mah, la letteratura militare latina oltre che precisa e' spesso pomposa e mira ad esaltare fatti e personaggi amplificandone l'importanza, visto anche il mito della lupa e Romolo&Remo se ci fossero stati dei cani "eroici" ci avrebbero scritto su' un poema o quantomeno si sarebbe tramandato il nome del pugnace canino, credo.
Non so, forse si potrebbe essere un minimo posibilisti
in fondo quel che ci è stato tramandato di scritto non può essere considerato un qualcosa di organico e completo, presenta numerosi vuoti, anche piuttosto importanti
ad esempio, tutti sappiamo dell'importanza dei giochi gladiatori per il mondo romano, eppure rispetto all'immenso peso che avevano sulla società le testimonianze e le descrizioni accurate sono relativamente poche
oppure sappiamo di quanto siano stati "ingombranti" le presenze dei popoli germanici sui confini dello stato romano, eppure molti manoscritti su questi popoli sono andati perduti e le uniche fonti ricche di dettagli su di loro si limitano a Giulio Cesare e Tacito, il resto è poca roba
In ogni caso pare che esista il resoconto di cani usati in modo strettamente bellico dall'esercito dell'Urbe contro bande di ribelli in Sardegna
può darsi anche che non desse molto lustro ai generali illustrare che tante vittorie dipendessero dal sacrificio canino piuttosto che dallo spirito di corpo che animava le legioni
restano supposizioni, Crux, tanto per dire che non si può esser certi di tutto
e giusto per dare un colpo al cerchio e uno alla botte si potrebbe appoggiare il tuo ragionamento prendendo in esame un problema accessorio: nutrire in maniera adeguata schiere di molossi da sessanta chili ogni giorno per tutta la durata di una campagna militare
problema forse superabile, ma forse anche no