Io non mi considero un esperto, quindi quella che espongo è la mia personalissima opinione.
Le mie mani sono abbastanza "condizionate" anche se a prima vista appaiono normali.
Potendo scegliere cerco di utilizzare il meno possibile i colpi di pugno per almeno quattro motivi:
1) la maggior parte delle persone non ha le mani abbastanza abituate "al contatto", io perciò devo trovare una soluzione che sia adatta alla maggioranza. L'eccezione alla regola ci può stare, beninteso: a me è capitato di avere sul tatami un allievo di due metri per 130 kg ed una mano con la quale ci si poteva impastare il cemento...
2)Mettendomi nei panni di un "principiante" se colpissi una superficie e mi procurassi dei tagli ed escoriazioni sulle nocche, potrei non utilizzare, per il dolore , una o tutte e due le mani, per alcuni secondi, a questo punto sarei inerme.
3) nel caso che riesca ad ignorare il dolore, con il contatto con sangue c'è il rischio di trasmissione sanguigna di qualche viru (hiv, epatite..)
4) Se il pugno non è ben tirato, può capitare di piegare il polso durante l'impatto, bestemmie e urla varie sono assicurate.
I colpi di palmo , sopratutto con la base, secondo me riescono a trasmettere parecchia energia sena aver bisogno di un gran caricamento, come capita nella corta e cortissima distanza, Il rischio è rappresentato dalla possibilità di rimanere impigliati con le dita, sopratutto il mignolo e l'anulare, negli abiti dell'aggressore, Credetemi, mi è capitato un mese fa circa ed ancora... :'( :'( :'(
Bho, io preferisco gomitate e colpi con l'avambraccio (parte ulnare). Minimo caricamento, massimo impatto. Consideriamo che la pelle del gomito è molto più spessa di quella delle nocche, quindi la possibilità di procurarsi tagli ed escoriazioni è molto passa.
Con tutto questo discorso non intendo dire che non utilizzo colpi di pugno oa mano aperta, solo che non rappresentano la mia prima scelta. Liberissimi di dissentire.