Quello che rilevo io, proprio perchè il 3D cita Jka e gli altri (Wkf in primis) è che, date le 3 o 4 impostazioni, che tutti hanno o possono avere volendo, ossia Light, Semi, Full e, nel caso del Karate, Kata, nel nostro mondo si apre un oceano di differenze, che io non concepisco.
Se si trattasse solo di quelle 4, allora tutto ok, ma noi esageriamo, perchè le riportiamo, o lo potremmo fare dove non accade, quando entriamo nella selva degli stili.
Shotokan, Kyokushin, Ashiara, Seidokan, Wado, Shito, e via discorrendo per un elenco troppo lungo, più le varianti interne alternative, tipo Sabaki Challenge ad esempio.
Parliamo di cose che sono tropo differenti fra loro, ognuna delle quali ha o può avere le famose 4 suddivisioni, il tutto ulteriormente diviso dalle sigle, federazioni nazionali o internazionali che siano.
Eppure, ogni campione di ognuna di queste, ha un campione di karate.
Nel pugilato esiste la possibilità di fugare ogni dubbio, con i titoli unificati, fanno tutti la stessa cosa, ognuno secondo il proprio stile, la propria scuola, che si confrontano sullo stesso ring.
Noi no, per noi c'è solo la possibilità di mollare il Karate per passare ad altro, che sia il K1 o le MMA, perchè non vedremo mai il campione del mondo Kyokushin e quello Shotokan o gli altri, sullo stesso tatami, già non vediamo il campione Jka con quello Wkf, figuriamoci altro.
Eppure fanno tutti karate, ognuno a suo modo, col suo stile e la sua scuola, che ritiene la migliore, salvo poi non volere o non potere andare a vedere.
Se invece ci fosse più onestà, vedremmo campionati cui partecipano scuole, stili, nazioni e federazioni diverse, ognuno come meglio può, per diventare campione di Karate, che sia nazionale, continentale o mondiale.
Così fosse, non ci sarebbe alcun problema nel porre delle categorie, oltre a quelle di peso, di tipologia, Light, semi, Full e Kata.
Certo che se voglio dire che faccio la roba più figa, la più veramente vera, antica e tradizionale, senza rischiare di essere smerdato, allora mi occorrono mille motivi per cui i miei campioni non possano confrontarsi con gli altri, ma la realtà è che temo di vederli asfaltati, quindi di perdere le fondamenta di ciò che ho costruito.
I saltelli vanno benissimo, ci mancherebbe, ma uno dovrebbe vedere che succede in ogni contesto, non solo li dove non si corre il rischio di essere sdraiati, o annodati.
Uno dei video postati, è di Raymond Daniels, un Karateka Point, bravo e molto agile, che fa competizioni extra karate, sia di Kick che interdisciplinari.
Ecco a me piacerebbe che potesse, in un campionato ufficiale di Karate, trovarsi davanti un Karateka Jka, o del Kyokushin eccetera, combattendo come può e come sa.
Le federazioni, gli stili, le scuole, non sono un ostacolo alla possibilità di avere una competizione ufficiale, che assegni un titolo (per categoria) ufficiale e globale, di Karate, il vero ostacolo, sono gli interessi, la paura di non essere ciò che si va dicendo di essere.
Il ragazzo che saltella senza costrutto (di cui parlavo prima) non lo fa perchè è pirla, ma solo perchè non gli occorre andare oltre, non rischia nulla, ma se fosse obbligato a fare meglio, a causa di un avversario che si muove diversamente da lui e comporta dei rischi, allora fatalmente il suo saltellare acquisirebbe un senso strategico, il suo bagaglio si completerebbe.
Ribadisco, ben vengano le categorie per grado di contatto ammesso, che già determinano grandi differenze di stile e impostazione, ma mi starebbe bene se si fermasse li.