Lui dice che se esci dal primo lato che mostra, in quel modo, lui tira indietro e bla bla bla...
Allora propone di mettere la mano come garanzia per nn tagliarsi (per quanto tirando bene temo che dai calli ad arrivare alle falangi sia un attimo...) e poi di girare nella direzione opposta...
Ecco, secondo me nella direzione opposta nn hai l'aiuto della spalla e nn sei più stabile/forte affatto.
Ok, avevo ben intuito allora
Qui ci sarebbero una serie di considerazioni da fare.
Concordo anch'io, al limite, sul sacrificio. Ma non bisogna essere dei kamikaze.
E' vero che è un bel margine in pù di sicurezza e che in quel modo si "limitano" i danni alla mano. Ma afferrare la lama in quel modo, in quel contesto non è affatto facile o scontato. E se l'altro sfila il coltello, non c'è mano e o presa che tengano.
L'uscita dal lato che dice lui per me è più debole, si ha meno controllo e c'è pure il rischio di trovarsi in equilibrio maggiormente precario.
Poi a me non piace il fatto di iniziare la tecnica di difesa, di allontanamento della minaccia, piegandosi in avanti. Faccio tutta quella fatica, sacrifico pure una mano per allontanare la lama dalla mia gola e invece di incrementare la distanza (5/8 cm buttali via come margine di sicurezza)... ci vado incontro?
E per finire, queste considerazioni mi hanno fatto pensare ad una cosa che magari lascerà il tempo che trova e che comunque vale un po' per tutte le tecniche e specialmente quelle di difesa da minaccia; è importante allenare anche l'errore.
Da noi si usa e devo dire che ha il suo perchè. Ce se nerendo conto da subito durante I skill e pressure test