Ave, Avi.

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Re:Ave, Avi.
« Reply #90 on: December 19, 2012, 09:41:31 am »
0
La rubrica del mio smartphone ha numeri di telefono "curiosi", lo ammetto.  8)

Ma giuro di non averli mai usati per scopi personali e certi numeri non li compongo da più di dieci anni, quindi possono essere benissimo cambiati.
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Re:Ave, Avi.
« Reply #91 on: December 19, 2012, 10:13:46 am »
0
sotto la A hai perfino gli Avengers , confessa  :)

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Offline Bingo Bongo

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Re:Ave, Avi.
« Reply #92 on: December 19, 2012, 11:56:14 am »
0
Riguardo il video, ma anche in generale il mio approccio di valutazione è questo:
Nardia esegue una tecnica con l'obiettivo di far perdere l'arma a uke.
In prima battuta non posso valutare la tecnica basandomi sul fatto che Avi si può tagliare o che john non perda l'arma e gli spara.
Perché se dovessi fare subito queste valutazioni indipendentemente dalla tecnica finirebbe che valutando e valutando la cosa migliore sarebbe consegnare il portafoglio.
Quindi è in rapporto all'obiettivo cioè far perdere l'arma a uke che devo valutare la tecnica. In prima battuta non valuto neanche se l'obittivo (far perdere l'arma a uke) è un buon obiettivo o se è migliore o peggiore di un altro obiettivo.
La mia prima considerazione è: la tecnica, in rapporto all'obiettivo, funziona. Ci sono altre tecniche con quell'obiettivo che funzionano meglio? Che hanno una maggior probabilità di riuscita?
Che mettono tori in sicurezza meglio di questa?
L'idea è quindi se voglio far perdere l'arma a uke cosa faccio? Evaso questo tema posso poi fare tutte le considerazioni del caso.
Ho visto anche rybko fare 100 disarmi con controllo sull'arma, invece che facendola volare, come anche ne ho viste nel KM. Sono tecniche migliori e più sicure rispetto a quella proposta da Nardia?
Allora su questo punto prendo atto, da ciò che scrivete, che ce ne sono di migliori. Io le migliori non le conosco (non le pratico) quindi mi ritrovo su questa tecnica che si avvicina a ciò a cui sono più abituato e il cui movimento (diciamo anche biomeccanica) mi sembra ragionevole.
Secondo me sarabbe prima di tutto interessante con l'obiettivo di far perdere l'arma quali altre tecniche ci sono.

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Offline The Spartan

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Re:Ave, Avi.
« Reply #93 on: December 19, 2012, 12:02:19 pm »
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Controllare, con tutti i se, i ma e i poi, è intanto più sicuro del far perdere...oltre che più agevole per tutti...
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Offline Bingo Bongo

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Re:Ave, Avi.
« Reply #94 on: December 19, 2012, 12:23:43 pm »
0
Che controllare sia meglio lo appoggio che sia agevole penso che molto sia legato anche al come controllo.
Ma avendo come idea quella del far perdere l'arma o l'oggetto contundente anche semplicemente per evidenziare un principio biomeccanico pur tenendo presente che di solito sono un subset delle tecniche di disarmo preferite ci sono altre tecniche che Nardia ha mostrato o che conoscete nel CKM?


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Offline The Spartan

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Re:Ave, Avi.
« Reply #95 on: December 19, 2012, 13:53:43 pm »
0
Nel CKM esistono sostanzialmente 2 tecniche e mezzo "contro" una pistola...il principio alla base poi può essere declinato multiformemente ma per noi fare cadere l'arma nn è un'opzione.
Sul Kapap credo che un Roroarro che ha una frequenza più costante potrebbe essere più preciso, ma da quel che ho capito io Nardia considera quello che ho mostrato a inizio discussione il disarmo base fondamentale del suo Kapap, poi, secondo una filosofia condivisibile o meno a seconda del punto di vista, mostra tante altre soluzioni possibili ma che hanno contesti e limiti precisi.
Come già detto, credo, alcune soluzioni che lui mostra sono soluzioni che magari abbiamo avuto anche noi ma che poi abbiamo abbandonato.
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Offline Diego

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Re:Ave, Avi.
« Reply #96 on: December 19, 2012, 14:56:32 pm »
0
Controllare, con tutti i se, i ma e i poi, è intanto più sicuro del far perdere...oltre che più agevole per tutti...
Il punto fondamentale a mio modo di vedere è questo. Tralasciando la meccanica delle braccia a forbice (gunting), è un tipo di applicazione che necessita per l'ottimizzazione un allenamento specifico alla precisione in dinamicità che non so dire in quanti facciano davvero nelle palestre, a maggior ragione nei corsi di dp che non ritengo in genere specializzati su questo aspetto.

