L'angolo del perchè

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Offline Diego

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #765 on: December 21, 2014, 19:58:59 pm »
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Stessa tecnica, la mano sinistra che va a posizionarsi dietro l'arma in zona cane, che scopo ha?
Contrapporre una forza per agevolare  l'azione di rotazione di canna e quindi indirettamente sul polso che ne governa la direzione utilizzando entrambe le mani piuttosto che una sola.

Per quanto tu possa ritenere specifica e a se stante l'area di studio della pistola per specificità e relazione alla complessità meccanica interna dell'arma da fuoco, per  tipo di geometria di interazione trasversale, basata su conformazione dell'arto umano e senza alcuna specificità al contesto particolare, per il genere di applicazione proposta, oltre che al cane la mano sinistra potrebbe essere tranquillamente contrapposta rispetto alla destra, pure in corrispondenza del polso avversario o meglio ancora presso il pollice o la sua base.

Per agevolare il risultato esistono altresì più modalità, con dettagli diversi e intercambiabili, che con eventuale precisione tecnica, di derivazione tradizionalissima orientale (non approfondita nel Laguna come in altri sistemi) e di ben più recente conferma anatomico/scientifica occidentale, ne amplificano l'efficienza, attraverso l'azione su cosiddetti punti di pressione, in questi casi spiegabili con localizzazione di diramazioni nervose, , e credo rientri anche nei programmi basici di introduzione sull'argomento orientati alla dp, ovvero i PPCT, con target principale per operatori di sicurezza o comunque chi ha la necessità di implementare le proprie abilità  di controllare persone non collaborative.

Comunque per quanto per te possa risultare aliena e poco comprensibile quale forse la forte, intrinseca e radicata relazione tecnica dei movimenti di base dell'arnis a contesti e armi diverse l'applicazione è con banalità riconducibile alla “10°” (meccanica/”principio” di) disarmo col bastone, volgarmente chiamato  “piccolo cerchio”, nella codificazione della scuola seppur adattata alla diversa forma dell'oggetto/arma.

Il disarmo che va ad eseguire è funzionale al meglio solo se l'altro impugna con la mano forte (situazione in realtà probabile se ci sta minacciando perchè si aspetta qualcosa da noi)

Conclusione del disarmo: perchè cercare appositamente la leva sul dito indice nel ponte del grilletto?

Se si ha la scarsa opinione nei riguardi del praticante medio per pensare che allenare le azioni da un lato e anche simmetricamente dall'altro è di difficile intuizione, per il caso in cui l'arma è impugnata da un mancino o da un destrorso che sta usando la mano debole, penso non siano necessari voli pindarici di immaginazione e creatività individuale per eseguire altra azione allenata forse anche più spesso (per maggiore trasversalità tra un contesto e l'altro, come ho già espresso con prolissità nel post sopra, attraverso una possibile contestualizzazione e motivazione della proposta nel frangente della ripresa filmata), soprattutto quando nel sistema che si pratica non si prendono affatto per vangelo le combinazioni scolastiche.
qui l'idea per me potrebbe anche essere giusta, ma non viene utilizzata nessuna difesa di corpo.
Pure qui la difesa di corpo dovrebbe avere una grande importanza e pertanto dovrebbe essere molto più accentuata. Poi l'aggressore fa una cosa giusta in ottica di allenamento/addestramento realistico, l'altra sua mano blocca la spalla/braccio. Benissimo è uno dei casi più probabili in quella situazione, peccato però che in realtà non sta tenendo né bloccando niente. Se veramente ci fosse uno convinto a volerci tenere fermi, i movimenti per quell'uscita non sono così scontati.

Constatazioni che condivido. Prima ancora di notare e analizzare  i movimenti, senza essere minimamente un esperto di prossemica o linguaggio del corpo, ma in base al mio semplice buonsenso/esperienza, come già accennato in altri termini, noto una evidente “ingessatura” generale e artificio della situazione, rimarcata da una sorta di rallenty, persino abbastanza forzato dal mio punto di vista. Mi stupisco che come assiduo utente della sezione, in cui si è spesso menzionato proprio dell'importanza della lettura delle situazioni per l'incolumità fisica propria e altrui, e della prevenzione a cui quest'aspetto si associa, nessuno abbia notato un'"anomalia", il "c'è qualcosa che non va" nell'atmosfera generale del video, prima ancora dell'analisi dei dettagli.

