gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.

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Offline muteki

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gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« on: October 25, 2012, 09:14:02 am »
0
per far conoscere a chi non li avesse mai visti i kata del goju, posto alcune versioni a confronto dei kata con relativi bunkai di scuola.

il primo è il kata fatto da higaonna

1.GEKISAI DAI ICHI KATA by MORIO HIGAONNA

questo il bunkai di scuola

Bunkai del Kata Gekisai dai ichi.

questo il renzoku bunkai

Gekisai dai ichi Bunkai

interessante il raffronto con la versione kyokushin, che cambia il nome in gekisai dai (dove dai significa grande e non numero)

Karate kyokushin kata Gekisai dai

versione shitoryu (che ignoravo esistesse)

Gekisai Dai Ichi - Shitokai Karate Evere (Kata Shitoryu)

versione gojukai

I.K.G.A. Kata Gekisai Dai Ichi (training session)

questo il suo bunkai

Gekisai Daiichi 1.mp4

altri bunkai di varie correnti

Kata Gekisai dai Ichi - Bunkai



« Last Edit: October 25, 2012, 09:15:59 am by muteki »
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Offline Andrea Stoppa

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Re:gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« Reply #1 on: October 25, 2012, 14:38:44 pm »
0
lo ho studiato nella versione IOGKF e con Shihan Nishida nel kyokushin, e, sostanzialmente, sono uguali, mentre il secondo Gekidai è completamente diverso nel kyokushinkai.

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Offline muteki

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Re:gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« Reply #2 on: October 25, 2012, 15:31:32 pm »
0
lo ho studiato nella versione IOGKF e con Shihan Nishida nel kyokushin, e, sostanzialmente, sono uguali, mentre il secondo Gekidai è completamente diverso nel kyokushinkai.

Grazie mille. Come è il secondo?
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Offline Il Tano

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Re:gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« Reply #3 on: October 25, 2012, 16:02:48 pm »
0
Consiglio la visione di questo video sul kumite bunkai di gekisai dai ichi (da noi lo chiamano kumite bunkai)
MORIO HIGAONNA Goju-ryu 10th Dan by ADEYTO (pt.1)

Dal minuto 1:03...

Peccato che si muove la camera... anche se gli da un effetto "epico"

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Offline Andrea Stoppa

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Offline muteki

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Re:gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« Reply #5 on: October 25, 2012, 17:12:35 pm »
0
roroarro> splendido video. il bunkai renzoku (o kumite) è uno spettacolo, fatto da higaonna.

andrea: premesso che leggere "principiante" sotto il tuo nome mi inquieta  :o, anche questo kata mi incuriosisce molto.
intanto perché è chiaramente una evoluzione di gekisaidai (o gekisaidaiichi, laddove, ripeto, dai vuol dire in genere "numero", ma nel kyokushin significa "grande"), e poi perché pur essendo "sho" (ossia piccolo), appare nettamente più complesso dell'altro, sia come tecnche che come ampiezza dei movimenti. mi domando come mai il kata si chiami "sho" pur essendo più ampio di "dai"...
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Offline Dipper

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Re:gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« Reply #6 on: October 25, 2012, 17:40:34 pm »
+1
La mia personalissima interpretazione del "dai" che viene prima del "sho" (anche nello Shotokan ci sono diversi kata che adottano nelle due versioni queste diciture nello stesso ordine) è che il primo livello si incentra su dei concetti "a grandi linee", mentre il secondo riguarda movimenti più raffinati e l'approfondimento delle sottigliezze e dei dettagli.
Un po' tipo o waza e ko waza di Kase sensei.
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Offline muteki

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Re:gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« Reply #7 on: October 25, 2012, 17:43:12 pm »
+1
La mia personalissima interpretazione del "dai" che viene prima del "sho" (anche nello Shotokan ci sono diversi kata che adottano nelle due versioni queste diciture nello stesso ordine) è che il primo livello si incentra su dei concetti "a grandi linee", mentre il secondo riguarda movimenti più raffinati e l'approfondimento delle sottigliezze e dei dettagli.
Un po' tipo o waza e ko waza di Kase sensei.

