Traduco qualche punto interessante per chi ha poca dimestichezza con l'inglese:
"Ultimamente il football americano attrae l'attenzione tanto per i colpi che ricevono i giocatori come per le consequenze fuori dal campo. Il sorgere dell'investigazione che relazione i colpi della testa con i cambi di comportamento e cognitivi simili a quelli visti in pazienti con Alzheimer, situa queste botte in un nuovo contesto."
"La degenerazione celebrale per colpi ripetuti nella testa si conosce in ambito pugilistico dagli anni 20 del XX secolo come demenza pugilistica o sindrome del pugile. "Il football americano é l'esempio prototipico attuale di quel fenomeno" - afferma H Hunt Batjer, neurochirurgo dell'Universitá Nortwestern, copresidente del comité per la testa, collo, e colonna della National Football League. "Ció che é passato in primo piano é il rischio di lesioni ripetute per colpi di poca importanza" "
Un difensore di 21 anni ha ricevuto 537 colpi in testa testa durante una stagione di allenamento e partite di footbal americano nell'universitá della Carolina del Nord. Di quelli, 417 avevano una magnitudine di 10G o piú. Due hanno provocato una commozione celebrale. Al seguire la traiettoria degli impatti della testa, i ricercatori si concentrano su tre variabili: Ubicazione, magnitudine dell'impatto e frequenza degli impatti. Sebbene la magnitudine sia importante, non necessariamente i colpi piú forti sono i piú dannosi. I piú leggeri possono aggiungersi alla lesione."
"Nell'Universitá della Carolina del Nord, dove i giocatori di footbal americano ricevono una media di 950 colpi in testa a stagione, il neuroscientifico Kevin Guskievicz e i suoi colleghi hanno passato sei anni analizzando dati sugli effetti a partire da registrazioni in video e caschi equipaggiati con accellerometri."
"Ti senti meglio con 5 impatti maggiori o con 50 minori? Non lo sappiamo... Stiamo cercando di capire quali sono i veri problemi nel puzzle della commozione celebrale"
"G. crede che la educazione e il monitoraggio elettronico sul campo siano il cammino verso il progresso."
"Esporre alla luce pubblica il traumatismo celebrale relazionato con il football americano ha portato a nuove pratiche nella NFL, leggi statali e sessioni nel Congresso sul modo di proteggere i giovani atleti. Batjer aggiunge che esperti militari che lavorano per migliorare i caschi dei soldati, collaborano con la NFL. I nuovi materiali per caschi e la tecnologia per fare prove dentro e fuori del campo, sono diventati tema centrale di una conferenza recente nella NFL, celebrata a New York."
"Dal punto di vista medico, c'é speranza che le tecniche avanzate di neuroimmagine, prove sperimentali di liquido cefalorachideo e di sangue, incluso un indicatore genetico, permetteranno ai medici identificare l'encefalopatia traumatica cronica (la stessa malattia conosciuta come "sindrome del pugile" ma non limitata al pugilato), dal principio."
"Per il momento, l'indicatore definitivo della malattia, appare quando il cervello si taglia, macchia e si studia sotto il microscopio. L'encefalopatia generalmente appare anni dopo i traumatismi del craneo, e "non vogliamo diagnosticazre una malattia dopo la morte", afferma Ann McKee, codirettora del Centro per lo Studio della Encefalopatia Traumatica dell'Universitá di Boston.