Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.

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Offline Barvo Iommi

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #150 on: November 28, 2012, 19:43:26 pm »
0
riformulo la domanda provocatoria:

Ho 2 sessioni di allenamento a disposizione.
Ho un miglior risultato a fare 2 sessioni identiche di pao a sfinimento oppure 1 sessione di pao a sfinimento ed una sessione di cardio morte distruzione con sovraccarichi di varia natura circuit training boot camp etc?
settimanalmente, meglio la prima.

dimenticavo: ciò non toglie che le conoscenze più o meno specifiche di cui parla il 3d non si debbano applicare anche alla parte "tecnica"
« Last Edit: November 28, 2012, 19:45:56 pm by Iommi ravvicinato del terzo tipo »

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Offline tatamitris

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #151 on: November 28, 2012, 20:04:37 pm »
-7
http://www.scienzaesport.com/SdS/021/021.htm

Come puoi vedere si parla di forza isometrica (non solo qui a dire il vero...bastava mettere il termine su qualsiasi motore di ricerca per evitare figure)

Ad ogni modo ti richiedo: come alleneresti un centometrista? Facendogli fare scatti tutto il giorno?
Leggi bene ... E' la contrazione ad essere isometrica non la forza.
la forza è forza e basta, punto. Quando si legge bisogna anche riflettere.

... Ma allora ci fai ... l'ho capito, perciò rispondo a tono:
io gli farei fare questo:

http://www.actionmagazine.it/Notizia/ecco-come-si-allena-usain-bolt.aspx

Un frammezzo dove si scorge la parola a molti sconosciuta di "preparatore atletici".

Oppure questo:

Videoguida al perfetto allenamento: POTENZIAMENTO PER LA CORSA - Tuttoperilfitness.it

Poi aspetterei che arrivasse qualcuno che mi dica che sono sbagliati oppure che uno va bene e l'altro no in base agli studi sulla biomeccanica ecc. che io non conosco, ma che lui riesce ad applicare alla perfezione.

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Offline xjej

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #152 on: November 28, 2012, 20:23:04 pm »
+3
Io sono senza parole.. stiamo parlando di un argomento che è come un alfabeto e per te si riduce alla lettera d.
Stiamo parlando di un argomento un attimino vasto, tu non puoi risolverlo alle due nozioni base che hai e alle quali cerchi conferma su internet.
Tantopiù quando sono cose che  si riferiscono evidentemente ad un pubblico non preparato con l' intento di fare divulgazione per dummies.

Per inciso, si può sapere dove vuoi parare?
Passi che hai delle posizioni che spaziano dall' antiquato all' ottuso, ma la funzione di queste posizioni qual'è ?
Perchè s'è abbondantemente spiegato che la prestazione atletica relativa all' attività è aumentata abbondantemente anche solo negli ultimi trent'anni, figurarsi al secolo.
S'è pure spiegato che differente disciplina implica differente lavoro e differenti necessità.
Ergo ?
« Last Edit: November 28, 2012, 20:29:05 pm by Xjej »
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Offline Moai

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #153 on: November 28, 2012, 20:24:56 pm »
0
Testina leggi qui (preso dal link che ti ho messo e chiaramente non hai letto)



Abstract: I valori di forza isometrica vengono spesso assunti, sia come indici di base nella parametrizzazione dell’allenamento, sia come fattori predittivi della performance dinamica, classicamente gli aspetti della contrazione isometrica maggiormente indagati sono la Massima Forza Isometrica (MIF) ed il Rateo di Sviluppo della Forza Isometrica (RDF).


Poi giuro che non ti rispondo più perché sei davvero noioso ... Peccato perché da quando non intervenivi più la discussione si stava facendo interessante ...

Ancora devo capire cosa vuoi dimostrare ...
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Offline nicola

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #154 on: November 28, 2012, 23:06:53 pm »
+1
riformulo la domanda provocatoria:

Ho 2 sessioni di allenamento a disposizione.
Ho un miglior risultato a fare 2 sessioni identiche di pao a sfinimento oppure 1 sessione di pao a sfinimento ed una sessione di cardio morte distruzione con sovraccarichi di varia natura circuit training boot camp etc?

dipende.
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Offline The Spartan

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #155 on: November 29, 2012, 10:01:32 am »
0
Quoto.
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Offline Clode

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #156 on: November 29, 2012, 10:43:47 am »
0
Quindi possiamo dire che la discussione è morta...

