A volte ci si contraddice

Partendo da questo video   A real knife attack is likely to look like this 2
vorrei segnalare quanto è facile contraddirsi quando si parla di difesa personale.

Certamente non sarà il caso di chi è all’ascolto, ma a volte ci si dimentica di quello che si predica.
Quante volte ho sentito dire che l’aggressore non si sa se è armato oppure no, che a volte ci si trova in zone buie ecc. Insomma poiché è difficile verificare cosa ha in mano il nostro aggressore si dovrebbe sempre considerare armata la mano che si protende verso l’aggredito/a.

Non vi pare che in una autodifesa, pensare di farsi prendere a quel modo con la mano disarmata, sia già una sciocchezza?
Inoltre, se si viene presi così, non si è già sotto il controllo dell’avversario, anche se con quella stessa mano non ci ha già infilzato?

Non è più sensato, invece che chiedersi come uscire da quella situazione, il perché ci si è messi?
Non è meglio reagire al tentativo di presa, invece che farsi prendere e fare anche resistenza come fa il tipo del video e poi tentare una difesa da una situazione che ci vede in condizioni precarie di equilibrio e forza limitata da noi stessi, prima ancora che dal nostro aggressore?

Immaginiamo una donna di 50 kg doversi comportare in quel modo, non è probabile che perderebbe completamente l’equilibrio al primo contatto?

Non è più sensato consigliare di andare nell’angolo cieco esternamente al braccio che cerca di prendere?

Troppa carne al fuoco...
Diciamo che se in una situazione ci sei finito intanto è il caso di provare a risolverla...per le domande nn è quello cmq il momento.
Per il resto l'autore del video, nn certo il primo che passa, dice cose condivisibili...il problema si pone quando poi propone soluzioni tecniche che di queste cose nn tengono conto...

Diciamo che se in una situazione ci sei finito intanto è il caso di provare a risolverla...

Sono d'accordo, ma sarebbe proponibile pensare di allenarsi da una situazione nella quale ci hanno già accoltellato?
Forse sì, ma dovremmo dire che l'allenamento dovrebbe privilegiare una situazione nella quale non ci hanno ancora accoltellato!

Per l'accoltellamento questo sembra scontato, ma per una presa no. Se non dico esplicitamente che, PREFERIBILMENTE, bisogna agire prima di farsi prendere genero l'idea che farsi prendere vada bene, perché la difesa inizia dopo e questo non va bene.

Pensiamo alla vecchia trita e ritrita presa al collo a due mani da davanti.
Quella presa espone l'attaccante a tante reazioni, ma il punto è che se lo lasciamo prendere stiamo già subendo un attacco, poiché al contatto potrebbe già ferirci o ucciderci.

Se non si chiariscono queste dinamiche, quello che accade dopo rischia di diventare pura accademia.

Non è detto che ci abbiano già accoltellato...
E cmq sia la logica vorrebbe che si provino gli scenari peggiori, altrimenti con la "scusa" della prevenzione nn si prova nulla...

Non è detto che ci abbiano già accoltellato...
E cmq sia la logica vorrebbe che si provino gli scenari peggiori, altrimenti con la "scusa" della prevenzione nn si prova nulla...

Guarda, fondamentalmente credo che occorrerebbe sapere cosa si sta provando a fare, poi contestualizzarlo rispetto ad una situazione data.
Spesso per non dire sempre, non si capisce quello che si vuole allenare e si genera confusione, cosi che nelle discipline che si occupano di difesa personale si finisce per fare più casino che nelle AMT.

Se si propone la situazione da bar dove da una distanza X (es. 2 metri), avviene un attacco Y (es. coltellata) organizzato in un modo Z (es. prima prendo il bavero e poi controllando l’aggredito lo accoltello da destra a sinistra al fianco), non vedo come poter accettare che io affronti l’avversario a gambe larghe davanti a lui frontalmente, non faccia alcun tentativo di evitare la presa al bavero (che per quanto ne so è un attacco che non so se è una presa o cosa sia e non posso rischiare che sia né questo né quello).

Per dirla in un altro modo, posso accettare che l’individuo che mi vuole fare del male, possa fare scelte sbagliate strategicamente, anzi, questo è quasi un presupposto affinché io abbia qualche possibilità, ma non posso impostare la mia difesa partendo dall’allenarmi da posizioni e comportamenti che reputo assurdi, per poi difendermi in modo corretto da lì in avanti, perché questa difesa sarà sempre scorretta e mi abituerà a comportamenti scorretti.

Nel caso del video, il comportamento che appare corretto, è di approfittare dell’errore dell’aggressore che invece di aggredire con l’arma tagliente (mentre per l’aggredito può essere un attacco armato), attacca mettendo un braccio (e l’intenzione di prendere) a disposizione del difendente.

Le occasioni vanno colte al volo, non s’insegna a sbagliare, per dimostrare poi un qualche principio applicativo alquanto arzigogolato.

Ti ringrazio comunque per le risposte.

Ragionando a 360° a livello spaziale cmq nn è necessariamente un nostro errore il fatto di poter finire abbrancati più o meno bene.

Ragionando a 360° a livello spaziale cmq nn è necessariamente un nostro errore il fatto di poter finire abbrancati più o meno bene.

Per me, se ti fai prendere l'attacco è già andato parzialmente a segno. Basta pensare che al posto di prenderti ti colpisca.
Nel campo del visibile è più facile non farsi prendere, da tergo la presa consolidata è "concettualmente" un errore da parte di chi si difende, ma non è sempre possibile reagire quando si viene "toccati" da tergo, perché rischiamo di offendere chi ci urta per sbaglio o semplicemente si muove vicino a noi.

Mi ripeto nel dire che ciò che si fa va contestualizzato. Se mi muovo su un marciapiede e qualcuno mi mette una mano sulla spalla devo reagire prima che da lì possa tirarmi indietro, anche solo girando su me stesso per esempio.

Se qualcuno che avverto come aggressore viene a prendermi al bavero o ad un polso, non aspetto certo che mi prenda per reagire.
Sto sempre parlando di allenamento a situazioni contestualizzate, ciò che farei nella realtà lo sa solo il creatore del big bang.

Sicuramente...ma trattasi sempre di provare a reagire...