Baba ti faccio il mio breve riassunto della situazione...
Io non conosco personalmente il tizio in oggetto...
Non ho strumenti per giudicare se sia bravo o meno in quello che fa e non mi interessano nemmeno le voci che ci sono su di lui nel vostro ambiente....anzi, do per scontato che sia una persona preparata e competente.
Lo conosco solo a causa o in virtù di questa "panzana" sulla sfida da 10000 euro che va avanti da anni e che è stata, a mio avviso, una (voluta o meno) eccezionale operazione di marketing.
Sorvolo ovviamente il mio giudizio sulla sensatezza della sfida in sè.
E aggiungo...chiunque conduca una battaglia per la serietà e la professionalità nelle arti marziali mi ha dalla sua parte...ma il problema si pone poi nei modi in cui questa battaglia viene combattuta.
Sono il primo, su queste pagine e altrove, a contestare certe soluzioni...ma non la possibilità di soluzioni.
Il tuo amico invece, forte di, consentimelo, una spocchia tipica di molti insegnanti di amf si è invece issato a portatore della verità, finendo per mettere nel calderone cialtroni e gente coi controcazzi.
E nel fare questo (la responsabilità decidi tu a chi darla...) si è seraficamente circondato di personaggi, più o meno informati e competenti, coi quali esporre al pubblico ludibrio svariati istruttori (personaggi che poi altrove secondo me hanno contribuito a inquinare la professionalità del tuo amico al solo citarlo).
Io alcune discussioni di quel gruppo le ho lette e facevano schifo..."sembravate" un gruppo di selvaggi che scannavano un essere umano, tutti trascinati da chissà quale impeto e tutti "nascosti" dietro l'istruttore.
Ti domando (anche in questo caso retoricamente...): erano persone la cui dignità valeva meno di quella di Fantini oggi?Vi serviva un adulto lucido che vi ricordasse che non è intelligente fare agli altri quello che poi non vogliamo fatto a noi?Era così difficile scindere il lavoro dalle persone?
Il livello era tale che il gruppo è dovuto diventare privato....
Ti domando, chi ha fatto in modo che tutto questo accadesse?
Dopodichè un bel giorno il meccanismo si è inceppato e nel fantasmagorico mondo di Facebook qualcuno è inciampato in Idan Abolnik.
Purtroppo su quest'ultima parte della vicenda sono preparatissimo avendo letto quasi tutto live...
Una bella escalation di chiacchiere e insulti fomentata da un tuo collega allievo che si sentiva forte della tutela dall'alto che, non appena ha capito con chi aveva a che fare, è passato dalla sfida all'arma bianca al confronto con coltello di gomma e pizzata a seguire...
E questo è un dato di fatto....chiamala vigliaccheria o buon senso ma è un fatto.
Come è un dato di fatto che, nonostante tutto quello che si era scritto (e ci sono le discussioni salvate....), il tuo amico abbia detto tempo dopo di non sapere della venuta di Idan a Roma.
E anche in questo caso ti rimando a tre righe sopra....
La conclusione qual'è...la conclusione spiccia spiccia è che, per ragioni che possono essere le più disparate, al dunque il tuo amico o chi per lui il confronto lo ha evitato.
Io per indole lo posso chiamare buon senso, altri la possono chiamare vigliaccheria...e ci sta tutta.
Da fastidio?Lo capisco...
Brucia?Sicuramente...
E' bello o divertente?No...e infatti sono il primo a sostenere che il silenzio è la cosa migliore.
Ma ci si doveva pensare prima...e a casa mia si dice che chi prima non pensa, dopo sospira.
Come detto altrove, io mi auguro che questa vicenda finisca presto nel dimenticatoio e che tutte le parti in causa, chi più chi meno, possano imparare dagli errori fatti ed avere un approccio alla pratica più sereno e rispettoso del lavoro altrui.