So per esempio di alcuni maestri che su minacce e attacchi armati puntano moltissimo su questo tipo di azioni, intese come applicazioni sui punti di pressione. La loro argomentazione è che sono azioni più veloci rispetto ad altre più “canoniche” nell'eliminare la minaccia primaria (l'arma) nel contesto, riescono a ridurre il tempo per mettersi in sicurezza.
Fatte da loro risultano più efficienti di altre soluzioni ma a mio modo di vedere il rovescio della medaglia è che non tutti possono permettersi sufficiente tempo da dedicare per l'allenamento specifico a questo tipo di precisione.
Banalmente io stesso ho deciso di non approfondire l'argomento per le difficoltà che avrei nell'allenare anche questo genere di bagaglio, in termini di tempo e compagni necessari.

La scorciatoia spesso percorsa per finalità di dp e/o per gli addetti alla sicurezza pubblica o privata è di ridurre il numero di punti e semplificare i programmi in modo da avere meno carne sul fuoco su cui allenarsi, affiancate alle “tecniche standard”.
Ad esempio questo approccio sta per essere introdotto come evoluzione nei nuovi programmi della “casa madre” della scuola di km che sto frequentando (se non sbaglio sono stati introdotto 12 punti su cui focalizzarsi).
Concludendo con una curiosità, ho visto una decina di giorni fa consigliare nel krav maga lo stesso punto che credo Nardia vada a impattare sul lato interno del polso nel video per cercare di sbloccare da eventuale stato di shock un'ipotetica persona che che stessimo proteggendo da un'aggressione.

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Offline Il Tano

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Re:Ave, Avi.
« Reply #97 on: December 19, 2012, 17:38:41 pm »
0
Sul Kapap credo che un Roroarro che ha una frequenza più costante potrebbe essere più preciso, ma da quel che ho capito io Nardia

Purtroppo non posso esservi d'aiuto perché per ora non hi visto lavoro con pistole.

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Offline Il Tano

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Re:Ave, Avi.
« Reply #98 on: January 08, 2013, 14:46:30 pm »
+1
Ieri sono stato ad una lezione che trattava di armi da fuoco. E´la prima di quattro lezioni "speciali" dove si tratteranno temi ad hoc che generalmente non si affrontano nelle lezioni regolari.

Scrivo qualche punto giusto che mi é sembrato interessante

Intro:
1) Per prima cosa bisogna avere chiaro in mente in quali condizione si é disposti a rischiare la vita per disarmere un aggressore. Stabilire quali sono i punti su cui si é disposti a cedere (consegnare denaro, auto, beni personali) o a reagire (permettere che un delinquente armato entri in casa dove si trova tua moglie o i tuoi figli, ad esempio). Ognundo deve stabilire i propri "parametri".

2) Valutare la posizione di ogni persona coinvolta. Un disarmo puó portarti fuori dall' "area di tiro" (che é molto piú ampia della "linea di tiro"), ma mettere in pericolo chi ti sta vicino (Magari proprio la persona che volevi proteggere)

3) Valutare la "situazione ambientale", se si é in uno spazio chiuso, aperto, possibili rimbalzi del proiettile etc.

Corollari. Si considera importante la pratica di tiro e la conoscenza delle armi per poter pensare in una difesa. Nel kapap quindi si studia tiro o si consiglia la pratica del tiro.

LE DISTANZE
1) Pistola nella fondina, 2) pistola appoggiata al corpo, 3) pistola non appoggiata ma raggiungibile, 4) pistola irraggiungibile. Se sei nella situazione 4, c'é poco o nulla da fare... si deve cercare di arrivare alla situazione 2 o 3.

LA POSIZIONE CORPORALE
Che non deve essere aggressiva... Piedi paralleli, mani alzate all'altezza del petto, posizione leggermente raccolta.

RESPIRAZIONE
Nel caso di decidere un intervento, si fa al momento di espirare l'aria.