A parte che a me l'intero filmato sembra una messa in posa e una combinazione improvvisata  a favore della camera e mi è difficile associarlo a una presunta espressione di modalità di allenamento, il punto è comunque interessante e di grande importanza generale.
Tendo decisamente a essere almeno precisino quanto te a riguardo e, come in una vecchia gag di Aldo, Giovanni e Giacomo in auto mi definirei pure “pignolo... eee  bastardo” sul tema.

Ritengo importante proprio che gli attacchi debbano essere portati in modo quanto più credibile e sensato in allenamento per due motovi:
- sia per generosità verso il compagno nell'aiutarlo a crescere e soprattutto quindi per minimizzare possibili suoi illusioni
- visto che il tempo a disposizione da dedicare all'allenarsi, eventualmente anche con la tradizionale ripetizione dei movimenti per “pulirli” tecnicamente è nella stragrande maggioranza dei casi quello che è, a maggior ragione se si trattano tante aree di studio, quale nel caso obbligato della dp, trovo un ottimo e produttivo consiglio, seppur poco evoluto e moderno proveniente da gente in “pigiama” e applicato con costanza e da sempre anche negli sdc, quello di focalizzarsi sull'esecuzione delle proprie azioni quanto si attacca il compagno. Si evita così anche di “allenare” inconsciamente movimenti scorretti e inutili, quanto di prendere pessime abitudini.

Questo punto potrebbe meritare a mio parere un 3d  di condivisione video a parte per corposità del materiale a disposizione online, anche se si volesse limitare a linkare filmati con esponenti a livello almeno nazionale di varie scuole, riguardo le quali per esempio non ho mai letto, visto o sentito fare accenno come in altro genere di discipline come la mia alla volontaria esclusione nelle esecuzioni da alcuni fattori, seppur dichiarati esplicitamente come indispensabili per l'eventuale applicazione reale.
In onore al già citato Cooks si potrebbe intitolare “su attacchi ridicoli potrebbero funzionare persino reazioni imbarazzanti”.

Vado a cena, quando avrò altro tempo di rispondere, continuerò...




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Offline Gargoyle

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #766 on: December 21, 2014, 20:20:55 pm »
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Quote
Contrapporre una forza per agevolare  l'azione di rotazione di canna e quindi indirettamente sul polso che ne governa la direzione utilizzando entrambe le mani piuttosto che una sola.

Ok, chiaro quello che si cerca di fare. Il fatto sta nel come arrivi alla soluzione che ti serve.
In quella specifica situazione ci sono prese migliori o anche, ci sono prese così che si concludono in modo diverso proprio per ottimizzare quella presa.

Quote
Se si ha la scarsa opinione nei riguardi del praticante medio per pensare che allenare le azioni da un lato e anche simmetricamente dall'altro è di difficile intuizione, per il caso in cui l'arma è impugnata da un mancino o da un destrorso che sta usando la mano debole, penso non siano necessari voli pindarici di immaginazione e creatività individuale per eseguire altra azione allenata forse anche più spesso (per maggiore trasversalità tra un contesto e l'altro, come ho già espresso con prolissità nel post sopra, attraverso una possibile contestualizzazione e motivazione della proposta nel frangente della ripresa filmata), soprattutto quando nel sistema che si pratica non si prendono affatto per vangelo le combinazioni scolastiche.

Ecco, qui non ci siamo assolutamente capiti.
E spero di aver capito male pure io che ho percepito una certa prevenzione nei miei riguardi o nella mia pratica.  :)
Il discorso per me è sempre lo stesso: non mi piace usare una soluzione che funziona o serve solo in uno specifico caso, ma preferisco fare affidamento su una tecnica che abbia il più ampio possibile scenario di utilizzo (con poche modifiche quanto meno) sia che l'arma sia impugnata da un destrorso o da un mancino, a una o due mani, ad un altezza piuttosto che un'altra, con una posizione del corpo dritta o traversa, con la mano debole assente o a protezione... simmetrie, trasversalità, contestualizzazioni o combinazioni scolastiche non erano l'oggetto del mio commento.

