Ieri a mezzanotte hanno fatto su focus una trasmissione sui gladiatori e ho trovato questo testo che praticamente dice le stesse cose:
Grassotteli e non altissim, vegetariani e rispettosi delle regole.
Questo un primo ritratto dei combattenti che la scienza tratteggia a partire dalle loro stesse ossa.
La dieta, gli allenamenti, i combattimenti di 67 gladiatori sono stati infatti ricostruiti grazie ai loro resti, scoperti dagli archeologi dell’università di Vienna nel 1993 ad Efeso, sulla costa egea della Turchia.
Dal 2003 ad oggi quelle ossa sono state studiate con metodi di polizia scientifica da un equipe di paleopatologi dell’universita’ austriaca comprendente: Karl Großschmidt dell’universita’ di Vienna e Fabian Kanz dell’istituto archeologico austriaco.
Mediamente vivevano 20-35 anni (in maggioranza 30) in linea con l’aspettativa di vita dell’epoca ed erano alti 168 cm circa.
Gli studi hanno evidenziato deformazioni provocate dai combattimenti e dagli allenamenti.
Questi ultimi provocavano un eccezionale sviluppo di tendini e muscoli, testimoniato dall’ingrossamento delle ossa e delle articolazioni. Infine anche la densita del tessuto osseo era superiore al normale, probabilmente a causa dell’alimentazione.
Proprio la dieta ha riservato le maggiori sorprese:
Analizzando i componenti delle ossa gli scienziati hanno rilevato la presenza di alte percentuali di stronzio (elemento presente nelle proteine vegetali fornite dai legumi, nel latte e nei cereali) e basse di zinco (presente nelle proteine animali).
Le percentuali di stronzio contenuta nelle ossa era doppia rispetto alla popolazione normale che viveva allora nei pressi di Efeso, ciò significa che i gladiatori erano pressochè vegetariani.
Mangiavano meglio della povera gente ma non erano carnivori come si ci aspetterebbe da uno sportivo.
“ I romani in qualche maniera avevano scoperto da soli che certi alimenti erano migliori di altri soprattutto per le ossa, li rinforzavano e li facevano guarire piu’ rapidamente” sottolinea GroBschmidt.
Non a caso i gladiatori erano soprannominai “hordearii” cioe’ “mangiatori d’orzo”.
Il loro piatto forte era la “sagina”, una zuppa d’orzo con legumi, bagnata con vino acetato.
I gladiatori di Efeso avevano dei livelli di calcio elevati; “integravano” la loro dieta con birra d’orzo (altro che Redbull) miscelata a cenere d’osso e legno carbonizzato (questo rinforzava le ossa, ma aumentava la carie).
Secondo il celebre medico greco Galeno (129-216 d.C.) “padre della medicina antica” e curatore anche dei gladiatori, questa dieta era fortemente ingrassante.
In realtà i gladiatori avevano necessità di accrescere il loro grasso in quanto proteggeva le ossa, muscoli e tendini e rendeva difficile raggiungere gli organi vitali, permettendo incontri più lunghi e spettacolari grazie al sanguinamento delle ferite superficiali.
Siccome un gladiatore era un bene prezioso per allenatori e finanziatori degli spettacoli (munera), chi usciva vivo riceveva particolari attenzioni mediche.
Lo provano la Tac e le analisi delle ossa, che mostrano ferite e fratture ben curate e guarite, tracce di interventi chirurgici e amputazioni.
In realtà i duelli non erano risse guidate dalla forza bruta come si e’ pensato in passato: i colpi erano dati secondo delle regole precise e in genere rispettate (sono rare le tracce di colpi alle spalle).
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Aggiungo che in base al sovrano del tempo oltre il 90% dei gladiatori sopravviveva. Da un certo punto di vista erano un pò come i calciatori di oggi. Ricchi e puttanieri.
Con la differenza però che hanno trovato più di un cranio sfondato dal tridente o dalla daga.
Riguardo la dieta anch'io pensavo si ammazzassero di bistecche e anche se questa dieta vegetariana, grasso a parte, evidentemente permetteva loro di combattere prima di partire a capofitto a mangiare solo orzo e fagiolo consiglio di informarsi anche sugli gli effetti collaterali perché ce ne sono.