La conclusione è che a meno che il difendente sia un cretino e l’attaccante un deficiente incapace, studiare un qualunque movimento da quella posizione è inutile.
Un pò drastica come scelta cioè la scelta di non studiare nessuna contromisura.
Nel professionismo in quella posizione, a volte, ci arrivano (per chi fa la ghigliottina) e a, a volte, si liberano (per chi la subisce). Quindi è da escludere con non la studino. Anzi proprio perché è difficile venirne fuori che è una delle cose su cui si allenano maggiormente, quindi ritengo difficile che non vada studiata. In un senso e nell'altro.
Forse è proprio laddove le prestazioni sono ad alti livelli e gli atleti si equivalgono e ogni sbavatura viene sfruttata a proprio vantaggio che è opportuno approfondire determinati contesti situazionali.
Viceversa se mi alleno io a liberarmi da una ghigliottina per poi fare la lotta con bas è chiaro che forse è meglio se mi alleno a correre. Ma la ghigliottina in questo casa sarebbe in coda a tutta una serie di altri spiacevoli accadimenti dai quali avrei comunque difficoltà a venire fuori intero.
In linea generale credo che sarebbe sempre e comunque opportuno fare qualunque tipo di esperienza fintanto che siamo in palestra.
Poi certamente decidere quanto dedicare ai calci acrobatici piuttosto che alle gomitate, i calci nelle palle, il grappling o altro dipende anche dai nostri obiettivi.
Stiamo parlando di difesa personale non di sport da combattimento.
Nelle MMA va benissimo studiare liberazioni da questa come da altre prese in difesa personale non ha senso.
Passo a chiarire le cose dal mio punto di vista.
Dire difendersi da un pugno o da una coltellata può generare confusione.
Ci si difende dal TENTATIVO di dare un pugno o una coltellata, non dalla coltellata, perché se aspetto che la coltellata vada a segno non mi sono difeso dalla coltellata.
Allo stesso modo ci si difende dal tentativo di presa e non dalla presa, perché quando siamo presi abbiamo già sbagliato la difesa.
Purtroppo questo fraintendimento viene proprio fuori a mio avviso dall'aver visto la lotta e il catch da un lato e la boxe dall'altro, come modello per gli attacchi all'inizio del secolo scorso, quando è arrivato il ju jitsu in Italia.
Ecco che ci si è inventati la difesa da "melone" "doppia elso" da davanti ai fianchi da sopra e da sotto le braccia ecc. Trattando i praticanti come scarsamente dotati di intelligenza e gli attaccanti come barbari ubriachi.
Io oggi come oggi mi rifiuto di studiare difesa da attacchi presi punto e a capo, per una questione di mentalità dovessero anche darmi il 12° dan, non me ne può fregare di meno.
Se qualcuno mi dice di difendermi da queste assurdità gli dico semplicemente "prova a prendermi e vediamo quel che succede (o meglio quello che TI succede)".
Qualcuno ha mai pensato perché nei kata di AM tradizionali ci sono le prese ai polsi o al bavero (consolidate o al contatto) e non c'è "melone"? Perché nel contesto nel quale ci si trovava ad operare bloccare le mani per un attimo significava impedire di prendere un'arma!
Il fatto che dopo una presa io non sia ancora danneggiato non mi autorizza a pensare che debba aspettare la presa per difendermi: primo perché potrei non riuscire più a difendermi e secondo perché non so che cosa vuol fare quello che mi attacca.
INOLTRE,
mi ricordo di quando in palestra si facevano le difese libere da attacchi liberi (ben inteso non affondati), quando chi attaccava faceva una presa doveva dirlo altrimenti si prendeva una difesa esattamente come se andasse a colpire, questo attesta il fatto che che si difende debba necessariamente cambiare atteggiamento per farsi fare una presa, cioè abbassare la guardia (tradotto vuol dire diventare scemo) aspettare la presa cavalleresca dell'amico e poi difendersi.
Basterebbe dire a tutti quelli che provano le prese in quel modo di "tirare" le prese consolidate senza soluzione di continuità e cioè non aspettando niente: presa melone a strizzare il collo, presa ghigliottina a stirare le cervicali, presa da dietro a sollevare e buttare contro un tavolo o un spigolo, presa ai co....ni con strizzatina ecc.
Si vedrebbe di colpo smettere di farsi fare le prese.
Perdonami, ma la questione Bas va vista da un altro punto di vista. Se uno come me si trova di fronte BAS e vuole ammazzarlo l'ultima cosa che prova a fare (no, l'ultima è il suicidio) è andare a fargli una ghigliottina, ma nell'eventualità che ciò succedesse, BAS mi ammazzerebbe ancora prima che io l'abbia toccato.
Con ruoli invertiti, se aspetto a difendermi che BAS mi abbia preso, posso rivolgere la mia attenzione a Dio, piuttosto che alla difesa che spiega BAS.