Ciao GiBi, scusa ma pensavo che la risposta fosse implicita, se vuoi metterla così mi va bene, in effetti a fine lezione Franco chiede sempre a tutti se ci siamo divertiti, per cui l'aspetto ludico è sicuramente presente e preponderante, ma c'è anche, e almeno da parte mia, soprattutto, la ricerca, la voglia di affinare, migliorare, padroneggiare, tecniche sempre più complesse, di essere oggi capace di fare ciò che non sapevo fare ieri, e domani ciò che non so fare oggi...
Quello che manca totalmente è il riferimento al "combattimento" come lo si può intendere in termini di sport, non c'è allenamento nè tecnico, nè fisico nè tattico, al fine di vincere una competizione, e neppure ci alleniamo solo ai fini della difesa personale, che tra l'altro, sempre a mio avviso, non esiste, è solo una colossale presa per il culo, specie quella rivolta al gentil sesso, figuriamoci se iscrivendomi ad un corso di un paio d'ore la settimana imparo a difendermi...
ma qui il discorso sarebbe lunghissimo e anche fuori thread, credo. Nella scuola in cui ho praticato per i primi 11 anni Wing Chun, lo si affrontava come uno sport da combattimento, pochissimo Chi Sao, molte tecniche di striking da distanza, bersagli vietati ecc. peccato che mancasse completamente la parte di preparazione fisica, tattica e soprattutto il confronto. Nella seconda era tutto improntato alla difesa da situazioni reali, quindi importanza massima alle leve, colpi in punti critici come occhi, gola, palle, il 99% del lavoro era sviluppato partendo dal Chi Sao. Nella scuola di Franco è l'arte ad avere priorità, e quello che si fa lo può vedere chiunque dai vari video in giro, quello che mi piace di più è il metodo che permette veramente a chiunque di imparare davvero, qualunque sia la sua struttura fisica e mentale. Spero di aver risposto alla tua domanda questa volta.
Ciao.
Bettasplendens.