tra l'altro commento tecnico per quella che è la mia esperienza e la mia preparazione. Per altro non ho idea di chi sia il signore del video o di quale scuola rappresenti. Probabilmente sarà anche un drago in altre sue applicazioni, ma in questo video (che è quelle che mi è possibile giudicare) la difesa riguarda l'arma da fuoco corta non mi piace. Dicendo questo non credo di commettere crimine di lesa maestà, tanto che pure altri hanno avuto le stesse perplessità

Quote
Prima ancora di notare e analizzare  i movimenti, senza essere minimamente un esperto di prossemica o linguaggio del corpo, ma in base al mio semplice buonsenso/esperienza, come già accennato in altri termini, noto una evidente “ingessatura” generale e artificio della situazione, rimarcata da una sorta di rallenty, persino abbastanza forzato dal mio punto di vista. Mi stupisco che come assiduo utente della sezione, in cui si è spesso menzionato proprio dell'importanza della lettura delle situazioni per l'incolumità fisica propria e altrui, e della prevenzione a cui quest'aspetto si associa, nessuno abbia notato un'"anomalia", il "c'è qualcosa che non va" nell'atmosfera generale del video, prima ancora dell'analisi dei dettagli.

E ma io proprio su quelli mi baso. Il mio era un giudizio riguardante quelli, la tecnica in sé.
Nel visionare il filmato, linguaggio del corpo e prevenzione... come dire... lasciano il tempo che trovano. E forse per qualcuno, anche l'interesse...

E per ora buona cena, tu che puoi almeno :)


P.s. perchè ho come l'impressione che ti sia preso quel commento come un attacco personale?
Stai sicuro che non voleva esserlo, come non voleva esserlo nei riguardi della disciplina/scuola in oggetto.
Tuttavia, come si è inteso, quel tipo di soluzioni nel particolare caso della pistola, non riscontrano il mio personale gusto  :)
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Offline Diego

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #767 on: December 21, 2014, 20:57:44 pm »
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Concludo la risposta cominciata prima di cena
1.09: dai, qui non sto nemmeno a dire in quanti modi si potrebbe invalidare quel tipo di difesa...
Davvero conosci risposte e combinazioni non invalidabili con estrema facilità e messa in pratica di idee basiche. Beato te!
Sarebbe un punto ben degno di nota a favore del sistema che pratichi, questo aspetto potenzialmente rassicurante per tutti, dai principianti ai grandmaster,  nelle discipline filippine apparirebbe come la realizzazione di una favoletta ascoltata da bambini, visto che fin da subito, ma più si va avanti peggio è,  le rassicurazioni sono abbattute piuttosto che alimentate dalla conoscenza e dalla pratica.

Forse inesorabilmente influenzato dalle mie diverse esperienze, di queste soluzioni difficili da invalidare non ho neppure trovato traccia nei video dei vertici nazionali della scuola in cui con probabilità hai avuto la fortuna di impararle, a cui  ho dato un'occhiata per capire quali sono le sequenze selezionate da gente percepita come  più specializzata nella dp rispetto al filmato Lakas.
Il tuo intervento aveva fatto accendere un flebile spiraglio di speranza che insegnanti, che a differenza di quelli Laguna, abbiano forse potenzialmente la positiva opportunità di lavorare e quindi di dedicarsi a tempo pieno nell'ambito della sicurezza potessero essere riusciti a guadagnare questo tanto anelato risultato.
E' come se in campo marziale mi avessi fatto intravedere momentaneamente la possibile esistenza di babbo natale e, seppur con mio sincero malincuore, i filmati pubblici della tua probabile fonte sembrino purtroppo smentire sia questa che altre tue osservazioni ma probabilmente porrebbe diversi interrogativi sul tanto caro tema della selezione tecnica delle combinazioni al tipo di disciplina (non al Laguna e al suo portavoce ufficiale Rodelo) ma pure sull'espressione del concetto, immagino ampiamente condiviso non solo da me, di “massimo controllo”, etc.

