Non sono né particolarmente patriottico né attaccato ad eventuali tradizioni e non mi turbano minimamente quelle altrui anche quando fatico (spesso) a comprenderle.
Per le bandiere o gli scudetti della nazione di origine della disciplina, nel caso si volessero usare, preferirei comunque fossero sempre affiancate da quelle del Paese ospitante.
Per l'abbigliamento sociale onestamente io ho sempre usato eventuali divise all'occidentale (tute e t-shirts) e non ho neppure mai comprato alcun tipo di gi né per il karate nella mia breve esperienza da ragazzino, né per il taiji quan né per le am filippine. Posso comprendere giusto l'uso dei gi nel bjj e nel judo o della “giacca” del sambo per finalità meramente pratiche legate alla disciplina.
Sulle foto dei fondatori, tranne casi molto sporadici (leggasi quando l'insegnante è parente ed erede marziale o almeno allievo in linea diretta), ne comprendo poco il senso. Spesso questa consuetudine mi sembra quasi una forzatura e un po' pacchiano l'attaccamento a simboli e tradizioni che di fatto non sono neppure le proprie. Mi appare come un tentativo di scimmiottare qualcun altro per “farsi belli”.
Ricordo per esempio l'impressione ridicola che mi aveva fatto qualche anno fa un insegnante di am giapponesi che aveva fatto la sua entrata “trionfale” durante un seminario nella sua (o meglio dell'EPS di cui è dirigente ) bellissima palestra, tappezzata tra l'altro di foto d'annata: a lezione quasi finita (stendo un velo pietoso sulla sua giustificazione per le ore di ritardo), con il suo lindo gi e una cintura “da cerimonia” con le scritte in giapponese, con i suoi dan bene in vista, fa la sua entrata "trionfale" manifestando che anche nella sua scuola avevano lo stesso repertorio argomento della giornata, salvo dimostrare poco dopo in pratica di non averne la minima idea né le basi sull'oggetto della lezione.
Nelle palestre frequentate regolarmente negli anni c'era (non ho fatto caso se c'è ancora dopo i lavori estivi apportati) solo una foto di Kano nella sala dove sto ancora praticando in questo periodo. L'unica interazione che ho avuto è che notandola ho chiesto scherzosamente ai compagni se era la foto per ricordare il nonno di qualche presente.
Non mi ha dato alcun fastidio anche se in sincerità avrei preferito egoisticamente che lo spazio disponibile sulle pareti fosse stato sfruttato diversamente come priorità, magari per appendere qualche attrezzatura/sacco in più nella sala.