cos'e' l'umilta' di rimettersi in gioco da zero.
E che mena come un fabbro ferraio.
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #37 on: October 22, 2012, 11:45:05 am »
0
Moai.. sono quasi commossa   :-*
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Shashka

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #38 on: October 22, 2012, 11:45:33 am »
0
ok, volevo non intervenire più ma ci sono 2 o 3 considerazioni che devo fare proprio perchè questo forum è pieno di persone intelligenti e gente che stimo...

ma è mai possibile che certi discorsi siano accettati solo nelle AM? che sembrino logici solo agli occhi dei propri praticanti, quando trasportati su altre discipline sono totalmente astrusi e incoerenti? :(

mi spiego: si dice che per un certo karate (quello "reale" diciamo) un praticante debba discostarsi da quello che viene insegnato, che debba trovare lui la chiave per arrivare a certe finalità ecc...

bene. ora proviamo a fare lo stesso discorso per qualsiasi altro campo dello scibile umano. per non andare lontano applichiamo il discorso ad un osport come il calcio: per anni l'allenatore ti mette a palleggiare e tirare la palla contro il muro. arriva ad un certo punto un giocatore agonista e ti fa vedere un dribbling e tu ci rimani di merda...e ti dice "questo è il vero calcio, ma tu che ti sei iscritto ad una scuola calcio, che ti alleni per giocare una partita di calcio non potrai mai farlo se non ti allontani dal percorso normale dell'allenamento che ti fanno fare...A CALCIO :-\ ???

ora...solo a me pare una follia oppure non sono stato toccato dal lume della saggezza marzialistica?

ma il bello è che io non ho mai sentito praticamente nessuno degli insegnanti del "vero karateschifomerdalosport" affermare che quello che insegnano non serve a difendersi...anzi tutti ti dicono che in 30 o 40 anni  :sbav:di quella roba lì diventerai una macchina da guerra.

per Storm: non ci vogliono 20 anni per fare quelle cose...ce ne vogliono 3-4-5 di allenamenti specifici e mirati. quello che hai visto (e sentito) fare al tizio non sono altro che le tecniche di goshin che anch'io ho studiato in un corso specifico.
c'era questo maestr oche teneva questo corso di tecniche da difesa mutuate dal karate e i suoi allievi le applicavano bene e con disinvoltura...ma le devi allenare santodio! non è che ad un certo punto le sai fare per grazia ricevuta!

ti chiedo: dove sono quelle cose nei corsi di karate? quanto si praticano? con quale intensità e frequenza?

aveva ragione Kit che diceva che nel karate sportivo si è raggiunto l'eccellenza e se uno vuole può trovare fior fiore di palestre che ti alleneranno bene...in campo "tradizionale" questo non c'è!

e non venitemi a dire che è per il fatto che la gente non vuole farsi lividi!

1- i corsi di sport da combattimento full e krav maga sono pieni di ex karateca proprio alla ricerca "dei lividi"
2- ma un modo di pensare del genere non contrasta con lo spirito del do e delle AM?
3- ma non sarà che è più remunerativo questo andazzo, alla faccia di tante belle parole?

un punto essenziale per me è questo: un insegnante/maestro deve passare all'allievo tutto quello che sa...e deve formarlo con l'idea che diventi più forte di lui...altrimenti non è un maestroIHMO


per Shurei: frustriati? certo! facciamo un sondaggio: quanti hanno iniziato la pratica del karate per imparare a menare o quanto meno difendersi? io credo che sia praticamente la totalità di noi, se siamo onesti.

allora tu pensa a quanta gente non ha ottenuto ciò per cui magari ha sputato l'anima o ha comunque sacrificato tempo, fatica e soldi....

per tutto questo io NON CREDO NEL KARATE...come non credo in nessun dogma...ma credo nelle persone, nella sincerità e nel lavorare duro...
in sostanza io credo che una disciplina si valuti dalla media dei propri praticanti, e siccome una rondine non fa primavera io me ne fotto del sessantenne che ti mena...quando vedrò 10 karateca ventenni che mi suonano come un tamburo allora riterrò valida la disciplina...al contrario il sapere che in una disciplina i più forti hanno l'età della pensione è davvero scoraggiante...

moai
Un +1
un quotone
e un "E 'sti cazzi se hai ragione!!!"

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Offline metal storm

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #39 on: October 22, 2012, 11:49:39 am »
0
scusa Moai, ma credo che tu abbia frainteso alcuni passaggi e ci tengo a che le cose che ho detto siano chiare per tutti.

quando dico che io credo nel karate, intendo dire che il karate ha tutte le carte in regola per funzionare come "arte della guerra".
qui non si tratta di allontanarsi da quello che ti viene insegnato, ma di studiare il karate che preferisci.
come detto prima, non ho assolutamente nulla contro il cosidetto "karate sportivo", anche perchè io stesso lo pratico.
siccome c'è una platea di karateka più interessati alla parte "ludica", ci sono tantissimi maestri che lo insegnano, dalle forme più leggere alle forme più pesanti.
poi, a prescindere dallo stile (il maestro di cui parlo è uno shotokanista) c'è chi studia (o ha studiato) per usare il karate come arma (come reputo fosse stato concepito).
ho detto che le tecniche subite le conosco tutte, solo che nessuno mi ha mai insegnato ad usarle in quella maniera. mi piacerebbe saperle usare così? sì, certo. sono pronto ad andare la mattina al lavoro con qualche livido in faccia? no, non me la sento. quindi continuo a fare quello che faccio, e quando posso qualcosa in più.
per usare le parole di Mad, io sono uno che si mette sempre in discussione.
tutto qui.

