Ieri sono stato ad una lezione che trattava di armi da fuoco. E´la prima di quattro lezioni "speciali" dove si tratteranno temi ad hoc che generalmente non si affrontano nelle lezioni regolari.
Scrivo qualche punto giusto che mi é sembrato interessante
Intro:
1) Per prima cosa bisogna avere chiaro in mente in quali condizione si é disposti a rischiare la vita per disarmere un aggressore. Stabilire quali sono i punti su cui si é disposti a cedere (consegnare denaro, auto, beni personali) o a reagire (permettere che un delinquente armato entri in casa dove si trova tua moglie o i tuoi figli, ad esempio). Ognundo deve stabilire i propri "parametri".
2) Valutare la posizione di ogni persona coinvolta. Un disarmo puó portarti fuori dall' "area di tiro" (che é molto piú ampia della "linea di tiro"), ma mettere in pericolo chi ti sta vicino (Magari proprio la persona che volevi proteggere)
3) Valutare la "situazione ambientale", se si é in uno spazio chiuso, aperto, possibili rimbalzi del proiettile etc.
Corollari. Si considera importante la pratica di tiro e la conoscenza delle armi per poter pensare in una difesa. Nel kapap quindi si studia tiro o si consiglia la pratica del tiro.
LE DISTANZE
1) Pistola nella fondina, 2) pistola appoggiata al corpo, 3) pistola non appoggiata ma raggiungibile, 4) pistola irraggiungibile. Se sei nella situazione 4, c'é poco o nulla da fare... si deve cercare di arrivare alla situazione 2 o 3.
LA POSIZIONE CORPORALE
Che non deve essere aggressiva... Piedi paralleli, mani alzate all'altezza del petto, posizione leggermente raccolta.
RESPIRAZIONE
Nel caso di decidere un intervento, si fa al momento di espirare l'aria.
CONTROLLO
La pistola si controlla sempre usando due punti. Una mano afferra il carrello e sposta il braccio, l'altra mano afferra il braccio dell'aggressore (o la mano) per effettuare il disarmo. (Generalmente con un movimento "esplosivo" e di "torsione"... cose ragionevoli... )
Quindi prima controllo, poi disarmo, poi si prende distanza con pistola "bloccata" al fianco e l'altro braccio che prende distanza.
NON si afferra con una mano e si colpisce con l'altra.
C'é stato fatto vedere il disarmo del video di John (quello colpisce polso e mano e fa volare l'arma) ma é stato presentato piú che altro per mostrare il concetto dei "due punti". Si considera decisamente rischioso e il suo uso dovrebbe essere "giustificato".
Abbiamo "giocato" dunque con disarmi, da posizioni differenti, lavorando sui "dui punti", sul movimento del corpo, mantenendo il contatto con il corpo dell'aggressore prima di controllare l'arma.
Poi si é fatto un lavoro sotto stress anche se il mio compagno era troppo bbono e non mi ha stressato molto hehe.
Mi é sembrato tutto piuttosto ragionevole ed evidentemente conta anche l'esperienza personale dell'istruttore che é stato in servizio per molti anni nell' "infanteria de marina".
Prossima lezione "speciale" tutta dedicata al "grappling".