CONTROLLO
La pistola si controlla sempre usando due punti. Una mano afferra il carrello e sposta il braccio, l'altra mano afferra il braccio dell'aggressore (o la mano) per effettuare il disarmo. (Generalmente con un movimento "esplosivo" e di "torsione"... cose ragionevoli... )
Quindi prima controllo, poi disarmo, poi si prende distanza con pistola "bloccata" al fianco e l'altro braccio che prende distanza.

NON si afferra con una mano e si colpisce con l'altra.
C'é stato fatto vedere il disarmo del video di John (quello colpisce polso e mano e fa volare l'arma) ma é stato presentato piú che altro per mostrare il concetto dei "due punti". Si considera decisamente rischioso e il suo uso dovrebbe essere "giustificato".

Abbiamo "giocato" dunque con disarmi, da posizioni differenti, lavorando sui "dui punti", sul movimento del corpo, mantenendo il contatto con il corpo dell'aggressore prima di controllare l'arma.

Poi si é fatto un lavoro sotto stress anche se il mio compagno era troppo bbono e non mi ha stressato molto hehe.

Mi é sembrato tutto piuttosto ragionevole ed evidentemente conta anche l'esperienza personale dell'istruttore che é stato in servizio per molti anni nell' "infanteria de marina".

Prossima lezione "speciale" tutta dedicata al "grappling".
« Last Edit: January 08, 2013, 14:55:28 pm by roroarro »

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Offline The Spartan

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Re:Ave, Avi.
« Reply #99 on: January 08, 2013, 15:43:27 pm »
+1
Tutto giusto....
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Wa No Seishin

Re:Ave, Avi.
« Reply #100 on: January 08, 2013, 16:14:46 pm »
0
CONTROLLO

si controlla sempre usando due punti.

NON si afferra con una mano e si colpisce con l'altra.

Domanda per tutti: è un controllo preferibile anche col coltello, nella situazione "3) coltello non appoggiata ma raggiungibile"?

Domanda precisa e contestualizzata, quindi niente "dipende" per favore.

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Offline The Spartan

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Re:Ave, Avi.
« Reply #101 on: January 08, 2013, 16:24:42 pm »
0
Potendo anche 3... :thsit:
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Re:Ave, Avi.
« Reply #102 on: January 08, 2013, 16:28:35 pm »
+1
Il coltello è un'arma diversa dalla pistola. (scusate la banalità).
Una pistola ci si può permettere di afferrarla per effettuare manipolazioni tali da strapparla via dalla mano dell'aggressore. L'importante è che il vivo di volata sia sempre fuori la nostra sagoma.
Il coltello, dovrebbe essere la stessa cosa, ma c'è un blocco psicologico superiore nel voler sacrificare potenzialmente una mano rimediando un brutta ferita.
Ma mentre si "manovra il coltello" anche se questo rimane di fonte alla nostra sagoma, il problema è relativamente piccolo, in quanto un coltello non "spara".
Io provengo dalla scuola sposta il braccio armato e colpisci alla testa, e consolida il controllo.
La testa comanda le braccia, le braccia comandano le mani, le mani impugnano le armi.
Non sto parlando di colpi da KO (magari...), ma nel momento in cui fai solo girare la testa all'avversario e/o chiudere gli occhi, il controllo di qualsiasi arma è "relativamente più semplice". Ripeto, PREVIO, spostamento del braccio armato Perchè la stragrande maggioranza delle persone devono vedere, anche solo con la visione periferica, come stanno gestendo l'arma. Non tutti infatti hanno una propriocezione molto sviluppata sotto stress.
Provate in palestra questa situazione.
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Re:Ave, Avi.
« Reply #103 on: January 08, 2013, 16:29:53 pm »
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Integro la precedente risposta dicendo che il modo in cui si controlla è ovviamente diverso.
Noi in genere nn siamo per mani sulla lama.
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Wa No Seishin

Re:Ave, Avi.
« Reply #104 on: January 08, 2013, 16:32:32 pm »
0
Approcci opposti, ma ci sta, non essendo una scienza esatta.

Potendo anche 3... :thsit:

Con entrambe le (tue) mani occupate sull'arto armato (suo), le testate (tue, non sue possibilmente) sono contemplate?


Integro la precedente risposta dicendo che il modo in cui si controlla è ovviamente diverso.
Noi in genere nn siamo per mani sulla lama.

Si, non stavo nemmeno pensando al controllo specifico e alle possibili differenze tra coltello e pistola.
Qui mi interessava solo la macrovisione (fammi dire) classica (una controlla, una percuote) con quella di cui scrivevi tu.