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Offline Gargoyle

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #768 on: December 21, 2014, 21:07:51 pm »
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Be', almeno hai chiarito i miei dubbi. Grazie
L'hai proprio presa sul personale

« Last Edit: December 21, 2014, 21:12:04 pm by Gargoyle »
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Re:L'angolo del perchè
« Reply #769 on: December 21, 2014, 21:21:07 pm »
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Venendo alla tua risposta intermedia, io non ho percepito un attacco personale verso di me o verso lo stile che rappresento come non ho particolari pregiudizi nè verso te nè verso quello che pratichi.
Le mie risposte d'intervento sono si in parte giustificate da una sorta di ruolo di "difesa d'ufficio", paragonabili a quelle espresse in passato da altri utenti, come per esempio lo stesso John, nei casi in cui sono state mosse critiche alla scuola che rappresenta, ma non tanto per essermi risentito ma per ruolo che rivesto per la scuola, seppur marginale e decisamente meno esposto di quello di Spartan nella sua.
Il mio è solo una sorta di fornimento nel mio piccolo, in base alle mie esperienze, di dare delucidazioni in merito a legittimi dubbi espressi al quale probabilmente chi li esprime dovrebbe in teoria essere ben lieto di raccogliere.
Anche dai toni e dai modi in cui le mie considerazioni sono espresse, penso che si evinca un chiaro richiamo a concetti ampiamente espressi e ripetuti nel corso degli anni da parte mia, quali per esempio l'attinenza che riscontro del modo di analizzare i dettagli a una differenza di forma mentis nell'approccio tecnico-didattico nelle discipline israeliane e nei suoi praticanti rispetto ai corrispettivi filippini e non solo. Grossomodo il tema di cui discutevo con John nell'evolversi del 3d "4 colpi popolari nei combatives...": l'importanza data alle combinazioni preconfezionate e mostrate scolasticamente e quella dei concetti ben più generici e trasversali, seppur molto concreti e tangibili, in un genere di sistema piuttosto che l'altro.
 


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Re:L'angolo del perchè
« Reply #770 on: December 21, 2014, 21:32:36 pm »
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Si ma nel far questo poi sei tu ad accusare di favole da bambini e a fare illazioni sul mio addestramento e scuola... Non mi pare la migliore delle premesse per una discussione tecnica su ciò che è mostrato in quel video
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Offline Diego

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #771 on: December 21, 2014, 21:45:59 pm »
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Pare che basti poco ad entrambi allora per scambiare semplici riferimenti a noi collegati e in buona fede collegati per accuse e illazioni...

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Offline Gargoyle

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #772 on: December 21, 2014, 21:56:58 pm »
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Ok, prendo atto che per te quelle sono valide tecniche di disarmo.
Da parte mia ho altre idee/gusti che ho provato a motivare dal mio punto di vista.
Pace?  :)
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Offline The Spartan

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #773 on: December 21, 2014, 22:11:59 pm »
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Io veramente non ho  capito quasi nulla.... :-[
Cioè...io il discorso di premessa l'ho fatto però mi pare che siamo nell'ambito della ipotesi...
O "tu" mi dici che sai per certo perché è percome è uscito un video con certe tecniche (un po come il famoso video di Moni contro il double leg...) o altrimenti non ci si può sentire in colpa se si parla di quello che si vede.
Non rientro nel merito di quanto già detto ma relativamente al discorso finale di Gargo il punto non è che c'è  o meno Babbo Natale, il punto è che nella mentalità del KM e in generale dei sistemi israeliani la norma, specialmente con lavori con le armi da fuoco sulle quali sono lievemente sul pezzo, è di rifiutare (ma nel senso di buttare fra i rifiuti...) qualsiasi tecnica che sia evidentemente piena di falle e/o legate al presentarsi di specifiche condizioni....non esiste che una cosa può funzionare a me e a te non è detto.
Poi se tu dici che certe cose sono state riprese per caso per carità....ben venga per chi le studia. :thsit:
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Offline Diego

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #774 on: December 21, 2014, 23:02:23 pm »
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Ok, prendo atto che per te quelle sono valide tecniche di disarmo.

