con quelli di lotta comunista non c'è stata quasi sfida.. una volta, qualche anno fa, mi ferma uno con atteggiamento molto allarmato, prova a darmi il volantino, gli dico 'no, grazie' e quando faccio per passare oltre lui mi grida con voce tremula 'ma c'è una crisi mondiale in corso!!'. mi fermo, mi volto, mi avvicino con fare amicale, spalle rilassate, sorriso conciliante, e con la voce più pacata ch'io abbia mai avuto gli dico 'ti assicuro che non me ne frega un cazzo.'. l'ho lasciato là impietrito, probabilmente è ancora su quel marciapiedi con la bocca spalancata, forse boccheggiante. da quel giorno mi hanno evitato come la peste, se cammino sul loro stesso marciapiedi mi evitano
c'è stato un periodo in cui telefonavano sui cellulari durante la notte, facevano numeri a caso e cercavano di strapparti informazioni. generalmente fingevo di abboccare, davo informazioni completamente sbagliate e tornavo a dormire. una volta, però, due tizi ci hanno provato in modo creativo: uno ha preso a minacciarmi nei modi più feroci, poi l'altro ha finto di strappargli il telefono di mano e mi ha chiesto delle informazioni personali per convincere il suo amico di aver sbagliato persona. ovviamente, dal momento che non avevano la più pallida idea di chi fossi, gli ho detto di togliersi dalle palle, mi sono fatto passare l'amico incazzato e l'ho minacciato, fomentato e sfidato a cercarmi in tutti i modi dicendo che gli avrei rotto il culo. alla fine ha chiuso esausto. sì, lo so, sono stato molto poco prudente, ma avrò avuto quindici anni..