Ma infatti io suggerivo vi fosse la possibilita' che il gatto viene legato per tradizione senza che vi sia piu' un qualsiasi senso alla base da riscoprire o indagare, (...)
Infatti questa è una delle possibilità. “Ricercare” non significa per forza di cose trovare (o ri-trovare) qualcosa di sensato. Come tu dici, “magari la (
omissis) ricerca ha una risposta piuttosto banale”, cioè che alcune (tante?) cose sono prive di significato.
Ma anche riuscire a dimostrare questo sarebbe un risultato. Un risultato che toglierebbe argomenti a quanti si affanno a dire, a praticare e a insegnare il contrario. Se ancora oggi c’è qualcuno che trova e tramanda significati astrusi a quel rito, non sarebbe un bene poter dimostrare che altro non è che un rito sterile e privo di significato?
Per tornare alla metafora del gatto: ciò che in un dato momento e in dato contesto aveva una sua utilità contingente (il gatto fa rumore, il rumore disturba, lego il gatto), in seguito è diventato rito sterile e privo di significato.
“Ricercando”
[1] si potrebbe dimostrare che:
1. quel rito può avere un suo particolare senso solo se si riproducessero esattamente le condizioni, particolari e circoscritte, che l’hanno generato [
rievocazione storica];
2. è solo e semplicemente un rito sterile e privo di significato [
analisi critica];
3. quel rito in se non significa nulla, ma alcune parti di esso “tradotte” con le conoscenze attuali e opportunamente modificate possono assumere un significato [
aggiornamento ed evoluzione]