A mio parere, posto che non siano sessioni da mezz'ora l'una, l'ideale è fare entrambe le cose in entrambe le sessioni.
Credo che, oltre una certa soglia temporale e di ripetizioni, di fatto si disperda solo energia, ossia fare X ripetizioni di qualcosa, può avere senso, ma oltre un certo punto nulla aggiunge, se non la stanchezza, la minor precisione e una maggior probabilità di contratture o peggio.
Sì
... o, peggio ancora, un deterioramento dello schema motorio e del gesto atletico.
La domanda è: quando è il momento di lavorare sul contesto a contorno della disciplina? Vanno di pari passo? Quali proporzioni allenandosi 2 ore o allenandosi 200 la settimana?
Compito del preparatore è valutare momento, condizioni, finalità e trovare la soluzione migliore, che non è una ricetta magica ma va costruita ad hoc. 2 ore sono niente ma anche in questo caso la PA va inserita.
La PA non è contorno ma antipasto e primo piatto Una buona PA ti permette di assimilare tecniche in modo più rapido e performante.
Soprattutto cardio e Tabata stanno alla PA come il martello sta alla cassetta degli attrezzi.
Allora sul primo punto credo che un combattente deve essere un pò centometrista e un pò maratoneta.
Se prendessimo come dato di fatto che molti dei movimenti implementati nelle AMT derivavamo da quelli di uso comune, dal remare al battere il riso ecc..., allora quei movimenti venivano eseguiti tutta la giornata. Questo è il professionismo. Vale per l'informatico (al quale può infiammarsi il tunnel carpale) al boscaiolo, al pugile, ecc...
Se un movimento è corretto farlo 1000 dovrebbe fare solo che bene. Almeno io di solito mi sento bene
E' l'abitudine, è l'allenamento che deve dare carburante a sufficienza per non deteriorare il gesto atletico. Ma può anche succedere, e credo che sia successo a tutti, che nel momento di grande affaticamento è si venuta meno la prestazione atletica, ma non il gesto atletico che ha forse trovato in quel momento la sua biomeccanica migliore, la più economica, la più supportata da tutto il corpo.
La stanchezza non ha solo una valenza negativa ai fini della preparazione. IMHO.
Sul secondo punto sono assolutamente d'accordo per il tabata e il cardio. Non è che io creda che la PA possa essere un piatto del quale si possa fare a meno.
Credo però che dopo un buon riscaldamento molte qualità funzionali alla disciplina possano essere allenate attraverso il gesto tecnico, la sua applicazione, la sua ripetizione e allenare la PA per correggere eventuali carenze o per migliorare il gesto dal punto di vista prestazionale. Per me la qualità biomeccanica del gesto tecnico certamente può migliorare al migliorare delle componenti fisiologiche utili all'esecuzione di quel gesto, ma non si può fare a meno di dedicare, sopratutto in tempi limitati, la maggior parte dell'allenamento all'esecuzione del gesto tecnico stesso il cui risultato è qualcosa di più della somma anatomica e meccanica delle sue componenti.
Comunque penso che alla fine più o meno siamo tutti d'accordo, semplicemente ognuno mette l'accento su un aspetto piuttosto che l'altro o vede la cosa da una prospettiva differente. Insomma dovremmo valutare tanti fattori.
Visto però che tu ryujin, e anche altri, ne sapete più di me di PA sono per lo spin-off in modo che magari può venire fuori qualche tabella con rapporti PA/PT in relazione al tempo da dedicare alla pratica