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Offline Bingo Bongo

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #157 on: November 29, 2012, 10:48:51 am »
0
Vero che dipende. Come più o meno tutte le soluzioni che devono tener conto di variabili che potrebbero cambiare la soluzione stessa. Dal punto di vista pratico.
Dal punto di vista teorico, ma per la maggior parte dei casi anche da quello pratico, però sono d'accordo con Clode e Iommi e punterei sulle 2 sessioni a sfinimento ai pao a meno che non si è già raggiunto il proprio limite fisiologico.
Tenendo presente che protocolli come il tabata possono tranquillamente essere applicati ai pao o ad altri esercizi tecnici direttamente collegati alla disciplina. Per esempio. Oppure che il potenziamento muscolare non può essere a prescindere e indipendente dalle caratteristiche dell'atleta e dalla disciplina praticata.
La domanda è: quando è il momento di lavorare sul contesto a contorno della disciplina? Vanno di pari passo? Quali proporzioni allenandosi 2 ore o allenandosi 200 la settimana?
Nella stessa NBA, parole di Gallinari, fanno pochissima palestra perché giocano talmente tanto che il tempo che hanno per allenarsi lo sfruttano per provare sul campo strategie e tattiche. Insomma facendo sparring.

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Offline The Spartan

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #158 on: November 29, 2012, 10:53:57 am »
0
Quindi possiamo dire che la discussione è morta...

Nel senso che vorresti ragione o spiegazioni ulteriori?
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Offline Paguro49

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #159 on: November 29, 2012, 11:10:47 am »
+1
riformulo la domanda provocatoria:

Ho 2 sessioni di allenamento a disposizione.
Ho un miglior risultato a fare 2 sessioni identiche di pao a sfinimento oppure 1 sessione di pao a sfinimento ed una sessione di cardio morte distruzione con sovraccarichi di varia natura circuit training boot camp etc?
A mio parere, posto che non siano sessioni da mezz'ora l'una, l'ideale è fare entrambe le cose in entrambe le sessioni.
Credo che, oltre una certa soglia temporale e di ripetizioni, di fatto si disperda solo energia, ossia fare X ripetizioni di qualcosa, può avere senso, ma oltre un certo punto nulla aggiunge, se non la stanchezza, la minor precisione e una maggior probabilità di contratture o peggio.

P.S.
L'esempio che ho fatto citando Giorgino (Petrosyan) è proprio per non citare cose differenti, quando un Tai è sul ring con lui fanno la stessa cosa ;)
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Offline Dipper

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #160 on: November 29, 2012, 11:47:34 am »
+2
A mio parere, posto che non siano sessioni da mezz'ora l'una, l'ideale è fare entrambe le cose in entrambe le sessioni.
Credo che, oltre una certa soglia temporale e di ripetizioni, di fatto si disperda solo energia, ossia fare X ripetizioni di qualcosa, può avere senso, ma oltre un certo punto nulla aggiunge, se non la stanchezza, la minor precisione e una maggior probabilità di contratture o peggio.
:thsit:

... o, peggio ancora, un deterioramento dello schema motorio e del gesto atletico.

La domanda è: quando è il momento di lavorare sul contesto a contorno della disciplina? Vanno di pari passo? Quali proporzioni allenandosi 2 ore o allenandosi 200 la settimana?
Compito del preparatore è valutare momento, condizioni, finalità e trovare la soluzione migliore, che non è una ricetta magica ma va costruita ad hoc. 2 ore sono niente ma anche in questo caso la PA va inserita.

La PA non è contorno ma antipasto e primo piatto :) Una buona PA ti permette di assimilare tecniche in modo più rapido e performante.

Soprattutto cardio e Tabata stanno alla PA come il martello sta alla cassetta degli attrezzi.
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Offline Shurei-Kan

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #161 on: November 29, 2012, 12:00:34 pm »
+1
Minchia quanto c'è da imparare qua... :om:

Confermo di essere analfabeta in materia, ma con occhi e mente aperti e tanta tanta fame di sapere.

Anch'io sono legato a vecchi schemi e metodi obsoleti e fatico a liberarmene  :nono:

Però confermo al 100% che ripetizioni all'infinito sono controproducenti e oltre un certo limite portano a interiorizzare e automatizzare un gesto tecnico scorretto, sporco, che va ad inficiare quanto di buono si è acquisito fino a quel punto limite dove la fatica e lo sforzo erano massimi ma la lucidità mentale permetteva ancora ripetizioni pulite.

Questa non è una teoria ma una constatazione tecnica verificata in più di un'occasione.

