Del lottare "per strada"

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Offline xjej

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Re:Del lottare "per strada"
« Reply #120 on: February 14, 2013, 20:19:00 pm »
+2
Finchè c'è l'altro tra te e il pavimento, puoi fare i buchi in terra..ricordate un contoi è takedown, un conto proiettare.
Anche di DL, un conto è portar a terra un conto è proiettare..

intendi dire che tu proietti e ci cadi sopra?
o che c'è differenza tra proiezione e trascinamento/atterramento?

Che un conto è trascinare qualcuno a terra e un altro è staccarlo da terra per poi riportarcelo.
siamo d'accordo che questo e questo ci sia differenza di effetto della proiezione ( e nel primo manca la parte ascentente in quanto la priorità è portar a terra e non proiettare) sopratutto se le trasliamo su un bel selciato ?
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Offline g.vesponi

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Re:Del lottare "per strada"
« Reply #121 on: February 15, 2013, 00:28:30 am »
0
...secondo me analizzando la cosa si potrebbe riassumere:
1-la cosa più importante è impedire al grappler di chiudere la distanza ,e ne consegue che:

-A la distanza si può chiudere senza avere prese ed entrando a cannone per un double o single leg
-B la distanza si può chiudere facendo le prese su giubbotto, camicia, maglietta e anche torso nudo fatte in modo anche da impedire all' avversario di usare le braccia per colpire(e qui entrano in gioco le ginocchiate ,testate,e le rotture delle prese).

a questo punto si apre la discussione "anti-grappling", ovvere riuscire a mantenere costantemente una distanza SICURA dalla "distanza d'attacco"dell'aggressore/grappler.
Una volta che il grappler riesce a chiudere la distanza o fiondando a cannone un double/single leg o chiudendo le prese e scaricando che ne so ,un o-soto-gari ,secondo me o si sa difendere in modo specifico con allenamento, oppure hai dietro un muro o un qualcosa a cui afferrarsi e quindi non si va giù, altrimenti se è veloce ed entra bene si va giù sicuro....
quindi la chiave sarebbe conoscere bene le distanze che di solito permettono l"entrata" al grappler/assalitore e impedire che queste situazioni abbiano una finestra temporale ottimale per l'assalitore.

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Offline xjej

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Re:Del lottare "per strada"
« Reply #122 on: February 15, 2013, 01:23:19 am »
+2
Che qualcuno me li ricordi alle prime mazzate che ci ragioniamo sopra, se riesco a venire.
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Offline The Spartan

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Re:Del lottare "per strada"
« Reply #123 on: February 15, 2013, 09:19:28 am »
0
...secondo me analizzando la cosa si potrebbe riassumere:
1-la cosa più importante è impedire al grappler di chiudere la distanza ,e ne consegue che:

-A la distanza si può chiudere senza avere prese ed entrando a cannone per un double o single leg
-B la distanza si può chiudere facendo le prese su giubbotto, camicia, maglietta e anche torso nudo fatte in modo anche da impedire all' avversario di usare le braccia per colpire(e qui entrano in gioco le ginocchiate ,testate,e le rotture delle prese).

a questo punto si apre la discussione "anti-grappling", ovvere riuscire a mantenere costantemente una distanza SICURA dalla "distanza d'attacco"dell'aggressore/grappler.
Una volta che il grappler riesce a chiudere la distanza o fiondando a cannone un double/single leg o chiudendo le prese e scaricando che ne so ,un o-soto-gari ,secondo me o si sa difendere in modo specifico con allenamento, oppure hai dietro un muro o un qualcosa a cui afferrarsi e quindi non si va giù, altrimenti se è veloce ed entra bene si va giù sicuro....
quindi la chiave sarebbe conoscere bene le distanze che di solito permettono l"entrata" al grappler/assalitore e impedire che queste situazioni abbiano una finestra temporale ottimale per l'assalitore.

Ottima analisi...a cui aggiungo, ribadendolo, l'opzione "ok, siamo finiti a terra...vediamo di uscirne quanto prima indenni"...
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Offline Dieselnoi

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Re:Del lottare "per strada"
« Reply #124 on: February 15, 2013, 11:00:15 am »
0
Ho la sensazione che impedire al grappler (specie se fisicato e capace di assorbire i colpi) di chiudere possa essere duro. Possibilissimo ma difficile. Forse conviene tenersi un piano B nel caso che ce la faccia, cioè o il classico sprawl o qualche sua versione più "in piedi" tipo il passo del torero (detto anche movimento a compasso) che gli tolga la preda dalle mani all'ultimo istante. A quel punto lì infatti il grappler è vulnerabile ai colpi, specie se per chiudere la distanza è venuto alla carica.
La rotazione del movimento a compasso è molto rapida e ha un discreto momento d'inerzia dato che sfrutti il peso della gamba dietro. Se giri quando lui ti arriva sotto, ostacolandolo con una mano sulla testa, secondo me giri più veloce di lui (come un F-16 in dogfight contro un Mig-21) e ti vieni a trovare un pò di fianco. Perchè lui è sbilanciato in avanti e ha una leva più lunga da muovere. In quel momento lì l'iniziativa ce l'hai tu e puoi colpirlo, e il ginocchio la fa da padrone. Se ci riprova tu puoi girare ancora costringendolo a muoversi in tondo.
L'ho provata, ovviamente, cone gente che NON era esperta di grappling. Quindi non la presento certo come antigrappling anche perchè partendo dal fatto che ti appoggi a lui hai già violato le regole. Come con lo sprawl.
Sullo sprawl ha FORSE il vantaggio che sei sempre bilanciato e saldo sui piedi quindi puoi colpire prima.


