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di Ariza ne parlavo qualche giorno fa con un amico. E si concordava su questo.

E' quello che ha portato Pacquiao al livello di forma fisica che aveva nel periodo di massimo splendore (contro Cotto, DLH e Margarito, per intenderci). E come lui anche molti altri, che sicuramente sotto di lui si sono poi presentati sul ring molto migliorati. Però dev'essere anche uno caratterialmente difficile, che mal sopporta l'essere tenuto in disparte o in considerazione marginale.

So una serie di cose ed episodi di lui che comunque mi fanno propendere per pensare che sia uno che non accetta mezze misure o compromessi, mentre sappiamo bene com'è il mondo del professionismo.

Inoltre ci sono una serie di situazioni che so per certo non sono state facili, e non si sono concluse per il meglio.
In queste il motivo è sempre il solito: sottovalutazione da parte di tecnico ed entourage dell'importanza di una preparazione atletica di livello elevato, oppure classico "ma cosa ci vuole a preparare fisicamente un atleta".
E' successo a Khan, che nelle mani del suo entourage (gruppo di tamarri indiani) si è ridotto così male che meno di 2 mesi prima di salire sul ring non riusciva nemmeno a reggere 5 riprese, e quando se ne accorse Roach chiamò di corsa Ariza che però ci fece poco, comprensibilmente.

So anche che l'inizio dei litigi tra Roach e Ariza è stato perché Ariza si è permesso di metter bocca nell'allenamento tecnico, dicendo che secondo lui stavano lavorando troppo sulla fase di attacco e poco sulla difesa. E difatti sia Khan che Pacquiao in quel periodo persero entrambi per falle nel loro sistema difensivo (Khan addirittura è andato da Hunter per curare proprio questo aspetto). Naturalmente immaginiamo come possa averla presa Roach a sentirsi redarguire proprio sulla sua materia.

Sembra incredibile ma mi diceva Teri che ci sono ancora molti professionisti del pugilato che considerano alimentazione e preparazione atletica come argomenti di minore importanza, oppure trattati sempre al solito modo (fare fiato, tanto corpo libero, un po' di sovraccarichi a caso, regime alimentare ancora basato su vecchi concetti).
Dentro a queste pseudo-metodiche ci finisce anche il discorso relativo al recupero post-allenamento.

Vedendo da vicino alcune piccole realtà locali (ma non messe male a livello di ranking internazionale) non fatico a credere che le cose stiano proprio così.

E inizio a pensare che molti trainer, anche famosi, abbiano avuto molto culo. Sempre guardando a livello locale vedo un talento affermato, 4-5 sprecati e un buon numero di persone atleticamente valide disperse per i motivi più vari, tra cui anche quelli elencati da te. Non tutti possono essere Nacho Beristein, ma se in vent'anni tiri sù un ottimo dilettante e il resto è il deserto più totale, forse qualcosa non va!

Il pugilato ha ancora una dimensione che io chiamo "artigianale", nonostante i soldi che girano in alcuni casi. 

esattto.

Tu pensa anche solo Mayweather-Maidana I.

Hai visto le riprese ia via che procedeva l'allenamento? Maidana partito con una forma fisica e una percentuale di grasso imbarazzanti, arrivato comunque in buona forma all'incontro, ma fisicamente diciamo "appannato". Però nelle riprese ufficiali ti fanno credere, con quel tipo di montaggio e fanta-storia, che lui faccia sarifici immondi, mentre Mayweather va in giro a godersela sbattendosene dell'allenamento. Dall'altra parte si vede MAy fare sempre i soliti esercizi per impressionare il pubblico, ma se lo guardi vedi un fisico da subito reattivo, asciutto, potente...
C'è qualcosa che non torna: cioè che ci fanno vedere quel che vogliono. Mayweather è quello che è mica solo per genetica, ma anche per un livello sicuramente pazzesco di preparazione atletica.

Mayweather è praticamente SEMPRE in forma, per quanto All Access mostri che mangia roba del Mc durante la lezione di yoga. E a quarant'anni non hai la pancia piatta per caso o per "genetica" se fai bagordi in strip club o scorpacciate di junk food! (v. Broner).

C'è il pugilato, quello che è, quello che crede di essere e la retorica del pugilato. E spesso a cadere vittima di quest'ultima è proprio il mondo del pugilato che continua a vedersi e a vendersi per quello che non è e non è mai stato, con un atteggiamento caparbiamente e lapalissianamente controfattuale.

E' uno sport che non si è mai considerato uno sport, non si è mai promosso come tale e non è mai riuscito a svincolarsi da una certa dimensione da "fiera di paese", caratterizzata da persone "a grana grossa", spettacolarità a volte a buon mercato, storie meschine scritte in caratteri grossi e con toni grotteschi e tanta umanità, perfino troppa! (= $$$$$).

Da un punto di vista antropologico mi affascina, come sport mi fa sempre più schifo, pur essendo nella sua essenza più pura uno sport bellissimo.

Boh, non so quasi più cosa pensare... 

Dopo il pugno fantasma, il morso fantasma! 

non dire niente, non ho ancora visto niente.

Video arcinoto, ma fa sempre piacere rivederlo!

https://www.youtube.com/watch?v=C187XVrOuFo

Probabile Fight of the Year 2014:

https://www.youtube.com/watch?v=JTSOtYWhtbo

Non è proprio il pugilato che preferisco, ma che guerra!

Finalmente un po' di vita da queste parti! Sull'affaire Ariza Robert Garcia è stato un gran signore nel non volerlo screditare in nessun modo, dicendo semplicemente che non riuscivano a mettersi d'accordo sui carichi di lavoro (Ariza credo volesse inserire delle giornate o mezze giornate di riposo completo dopo le sue sessioni, mentre Garcia non voleva rinunciare al lavoro tecnico). Sui risultati ottenuti da Pacquiao invece io resto dell'opinione che fosse bombato come un cavallo.

Mayweather - Maidana II:

...e più in generale sarebbe ora che i network cominciassero a spingere di più le facce nuove invece dei soliti noti che girano da 15 anni. E' pieno di talenti, se proprio devono fare un 24/7 o un All Access mi facessero vedere Danny Garcia o Leo Santa Cruz o Deontay Wilder...tanto la moglie di Pacquiao è brutta da far piangere i bambini e le auto di Mayweather  le abbiamo contate tutte tre volte.

povero... davvero... non devono essere stati bei momenti per lui, né nello spogliatoio, né ora.


Chi se la prende con lui significa che non ha comprensione.