siamo sicuri che della mano disarmata ce ne possiamo fottere?
Non mi disinteresso completamente dell'arto disarmato ma ne prendo in considerazione l'uso dell'avversario comunque in funzione di ausilio al coltello stesso.
Per esempio se la mano viva è usata solo per tirare schiaffi e pugni mi preoccupo solo che non facciano danni eccessivi, mettendomi in fuori gioco.
Giocando a mani nude con un compagno che attaccava con simulacro come voleva mi è pure capitato di evitare qualche “coltellata” e/o “risolvere” attraverso il controllo del braccio disarmato.
Dal mio punto di vista è un tipo di azione che può funzionare come volta all'obiettivo di frapporre un ostacolo (il braccio o il corpo stesso dell'opponente) tra il coltello e il bersaglio, minare la struttura/gestione del peso e della linea delle spalle avverse, come parziale controllo molto indiretto del braccio armato (tenerlo fuori distanza).
Nel contesto e nella modalità in cui è stata presentata nel filmato dell'Essen KM secondo me quel genere di azione ha una “finestra temporale” per l'attuazione abbastanza limitata.
La considero una possibile azione più che altro d'anticipo, una reazione all'invasione del mio "territorio", allungando una mano non autorizzata, in cui si agisce sul bersaglio più vicino e in cui magari il coltello non l'ho neppure ancora visto.