Il punto, tatamatris, come ho già avuto modo di postare non capisco perché ti impunti sul principio: anticipare è meglio che lottare.
Se qualcuno qui mi garantisse che allenandomi con un certo sistema sarei in grado di anticipare qualunque tecnica di qualunque avversario io giuro che smetto di fare qiqong la sera e kb nel we e pago per diventare suo allievo. Fra 2 anni sono milionario.
Viceversa se l'anticipare è solo una possibilità allora temo che a parte farsi il culo con kili di sparring ed esperienza non ci siano altre alternative.
Sono convinto che basta spiegarsi per arrivare più vicini nelle conclusioni.
Quando parlo di anticipo cosa intendo?
Pensiamo al caso concreto. Il tipo che vuole assalirmi ha manifestato di avercela con me ed è ad una distanza di un paio di passi. Io lo vedo muovere verso di me (sfiga vuole che sia un esperto o qualcosa del genere nel DL, altrimenti non me lo fa), ma io non so minimamente ne cosa vuole farmi, ne con cosa vuole farmelo.
La possibilità di tirare una controtecnica specifica esiste se riesco ad individuare (istintivamente, secondo un allenamento ripetuto moltissimo e dopo aver subito simili attacchi molte volte) nei momenti iniziali l’esecuzione di quella tecnica (un po’ come succede nei calci di rigore). E’ una cosa di notevole difficoltà perché implica che la risposta del nostro sistema nervoso ci faccia organizzare il movimento necessario “PRIMA” che la tecnica dell’avversario non ci permetta più di eseguire la contro tecnica idonea.
Questo processo è veramente difficile da vedere, nelle competizioni di judo per esempio.
Un po’ più di tempo ce lo lasciano quelle contro tecniche (ma stiamo parlando di tecniche d’attacco limitate da regolamento) che partono dal “bloccare” l’attacco (anche se non è proprio un blocco), prima del contrattacco. In questo caso è possibile adottare una difesa generica che consiste nell’abbassare il corpo, per poi adattarsi dopo che si è rallentata l’azione dell’attaccante (ma anche in questo caso devo capire con il corpo “prima” che verrò squilibrato in avanti altrimenti rischio di fare il gioco dell’attaccante).
Ma torniamo al DL in difesa personale, qui il tipo potrebbe avere un coltello in mano e avere intenzione di colpire di punta per esempio, se aspetto di vedere il DL ho già preso la coltellata e lo sprawl a quel punto non ha nessun senso.
Se invece ho l’occhio al DL (cioè ci ho lavorato un casino) allora quando lui parte posso organizzare il mio sistema nervoso per la contro tecnica, ma proprio perché ho capito cosa mi vuol fare (inconsciamente, come fa il portiere con il calcio di rigore).
Altro caso è quello nel quale non ho fatto niente fino a quando mi ha preso le gambe (cioè potrei già essere morto), a quel punto per fare una contro tecnica specifica devo trovarmi di fronte un incapace oppure devo pesare duecento chili. Può succedere anche questo e se uno vuole può esercitarsi in questo specifico caso.
Tanto per capire la difficoltà di una contro tecnica in dp, basta immaginare che l’aggressore potrebbe buttarsi in avanti e darti una testata invece di fare un DL.
Mentre, strano a dirsi per qualcuno, forse, spostarsi dalla linea dell’attacco rimane la prima cosa da fare e la premessa di ogni contrattacco anche lo sprawl, ma incidentalmente e non perché lo ho allenato aspettando che mi prendano le gambe per farlo.
Affinché lo spostamento sia efficace devo farlo "prima" che l'attacco vada a segno. Qui credo che non ci siano Santi.
Quindi anticipo vuol dire fare prima del mio avversario, se arrivo dopo, perdo, muoio, mi ferisco, faccio brutta figura ecc.