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Offline Barvo Iommi

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Re:Del lottare "per strada"
« Reply #125 on: February 15, 2013, 11:05:33 am »
+1
con lo sprawl soffochi anche la sua iniziativa e ne limiti provvisoriamente la mobilità, schivando no, prendi un po' di tempo ma alla fin fine ti ritrovi più o meno nella situazione di partenza

comunque non è che il dl sia una cosa così automatica e facile da fare :)

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Fanchinna

Re:Del lottare "per strada"
« Reply #126 on: February 15, 2013, 11:11:10 am »
0
credo che x john lo sprawl sia proprio il piano A

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Offline beppegg

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Re:Del lottare "per strada"
« Reply #127 on: February 15, 2013, 11:15:15 am »
+1
Secondo me, minimo minimo A2.

Propongo di rinominare la discussione "anti-grappling", stamparla e postarla su FAM col titolo: come fare 9 pagine di discussione intelligente sull'anti-grappling.

Poi gli vendiamo gli stage a 50€ per tre ore :D
Dio c'è, ma non sei tu: Rilassati!!!!

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Offline Dieselnoi

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Re:Del lottare "per strada"
« Reply #128 on: February 15, 2013, 11:17:47 am »
0
Non parlo di una vera schivata, stile tu corri e io mi tolgo. Lo definirei uno sprawl laterale perchè è fatto con appoggio su di lui. Finchè ha la tua mano sulla testa non può  prenderti a meno che non sia altissimo.
Il vantaggio è che resti in piedi bello radicato e pronto a colpire. Non a caso è molto simile a una manovra che si fa nella thai proprio per evitare il clinch. Inoltre, finendogli di lato, prendi altro tempo per colpirlo: nella posizione piegata da takedown secondo me ci mette di più a girarsi.

Sul piano A nel senso di beccarlo a volo secodo me va considerato soprattutto se siamo in vantaggi di peso e fisico, o ovviamente se lui non è deciso a venire alla carica. Se ha paura dei colpi, infatti, garantito che li prende.

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Offline beppegg

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Re:Del lottare "per strada"
« Reply #129 on: February 15, 2013, 11:18:39 am »
0
Non parlo di una vera schivata, stile tu corri e io mi tolgo. Lo definirei uno sprawl laterale perchè è fatto con appoggio su di lui. Finchè ha la tua mano sulla testa non può  prenderti a meno che non sia altissimo.
Il vantaggio è che resti in piedi bello radicato e pronto a colpire. Non a caso è molto simile a una manovra che si fa nella thai proprio per evitare il clinch. Inoltre, finendogli di lato, prendi altro tempo per colpirlo: nella posizione piegata da takedown secondo me ci mette di più a girarsi.

La faccio anche io ma non l'ho mai provata con un vero lottatore!
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Offline Barvo Iommi

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Re:Del lottare "per strada"
« Reply #130 on: February 15, 2013, 11:21:01 am »
0
anche se andate laterali le gambe van portate via, se ne lasciate anche una sola lì siete acchiappabili, ma ripeto si tratta sempre di evenienza remota

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Offline Dieselnoi

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Re:Del lottare "per strada"
« Reply #131 on: February 15, 2013, 11:27:43 am »
0
Descrivo il movimento spezzettandolo per esser più preciso.

1) Avversario in avvicinamento. Io in guardia con la sinistra avanti.
2) Piccolo passo laterale, verso sinistra, con la gamba sinistra.
3) Uso la sinistra come pivot e giro con la destra in senso orario.
4) A questo punto sono girato di 90° verso destra ma ancora pronto a colpire. Rispetto alla posizione iniziale sono un passo a sinistra e girato di 90° verso destra. Insomma le gambe le ho spostate, anche quella davanti.

Si può fare sia appoggiandosi all'avversario per controllarlo sia senza. O anche in senso inverso facendo il passo laterale con le destra e girando in senso antiorario con la sinistra.

Naturalmente davvero è un movimento solo e piuttosto fluido.

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Offline Barvo Iommi

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Re:Del lottare "per strada"
« Reply #132 on: February 15, 2013, 11:35:09 am »
0
conta che ogni spostamento che fai prima del lancio verso le gambe comporterà inevitabilmente un riaggiustamento della traiettoria da parte del lottatore, quindi la finestra temporale è proprio ridotta

se riesci a fare tutto quello che descrivi nel tempo di un suo passo, poi devi stare atteno a non avere le gambe di nuovo alla sua portata di braccia, un passo non credo basti per tenerti al sicuro, quindi l'appoggiarsi all'avversario dovrebbe essere una priorità così come allontanare ulteriormente le gambe

Non fraintendere la soluzione è valida, la suggerivo anche io quando mi si chiedeva di un'alternativa allo sprawl, ma avevo puntualizzato che la differenza di livello doveva essere mostruosa tra i due


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Fanchinna

Re:Del lottare "per strada"
« Reply #133 on: February 15, 2013, 11:41:01 am »
0
Descrivo il movimento spezzettandolo per esser più preciso.

1) Avversario in avvicinamento. Io in guardia con la sinistra avanti.
2) Piccolo passo laterale, verso sinistra, con la gamba sinistra.
3) Uso la sinistra come pivot e giro con la destra in senso orario.


doppio movimento - doppio tempo
meglio il pivot diretto
Ed parker la faceva bene
(qui due che la fanno come possono poverini)

CASA DE KENPO - PURPLE BELT - CHARGING RAM

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Offline tatamitris

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Re:Del lottare "per strada"
« Reply #134 on: February 15, 2013, 11:43:59 am »
0
La mia riflessione è che se non è possibile evitare un double leg, allora non è possibile evitare una coltellata nella schiena.
In effetti qualche dubbio sentendo questo dibattito mi è venuto sul serio.
Il peggior amico dell'uomo?
L'uomo, subito dopo c'è il cane!