Io credo che questa tendenza all'individuo aggressivo, tosto, per nulla remissivo o accomodante/gentile stia prendendo da qualche anno a questa parte anche la figura della donna.
O meglio, la donna sta acquisendo gli elementi negativi che hanno contraddistinto da sempre l'uomo, soprattutto nel lavoro. Non è infatti un caso che sempre di più le donne soffrono di patologie che prima erano solo appannaggio dell'uomo.
E stiamo parlando ancora di lavoro io sarei più interessata all'ambiente esterno, che sicuramente è influenzato dal lavoro, ma allora si tratta di riuscire a dare un ordine di importanza e priorità.
Io sono interessato a tutta la vita, ma siccome, ti ripeto, a meno di una certa dose di fortuna, al lavoro ci passi dal 60% all'80% del tuo tempo, finisce che quel tempo è quello che condiziona molta parte della tua vita, senza contare che perlopiù finisce per essere il lavoro a condizionare la restante parte della tua vita (per una questione di quantità di tempo dedicato) e non il contrario.
Poi si può parlare del come uno dovrebbe condizionare l'altro, ma di nuovo siamo OT.
Se poi vogliamo vedere se un certo approccio alla vita che si vede nel lavoro viene portata al di fuori di esso o no, beh personalmente le persone che conducono una vita lavorativa aggressiva, spregiudicata e approfittatoria nei confronti altrui poi sono soliti conservare il medesimo atteggiamento anche quando vanno dal parrucchiere o in un bar.