Come mi pare di aver ribadito con termini diversi più e più volte nell'arco degli anni di iscrizione al forum, è fuori dalla mia ottica soffermarsi sulle singole applicazioni come se fosse la conoscenza di esse in sé a determinare l'aumento delle probabilità di cavarsela alla meno peggio in caso di bisogno.
E' la manifestazione di un approccio del genere a preoccuparmi perché ritengo rischi di essere persino più pericoloso per l'incolumità del praticante del non essersi mai dedicati minimamente a pratiche inerenti la difesa personale, perché potenzialmente (leggasi ripetuto riscontro nella mia esperienza) fuorviante e illusoria per una più oggettiva possibile consapevolezza nei propri mezzi in caso di bisogno.
Per me vuol dire, con una metafora,  cercare di dare a un paziente una medicina di cui si è riscontrato un minimo risultato positivo e spiacevoli effetti collaterali solo per sfruttarne l'effetto placebo. Nel caso che venissi a conoscenza di qualcosa di questo genere a cui a farne le spese fossi io o qualcuno a me caro, allora si che potrei davvero prenderla sul personale con effetti e propositi da uno scambio di idee per intrattenimento.

Pace?  :)
Da parte mia non c'è bisogno di dichiarazioni di armistizio o di pace in assenza di pregressa ostilità.   ;)


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Offline Diego

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #775 on: December 21, 2014, 23:44:22 pm »
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O "tu" mi dici che sai per certo perché è percome è uscito un video con certe tecniche (un po come il famoso video di Moni contro il double leg...) o altrimenti non ci si può sentire in colpa se si parla di quello che si vede.
Come scritto sopra non c'ero e non reputo neppure nè da un lato "indagare" nè dall'altro sentirsi in colpa per aver espresso i propri pensieri in buona fede su un video su yt.

So di alcuni retroscena legati al contesto della manifestazione in altra edizione da chi era presente, seppur insegnante anche del Laguna in veste di esponente di altra scuola/tipo di disciplina, e conosce meglio di me la famiglia a capo dello stile/scuola. Diciamo che dopo i dubbi espressi sull'essere nelle condizioni di esprimere e trasmettere seriamente delucidazioni sul proprio metodo ad eventuali interessati, questa persona ha deciso di declinare gli inviti successivi... :whistle: 



Non rientro nel merito di quanto già detto ma relativamente al discorso finale di Gargo il punto non è che c'è   il punto è che nella mentalità del KM e in generale dei sistemi israeliani la norma, specialmente con lavori con le armi da fuoco sulle quali sono lievemente sul pezzo, è di rifiutare (ma nel senso di buttare fra i rifiuti...) qualsiasi tecnica che sia evidentemente piena di falle e/o legate al presentarsi di specifiche condizioni....non esiste che una cosa può funzionare a me e a te non è detto.
La frase finale quotata sembrerebbe quasi poter offrire garanzie che nessuno mi risulta però formalmente dare.
Ho difficoltà a pensare a tecniche non esenti da falle e relativa fallibilità.
Mi fanno nascere oltretutto dubbi i cambiamenti a distanza di pochi anni delle tecniche in questione nei programmi. Si possono "vendere" come "evoluzioni" e come un merito, ma il rovescio della medaglia è la considerazione che se mi hai insegnato come ottimale una soluzione 2 anni fa, ma pure 10, e oggi con la scusa dell'evoluzione me la cambi, mi chiedo se la fregnaccia me l'hai raccontata fino a ieri oppure la stai dicendo oggi. Il basarsi didatticamente sulle applicazioni e combinazioni ha anche questo "baco".
Il tuo percorso di evoluzione delle tecniche da mettere in programma potresti farlo prima di cominciare a insegnarlo. 

Se domani mi aggiungono un'applicazione o più propriamente un nuovo drill differente perchè riscontrano che gli allievi apprendono meglio una meccanica con quello, a me ma soprattutto agli allievi, cambia poco. Le linee guida sul programma concettuali sono oggi e tali rimarrano domani.

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Offline Fabio Spencer

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #776 on: December 22, 2014, 10:19:20 am »
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Questo mi ricorda (a te non interessa, è solo per discorrere) le varie rivalità nella scena black metal scandinava, quando i gruppi si accusavano reciprocamente di essere diventati commerciali non appena cercavano di produrre dischi con un suono decente, limitavano la velocità "mitraglistica" dei pezzi o inserivano elementi estranei...allora non erano più True (anzi, "Trve") Black Metal, ma una massa di whimps&posers  :=) ....salvo condividere lo stesso palco quando c'era da fare un po' di soldi  XD .
spin-off per spin-off.... era la gente che negli anni '80 dava fuoco alle chiese?
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Dottor Wolvie Killmister

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #777 on: December 22, 2014, 11:39:26 am »
+1

Buongiorno!

spin-off per spin-off.... era la gente che negli anni '80 dava fuoco alle chiese?