OOOH! sai che non ci avevo pensato?

ecco quando si dice "15 anni di giapponese alle ortiche"  :-[

in effetti come interpretazione è interessante, anche se nell'osservare la versione Sho vedo più che altro un'attenzione rivolta a una maggior varietà tecnica, anziché a una focalizzazione su sottigliezze.
mi viene allora in mente che con Sho il creatore volesse intendere un "piccolo" come "fratello piccolo", ossia "derivato" dall'altro. e spesso i fratelli minori possono essere migliori dei maggiori, o almeno più furbi...  :P
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Offline Dipper

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Re:gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« Reply #8 on: October 25, 2012, 22:22:02 pm »
+2
La mia personalissima interpretazione del "dai" che viene prima del "sho" (anche nello Shotokan ci sono diversi kata che adottano nelle due versioni queste diciture nello stesso ordine) è che il primo livello si incentra su dei concetti "a grandi linee", mentre il secondo riguarda movimenti più raffinati e l'approfondimento delle sottigliezze e dei dettagli.
Un po' tipo o waza e ko waza di Kase sensei.

OOOH! sai che non ci avevo pensato?

ecco quando si dice "15 anni di giapponese alle ortiche"  :-[
EPIC WIN :sbav: :P

in effetti come interpretazione è interessante, anche se nell'osservare la versione Sho vedo più che altro un'attenzione rivolta a una maggior varietà tecnica, anziché a una focalizzazione su sottigliezze.
mi viene allora in mente che con Sho il creatore volesse intendere un "piccolo" come "fratello piccolo", ossia "derivato" dall'altro. e spesso i fratelli minori possono essere migliori dei maggiori, o almeno più furbi...  :P
Interessante anche la tua interpretazione. Molto probabilmente, come al solito, è l'insieme dei significati possibili che definisce ciò che si voleva comunicare.
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Offline Shurei-Kan

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Re:gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« Reply #9 on: October 25, 2012, 22:29:57 pm »
0
Vedo che la sera porta consigli..... XD

Bravi bravi........ :thsit:


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Offline Andrea Stoppa

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Re:gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« Reply #10 on: October 25, 2012, 22:46:11 pm »
0
Muteki, mi fai una domanda interessante.
Sui cambiamenti apportati da Sosai ai kata si discute da anni, io mi limito a praticarli.
Ultimamente lo studio dei kata sotto la guida di Hanshi Arneil mi ha sta facendo comprendere in maniera più dettagliata alcuni aspetti dei kata kyokushin, se ne avrò occasione gli farò la stessa domanda quando verrà a Pordenone a novembre.
Interessante la spiegazione di Ryujiin su "dai" e "sho",e sull'attenzione ai piccoli dettagli,  mi ricorda una frase ( ma non il suo autore): "Dio è nei particolari".
Giuseppe Formenton, il mio Maestro di Shotokan (il maiuscolo è d'obbligo), citava spesso la suddivisione che il compianto M° Kase faceva delle tecniche del karate, dividendole tra "o-waza", e tecniche grandi, e "ko-waza", le tecniche piccole.

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Offline Dipper

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Re:gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« Reply #11 on: October 26, 2012, 16:36:34 pm »
+3
Andrea, sarebbe bello approfondire l'argomento, mi piacerebbe conoscere la spiegazione sulla suddivisione che ti è stata data e tu cosa ne pensi :thsit:

Io ho una mia idea:
Spoiler: show
attacchi
- o waza sono le tecniche duellistiche soprattutto di pugno e calcio, dove più ampio è il movimento maggiore è la forza espressa ("The more it travels, the more it hurts" dice lo zio Bas).
- ko waza sono invece le tecniche di percossa dolorose uchi waza, che necessitano di meno forza ma colpo d'occhio, esperienza e estrema precisione.

difese
- o waza sono i fondamentali degli uke waza, ampli e ovviamente non applicabili in forma canonica fuori dal kihon kumite.
- ko waza sono gli stessi uke waza, ma resi più piccoli e essenziali, anche in questo caso la forza espressa nella tecnica conta poco laddove, invece, sono cruciali tempismo, posizionamento e ancora una volta impeccabile esecuzione.
Spesso qualcuno si chiede "ma com'è possibile parare un pugno, visto che la velocità è la stessa ma chi difende deve vedere elaborare l'informazione, elaborare la risposta e poi eseguirla?". La risposta è semplice: è il presupposto a essere sbagliato... perchè una difesa efficiente è necessariamente molto più piccola dell'attacco a cui deve rispondere. Parte dopo ma arriva prima!
Un esempio estremo e molto facile da capire è sune uke su gedan mawashi geri, ma sebbene con minore scarto la stessa cosa è possibile anche su pressochè tutti gli attacchi. Difficile, ma possibile.

