secondo me si sta facendo un sacco di confusione:
- se un kyusho è un punto che, colpito, genera un handicap a seguito di una reazione nervosa, allora alcuni esempi fatti finora (come lo stomaco che sanguina a seguito di un colpo violento) non c'entrano niente, perché non è il sistema nervoso a provocare l'handicap, ma il colpo stesso che danneggia il bersaglio colpito
- se invece si intende per kyusho un qualunque punto che, colpito in modo adeguato, debilita chi subisce il colpo.. allora stiamo parlando dell'aria fritta, perché qualunque punto del corpo umano, se colpito in un certo modo e con forza sufficiente, si sfascia
se invece si vuol parlare genericamente di punti che colpiti con una stessa forza possono provocare danni maggiori degli altri, allora ha senso farsi anche due conti sulla possibilità di sfruttare questo fatto, e dal momento che un confronto fisico è notoriamente qualcosa di caotico, si finisce per prendere in considerazione i bersagli classici rintracciabili nel bagaglio della maggior parte degli sdc, più pochi altri che magari nel passaggio alla sportivizzazione sono stati banditi o sono passati in secondo piano a causa dei regolamenti (mi viene in mente un esempio illustratomi da Name a pisa in occasione di Porgi l'altra guancia: un punto della schiena che, colpito con un gomito, fa sì che l'altro offra la testa per uno strangolamento)