Si, basta rimanere sulla connessione con il footwork...
A seguire, le due forme del baguazhang di Wang Shu-Jin, interpretate da Huang Jin-Sheng.
八卦連環掌 Bagua linked palms 黃峻榮
八卦遊身掌 Bagua Swimming Body palms 黃峻榮
Molti dei movimenti di Huang Jin-Sheng sono "nascosti", spesso quello che non si vede è più di quello che si vede[1], ma il footwork c'è tutto: se si esclude la "classica" camminata in cerchio, il footwork dei c.d. "cambi di palmo" è un continuo uscire-entrare, togliersi-mettersi, chiudere-aprire, ecc...
P.S. Trattandosi di baguazhang, se considerato fuori sezione cassate pure...
Non conoscevo quest'altro allievo di Wang Shu Jin. Possiedo i due libri di Wang Shu Jin su queste due forme, che non ho ancora letto, e conosco soltanto i primi cambi della prima forma. Grazie Xuesheng per il sentito regalo.
A parte questo OT, la questione è interessante: in Cina si dice all'incirca che "un modo di spostarsi vale dieci tecniche" (non so se la citazione sia corretta, vado a memoria...). Gli spostamenti sono la base sia per muoversi nello spazio, che per eseguire calci e pugni, quindi sono fondamentali per il combattimento.
Sul Baguazhang e sulla necessità di "linearizzarne" l'applicabilità (come sostenevo) oppure di mantenerla "formale" nell'applicazione ne abbiamo parlato spesso:
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=13000.0https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=11731.45Per vedere un applicazione del primo cambio della prima forma:
Wang Shujin Bagua Zhang 'Single Palm Change' ApplicationsIo non credo che vi sia una sostanziale differenza tra Cina e Okinawa (le basi sono le medesime) o anche Giappone (se si parla di Spada) per quel che riguarda il rapporto tradizionale forme/applicazioni. Dire Kata o dire Taolu è la medesima cosa. Parlo per esperienza personale in entrambi i "mondi".
L'autentico problema, da quel che ho capito è che vi era tutta una serie di esercizi di base, propedeutici all'insegnamento di ogni specifico stile, dell'uso del corpo proprio di ogni specifico stile - quindi anche degli spostamenti - che è andato perduto e doveva servire per decifrare i "bigini", che però non ritengo servano direttamente per il combattimento.
Che io sappia, no. Questa è una spiegazione moderna.
E' "moderno" il percorso alto-basso-alto, oppure alto-esageratamente basso-alto?
Lo chiedo perché l'apprendimento delle forme di quello che pratico prevede di partire alti, quindi di abbassare le posizioni, infine di tornare alti, ma in ogni caso le posizioni basse non devono mai essere "troppo" basse: per esempio, in gong bu i piedi non devono essere separati da un distanza maggiore di quella di un passo.
Tutto questo, naturalmente, nella prospettiva di un (potenziale) continuo cambiamento di posizioni.
EDIT: mi rendo conto ora che "moderno" può far riferimento a una scala temporale piuttosto variabile. Mentre scrivevo, non so perché, lo intendevo come sinonimo di "contemporaneo", mentre invece potrebbe benissimo fare riferimento ad un periodo che comprende la fine dell'ottocento e tutto il novecento...
Evochiamo e aspettiamo YM per "storicizzare" criticamente quella distinzione.