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Offline Moai

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #162 on: November 29, 2012, 12:10:11 pm »
+2
anch'io sono per il "dipende" :)

bravo Ryujin che ha centrato il punto...

la domanda "provocatoria" (che poi non lo è) è mal formulata...prima di arrivare a chiedersi meglio questo o quello dobbiamo chiederci: chi abbiamo davanti?

con chi abbiamo a che fare? quanti anni ha? quanto tempo può praticare? il suo livello di forma? quali carenze fisiche ha? è in sovrappeso? ecc

se non partiamo da qui tutto è buono e nulla lo è...

tenendo conto che 2 sessioni da 1 ora ciascuna è un livello talmente basso che nemmeno si può parlare di vero allenamento (nel senso di miglioramento e adattamento fisico a determinati stimoli)

e concordo con ryujin che la PA sta a monte e va di pari passo alla tecnica  :)
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Offline Bingo Bongo

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #163 on: November 29, 2012, 12:32:28 pm »
0
A mio parere, posto che non siano sessioni da mezz'ora l'una, l'ideale è fare entrambe le cose in entrambe le sessioni.
Credo che, oltre una certa soglia temporale e di ripetizioni, di fatto si disperda solo energia, ossia fare X ripetizioni di qualcosa, può avere senso, ma oltre un certo punto nulla aggiunge, se non la stanchezza, la minor precisione e una maggior probabilità di contratture o peggio.
:thsit:

... o, peggio ancora, un deterioramento dello schema motorio e del gesto atletico.

La domanda è: quando è il momento di lavorare sul contesto a contorno della disciplina? Vanno di pari passo? Quali proporzioni allenandosi 2 ore o allenandosi 200 la settimana?
Compito del preparatore è valutare momento, condizioni, finalità e trovare la soluzione migliore, che non è una ricetta magica ma va costruita ad hoc. 2 ore sono niente ma anche in questo caso la PA va inserita.

La PA non è contorno ma antipasto e primo piatto :) Una buona PA ti permette di assimilare tecniche in modo più rapido e performante.

Soprattutto cardio e Tabata stanno alla PA come il martello sta alla cassetta degli attrezzi.
Allora sul primo punto credo che un combattente deve essere un pò centometrista e un pò maratoneta.
Se prendessimo come dato di fatto che molti dei movimenti implementati nelle AMT derivavamo da quelli di uso comune, dal remare al battere il riso ecc..., allora quei movimenti venivano eseguiti tutta la giornata. Questo è il professionismo. Vale per l'informatico (al quale può infiammarsi il tunnel carpale) al boscaiolo, al pugile, ecc...
Se un movimento è corretto farlo 1000 dovrebbe fare solo che bene. Almeno io di solito mi sento bene :)
E' l'abitudine, è l'allenamento che deve dare carburante a sufficienza per non deteriorare il gesto atletico. Ma può anche succedere, e credo che sia successo a tutti, che nel momento di grande affaticamento è si venuta meno la prestazione atletica, ma non il gesto atletico che ha forse trovato in quel momento la sua biomeccanica migliore, la più economica, la più supportata da tutto il corpo.
La stanchezza non ha solo una valenza negativa ai fini della preparazione. IMHO.

Sul secondo punto sono assolutamente d'accordo per il tabata e il cardio. Non è che io creda che la PA possa essere un piatto del quale si possa fare a meno.
Credo però che dopo un buon riscaldamento molte qualità funzionali alla disciplina possano essere allenate attraverso il gesto tecnico, la sua applicazione, la sua ripetizione e allenare la PA per correggere eventuali carenze o per migliorare il gesto dal punto di vista prestazionale. Per me la qualità biomeccanica del gesto tecnico certamente può migliorare al migliorare delle componenti fisiologiche utili all'esecuzione di quel gesto, ma non si può fare a meno di dedicare, sopratutto in tempi limitati, la maggior parte dell'allenamento all'esecuzione del gesto tecnico stesso il cui risultato è qualcosa di più della somma anatomica e meccanica delle sue componenti.

Comunque penso che alla fine più o meno siamo tutti d'accordo, semplicemente ognuno mette l'accento su un aspetto piuttosto che l'altro o vede la cosa da una prospettiva differente. Insomma dovremmo valutare tanti fattori.
Visto però che tu ryujin, e anche altri, ne sapete più di me di PA sono per lo spin-off in modo che magari può venire fuori qualche tabella con rapporti PA/PT in relazione al tempo da dedicare alla pratica :)

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Offline The Spartan

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Re:Insegnamento/Pratica e nozioni della materia.
« Reply #164 on: November 29, 2012, 12:41:21 pm »
+2
Vi faccio un esempio concreto...
Avete presente la classica posizione da combattimento in cui, alla grezza, si sta più o meno sulle punte e andando avanti si spinge coi muscoli del polpaccio?
Ecco, a me capita gentre che nn riesce a tenere 10 secondi la posizione in contrazione, 10 secondi...ciò si traduce in gente che dopo 30-40 secondi di lavoro "cede" compromettendo il lavoro tecnico...secondo voi cambia qualcosa se lo ammazzo di quel lavoro?Imho la strada più saggia, nella situazione di chi nn si allena con altro e forse nn avrebbe manco la testa, è fare in modo di dedicare del tempo a rinforzarlo con lavoro ad hoc... :pla:
E con lavoro ad hoc si torna al punto di partenza...
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