Il mio intervento è in parte ot nel senso che per cercare i punti non è affatto detto che si usino solo colpi a mano aperta, anzi, spesso l'idea è di colpirli proprio con una nocca per massimizzare la pressione su di essi.
Coloro che allenano questo aspetto colpiscono normalmente molti dei punti ed è parte integrante e necessaria dell'allenamento lo sparring controllato, non sono “guanti” , quello si. Che io sappia da non praticante è uno sparring abbastanza leggero come contatto per sicurezza ma nel quale si cerca comunque il ko in dinamicità pur tirando piano rispetto a una ripresa di “guanti” o almeno quando tiri in modo specifico solo ai punti, è considerabile un esercizio come lo sparring tecnico in cui si cerca di provocare il ko, kd o stordimento con la minima forza necessaria intesa come pressione sui punti. Non tiri magari esattamente al pomo d'adamo per “incassarlo nella trachea” ma al collo, alla gola e in altre aree ci sono comunque punti che con cognizione alleni anche in sparring come accennavo sopra. Dal mio punto di vista una modalità di esercizio non esclude affatto l'altra.
Da quel che ho provato in palestra banalmente anche in esercizi collaborativi non è così scontato beccarli senza un specifico allenamento alla precisione e all'abitudine a questo aspetto. Mi viene in mente proprio il mio caso pratico andando a cercare i punti precisi, proprio al mento. In pratica mi è capitato proprio tirando ai punti precisi al mento. che in un colpo in cui, grazie alla superficie maggiore d'impatto, col guantone l'avrei probabilmente preso, a mano nuda col buffetto (con l'adeguata precisione è sufficiente per ottenere la reazione fisiologica per avere il feedback dal compagno) la nocca era a fianco al punto cercato. A mio parere non è impossibile anzi da quel che ho avuto modo di riscontrare è una sorta di mira automatica che si acquisisce ma necessita di parecchio allenamento focalizzato a questo obiettivo.
Che poi sia assimilabile a corsi di dp per me è un altro discorso perchè è una sorta di specializzazione da integrare al programma e non è semplicissima l'integrazione equilibrata di aspetti apparentemente diversi. Proprio la mancanza di risorse in termini di tempo necessario e organizzazione adeguata per l'allenamento con compagni, lo studio teorico e pratico sugli argomenti specifici, il motivo per il quale ho scelto di non approfondire la materia in modo serio.
Per la stessa motivazione ho avuto qualche perplessità all'intento di introdurre in programma questo aspetto nella scuola di km che seguivo aldilà della dichiarazione del caposcuola “ho deciso di introdurre questo aspetto perchè volenti o nolenti aumenta parecchio l'efficienza del nostro repertorio volto alla dp in termini di risultati”.
Scusate ma dopo qualche anno che la leggo o sento la dicitura “non allenabile” in generale mi fa “drizzare il pelo” e mi intimorisce perchè rischia di dar adito a discorsi fumogeni in stile occhi, palle, gola, usati spesso da persone che la ergono a propria bandiera o i loro acerrimi avversari dialettici, discorsi che talvolta mi danno l'impressione che molti di loro non abbiano mai provato a far sparring con la conchiglia con il reciproco accordo col compagno di calciare normalmente ammettendo pure i genitali come bersaglio (seppur un po' più controllato rispetto ad altri), con conseguenti colpi sulla conchiglia e coperture di ginocchio date e prese. Invece dal mio punto di vista hanno un aspetto tecnico da apprendere e allenare sia i colpi cosiddetti “puliti” sia quelli “sporchi”, senza necessariamente “fare le barricate” da un lato o dall'altro a priori.
Le varie modalità di colpire a mano aperta o chiusa che sia hanno secondo me pregi e difetti anche in base ai bersagli. Lo schiaffone per esempio alla testa può avere più l'effetto rintronamento di “caschetto e guantoni” che ipotizzo, pur senza la maggiore lesività per ambo le parti, possa avere una sua valenza, accentuando un modo diverso di trasferire l'energia cinetica al bersaglio, per far rimbalzare il cervello tra le pareti della scatola cranica.
Ho assistito a un esempio simile da parte di un insegnante per alcuni colpi ai reni con relativa spiegazione fisiologica. In questo senso una modalità di colpire a mano aperta può facilitare la trasmissione di energia cinetica al bersaglio, come se fosse un impatto indiretto, proprio per la conformazione fisica di alcune aree del corpo umano e della naturale protezione di alcuni organi.