Si, fine '80 inizio '90...non necessariamente tutti, però.

Spoiler: show
Anche se, col senno di poi, avrebbero fatto meglio a far saltare in aria delle moschee..
Fondatore dell'omonimo sistema di difesa personale!

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3886.0

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Offline The Spartan

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Re:L'angolo del perchè
« Reply #778 on: December 23, 2014, 16:26:17 pm »
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"La frase finale quotata sembrerebbe quasi poter offrire garanzie che nessuno mi risulta però formalmente dare.
Ho difficoltà a pensare a tecniche non esenti da falle e relativa fallibilità.

Mi fanno nascere oltretutto dubbi i cambiamenti a distanza di pochi anni delle tecniche in questione nei programmi. Si possono "vendere" come "evoluzioni" e come un merito, ma il rovescio della medaglia è la considerazione che se mi hai insegnato come ottimale una soluzione 2 anni fa, ma pure 10, e oggi con la scusa dell'evoluzione me la cambi, mi chiedo se la fregnaccia me l'hai raccontata fino a ieri oppure la stai dicendo oggi. Il basarsi didatticamente sulle applicazioni e combinazioni ha anche questo "baco".
Il tuo percorso di evoluzione delle tecniche da mettere in programma potresti farlo prima di cominciare a insegnarlo.

Se domani mi aggiungono un'applicazione o più propriamente un nuovo drill differente perchè riscontrano che gli allievi apprendono meglio una meccanica con quello, a me ma soprattutto agli allievi, cambia poco. Le linee guida sul programma concettuali sono oggi e tali rimarrano domani.
"

Il discorso impostandolo in questa maniera rischia di complicarsi...preferisco continuare a concentrarlo sul lavoro con le armi da fuoco....
Relativamente al discorso delle evoluzioni però giova dire un paio di parole; la tua obiezione è per certi versi sensata, la mia contro obiezione è che però dipende di cosa si parla e in che misura...restando nel mio orto non ho difficoltà ad ammettere che per alcune evoluzioni Moni poteva concentrarsi un pò di più prima ma altre esulano totalmente dallo studio personale e dall'impegno...noi abbiamo un caso emblematico di una tecnica che è stata abbandonata non perchè non sia valida, ma perchè, girando per il mondo, Moni si è reso conto del diffondersi di un problema di mobilità articolare alle spalle sempre più noto e statisticamente non trascurabile dal suo punto di vista.
Incidentalmente, giusto per inquadrare bene le cose, il settore da noi dove non ci sono praticamente state evoluzioni epocali negli ultimi 10 anni è proprio quello dei disarmi su arma da fuoco.
Detto questo è essenziale per quanto mi riguarda non lasciare spazi grigi...
Esistono tecniche di disarmo dove, ipotizzando una tecnica fondata su una sequenza (già troppo lunga...) A-B-C, al realizzarsi di A e B solo l'imponderabile e altamente imprevedibile potrà impedire l'arrivo di C.
E questo ovviamente sulla base di un lunghissimo sperimentare.
Tutte le tecniche sono invalidabili...ni, ma ammesso e non concesso che sia così direi che un conto è dire che una tecnica è invalidabile da un soggetto addestrato e preparato che sa cosa fare e come fare, muovendosi di conseguenza o anticipando un movimento e un conto è dire che una tecnica è invalidabile da uno qualunque con un movimento non solo banale ma anche istintivo...
E' come se dicessi che una nave da crociera può essere affondata come una barchetta di carta...mentre nel primo caso serve un iceberg magari e nel secondo basta una scorreggia... :sbav:
Poi ampliando il discorso, ma l'ho già detto, si vedono disarmi illogici anche fra i figli di Sion ma, imho altro elemento importantissimo, per mille motivi diversi (uno su tutti il confronto...) ultimamente si riscontra sempre di più come certi disarmi di scuole distanti fra loro stiano "misteriosamente" finendo per assomigliarsi tutti... ;)
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Re:L'angolo del perchè
« Reply #779 on: January 20, 2015, 17:42:36 pm »
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Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.