io non mi sento frustrato... ho solo partecipato una mia esperienza personale, che mi ha reso consapevole di quello che faccio e di quello che sono; chiaramente, ogni esperienza è soggettiva, e può avere ripercussioni diverse sulle persone.

p.s. comunque, il maestro giapponese di cui parlo non è l'ideatore del goshin-do  ;)


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Offline Andy

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #40 on: October 22, 2012, 11:53:19 am »
0
scusa Moai, ma credo che tu abbia frainteso alcuni passaggi e ci tengo a che le cose che ho detto siano chiare per tutti.

quando dico che io credo nel karate, intendo dire che il karate ha tutte le carte in regola per funzionare come "arte della guerra".
CUT
Della serie, "perchè effettivamente i colpi fanno male"..?

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Offline metal storm

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #41 on: October 22, 2012, 11:58:18 am »
+1
certamente! bisogna solo vedere se chi pratica ha voglia di prendere botte. io posso essere disposto, un altro no.

ognuno ha il rispettabilissimo punto di vista e le sue esigenze. solo che bisogna aver chiaro nella propria mente chi sei e cosa fai.

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Offline Fabio Spencer

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #42 on: October 22, 2012, 12:00:22 pm »
0
scusa Moai, ma credo che tu abbia frainteso alcuni passaggi e ci tengo a che le cose che ho detto siano chiare per tutti.

quando dico che io credo nel karate, intendo dire che il karate ha tutte le carte in regola per funzionare come "arte della guerra".
qui non si tratta di allontanarsi da quello che ti viene insegnato, ma di studiare il karate che preferisci.
come detto prima, non ho assolutamente nulla contro il cosidetto "karate sportivo", anche perchè io stesso lo pratico.
siccome c'è una platea di karateka più interessati alla parte "ludica", ci sono tantissimi maestri che lo insegnano, dalle forme più leggere alle forme più pesanti.
poi, a prescindere dallo stile (il maestro di cui parlo è uno shotokanista) c'è chi studia (o ha studiato) per usare il karate come arma (come reputo fosse stato concepito).
ho detto che le tecniche subite le conosco tutte, solo che nessuno mi ha mai insegnato ad usarle in quella maniera. mi piacerebbe saperle usare così? sì, certo. sono pronto ad andare la mattina al lavoro con qualche livido in faccia? no, non me la sento. quindi continuo a fare quello che faccio, e quando posso qualcosa in più.
per usare le parole di Mad, io sono uno che si mette sempre in discussione.
tutto qui.

io non mi sento frustrato... ho solo partecipato una mia esperienza personale, che mi ha reso consapevole di quello che faccio e di quello che sono; chiaramente, ogni esperienza è soggettiva, e può avere ripercussioni diverse sulle persone.

p.s. comunque, il maestro giapponese di cui parlo non è l'ideatore del goshin-do  ;)
Credo che comunque tutto parta dal fatto che tale "differenza" non viene presentata ne spiegata.
La tua posizione è chiara e coerente.
Ma subentra il fraintendimento (se non la malafede in certi casi) quando viene insegnato il "Karate depotenziato" ma presentandolo come "Karate arma".
Ho usato tali termini per legarmi ai tuoi precedenti messaggi, spero di essere stato chiaro nella esposizione.
 :)

@AndyZ: mi sembra una uscita poco felice, è lecito che ogni proticante abbia la propria idea, obbiettivi, esperienze e preferenze.
La pratica ne è diretta conseguenza, la coerenza con essi a mio modo di vedere è sinonimo di intelligenza e di essere una persona centrata.
Ricorda poi che difficilmente per fare un esempio le esigenze ed obbiettivi che hai tu saranno comparabili a quelli che ho io.
Ed è giusto che tu più giovane ed atletico di me te la stia godendo come io non sarei più in grado di fare.
 :)
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Andy

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #43 on: October 22, 2012, 12:06:43 pm »
0
Credo di non essermi spiegato bene, Fabry.  :) Provo a "ritagliare" meglio".

quando dico che io credo nel karate, intendo dire che il karate ha tutte le carte in regola per funzionare come "arte della guerra".
Della serie, "perchè effettivamente i colpi fanno male"..?


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Offline Shurei-Kan

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Re:Perché credo nel karate – una storia da raccontare.
« Reply #44 on: October 22, 2012, 12:06:56 pm »
0
Ciao Miao...... :)

Sai che ti voglio bene, vero?  :-*

Il tuo post è bellissimo e condivisibilissimo........per primo da me stesso medesimo.

La questione secondo me è un'altra........perchè tutti devono vedere il Karate la Vita allo stesso modo invece che avere prospettive differenti, scopi differenti ma tutti, dal proprio punto di osservazione, rispettabilissimi.

Perchè ad esempio chi non la vede come me, o come te, o come il prossimo che posterà in questo 3ed, dev'essere per forza un coglione o il cazzaro di turno....



Ci leggiamo domani.......forse.

Oss!