Questo topic nasce da una (amara) riflessione fatta nel topic del Thai che mena uno “streetfighter”
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=14034.0Un considerazione "vaga" ma spero pertinente:
questo 3D mi fa rendere conto che l'affermazione "da quando c'è interret/youtube/informazione accessibile a tutti i falsi miti sul combattimento sono tutti sfatati." non è affatto vera.
Si discute ancora (anche se in maniera più equilibrata che in altri lidi) delle differenza tra la strada e il ring, se l'arbitro c'è oppure no ecc ecc..
Direi che nulla è cambiato..
Ciò che sfugge ai più è che quando si parla di metodo di allenamento SDC non si intendono talune tecniche a sfavore di altre (quello semmai è un regolamento) ma di un concetto diverso (io lo reputo necessario, il perchè lo esplico più avanti) per arrivare al medesimo risultato.
E sì, perché entrambe hanno il medesimo scopo.
E a quale risultato vogliono arrivare AM e SDC? :
Mettere a nanna l’avversario con il minimo sforzo.
Che almeno questo sia chiaro, perché se ancora qui c’è chi crede che negli SDC ti metti a zompettare attorno all’avversario giusto per prendere tempo mentre nella AM vale “one shoot, one kill” non andiamo molto lontano.
Lo metto in chiaro: (anche)
chi pratica SDC sogna di schivare il primo colpo e BUM, avversario KO.
Proprio come nelle tecniche “mortali” che allena chi fa AM.
Perché allora, a parità di obbiettivo, il metodo è diverso?
Questa domanda me la sono dovuta porre anni fa e, al solito, non mi bastava un semplice “uno è meglio dell’altro”.
La risposta che mi sono dato è questa :
la (cosiddetta) modalità SDC nasce nel momento in cui, allenata una tecnica in modalità “one shoot, one kill” tipica delle AM, ti accorgi che qualcosa va storto. E soprattutto dal fatto che “qualcosa va storto” nel 99% dei casi. Ecco che a quel punto è necessario allenarsi in modalità SDC.
Sì, è così: per il 99% dei casi in un combattimento, occorre allenarsi in modalità SDC.
Provo con degli esempi per spiegarmi meglio:
L’allenamento tipo “
l’aggressore mi da un pugno, io paro/controllo e gli do un colpo alla gola” tipico delle AM non è diverso dall’allenamento “
schivo un jab e rientro di gancio dx al mento, così l’avversario va KO” tipico degli SDC.
E allora perchè tutto è così diverso?
Perché chi si allena in modalità SDC inizia a mettere in conto(e a ragion veduta) che chi sta di fronte a suo volta schiverà, che il colpo non per forza centrerà il mento dell’avversario, che magari si è sbagliato il lato su cui uscire e non si può tirare il gancio a bersaglio,che l’avversario in realtà ha solo fintato, e tante altre infinite variabili.
Ed ecco la
NECESSITA’ di imparare a spostarsi rapidamente fuori dal raggio di azione avversario con un corretto footwork (altro che zompettare per prendere tempo), di provare a nostra volta a fintare fino a trovare il momento giusto per tentare un attacco, di essere condizionati perché tanto qualche colpo arriverà e infine (e non meno importante) di avere fiato perché anche se sognavo di fare
"one shoot one kill" finirò per andare avanti per tot riprese di svariati minuti..
Almeno questo è chiaro?
E’ chiaro che chi pratica in modalità SDC non fa fiato perchè DEVE fare tot round ma perché sa bene che molto probabilmente l’avversario non andrà giù al primo colpo e quindi si trova in qualche modo costretto a combattere per tot minuti?
A chi non piacerebbe finire un incontro in pochi secondi senza prendersi neanche un colpo?
Davvero c'è chi crede che questa idea la hanno solo i praticanti di AM mentre chi fa SDC si diverte a prendere botte per tot minuti?
Davvero pensate che se uno dei due contendenti in un incontro di SDC non va giù nei primi secondi è perchè il regolamento impone di andare avanti per forza per tot riprese?
Ci rendiamo conto che questa idea è assurda?
Certo, potrebbe anche capitare di finire un incontro nei primi 5 secondi.
Uno ci spera, si allena a quello, spera di demolire l’avversario al primo colpo.
Ma l'evidenza dei fatti, il metodo sperimentale, pone davanti agli occhi di tutti una altra realtà: in una grande percentuale dei casi, si ha davanti una persona di pari esperienza, e l'applicazione idillica studiata avrà bisogno di tante altre accortezze (ovvero tutto il metodo di allenamento tipico degli SDC) per venire fuori.
Conclusione : il metodo di allenamento degli SDC è il mezzo utile a giungere allo scopo delle AM.
Eppure, da sempre e ancora oggi sono visti in contrasto.
Mi chiedo come sia possibile.