In entrambi i casi comunque sebbene è verissimo che il sho (ko) rappresenti la quintessenza dell'arte (di qualunque arte, anche non marziale), è condizione necessaria che prima si sia interiorizzato il dai (o). Per gli attacchi perchè probabilmente si presuppone che un karateka debba essere in grado di confrontarsi sul tatami, prima di imparare a difendersi. Per le difese, perchè l'esecuzione grande insegna equilibrio, assetto, distribuzione del peso, che sono molto più difficili da comprendere rispetto a quando l'esecuzione è piccola.

Riconosco questo modo di approcciare non è solo nei kata, ma in generale nel Karate.

... io sono abbastanza convinto di questa cosa, ma spero di non aver detto troppe scemenze :sbav:
« Last Edit: October 26, 2012, 16:40:48 pm by Ryujin »
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Offline Shurei-Kan

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Re:gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« Reply #12 on: October 26, 2012, 16:51:11 pm »
+2
Riconosco questo modo di approcciare non è solo nei kata, ma in generale nel Karate.

Spoiler: show

 :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz:


 :+1: perchè +100 in un colpo non si può!
« Last Edit: October 26, 2012, 17:29:13 pm by Shurei-Kan »

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Re:gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« Reply #13 on: October 26, 2012, 17:28:08 pm »
+1
analisi impeccabile, ryujin.
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Offline Davide.c

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Re:gojuryu, tecniche: gekisai dai ichi, kata e bunkai.
« Reply #14 on: October 26, 2012, 19:28:35 pm »
+1
Andrea, sarebbe bello approfondire l'argomento, mi piacerebbe conoscere la spiegazione sulla suddivisione che ti è stata data e tu cosa ne pensi :thsit:

Io ho una mia idea:
Spoiler: show
attacchi
- o waza sono le tecniche duellistiche soprattutto di pugno e calcio, dove più ampio è il movimento maggiore è la forza espressa ("The more it travels, the more it hurts" dice lo zio Bas).
- ko waza sono invece le tecniche di percossa dolorose uchi waza, che necessitano di meno forza ma colpo d'occhio, esperienza e estrema precisione.

difese
- o waza sono i fondamentali degli uke waza, ampli e ovviamente non applicabili in forma canonica fuori dal kihon kumite.
- ko waza sono gli stessi uke waza, ma resi più piccoli e essenziali, anche in questo caso la forza espressa nella tecnica conta poco laddove, invece, sono cruciali tempismo, posizionamento e ancora una volta impeccabile esecuzione.
Spesso qualcuno si chiede "ma com'è possibile parare un pugno, visto che la velocità è la stessa ma chi difende deve vedere elaborare l'informazione, elaborare la risposta e poi eseguirla?". La risposta è semplice: è il presupposto a essere sbagliato... perchè una difesa efficiente è necessariamente molto più piccola dell'attacco a cui deve rispondere. Parte dopo ma arriva prima!
Un esempio estremo e molto facile da capire è sune uke su gedan mawashi geri, ma sebbene con minore scarto la stessa cosa è possibile anche su pressochè tutti gli attacchi. Difficile, ma possibile.

In entrambi i casi comunque sebbene è verissimo che il sho (ko) rappresenti la quintessenza dell'arte (di qualunque arte, anche non marziale), è condizione necessaria che prima si sia interiorizzato il dai (o). Per gli attacchi perchè probabilmente si presuppone che un karateka debba essere in grado di confrontarsi sul tatami, prima di imparare a difendersi. Per le difese, perchè l'esecuzione grande insegna equilibrio, assetto, distribuzione del peso, che sono molto più difficili da comprendere rispetto a quando l'esecuzione è piccola.

Riconosco questo modo di approcciare non è solo nei kata, ma in generale nel Karate.

... io sono abbastanza convinto di questa cosa, ma spero di non aver detto troppe scemenze :sbav:

tanta concordia per questo post! :blue:
- Fondatore del dojo rinnegato e della BUFF Caverna
- Karateka libero
- Lupo Rognoso della compagnia dello scarafaggio

"Strength is born in the deep silence of long-suffering hearts; not amid joy." - Sir Arthur Helps