Tutto giustissimo, visto dalla parte del praticante.
Io stesso ho fatto il pirla qua e la per vedere l'effetto che faceva a suo tempo.
Ma rimane l'ipocrisia di fondo, quella appunto della "mancanza di volontà", tale per cui, a tutte le organizzazioni, che siano federazioni o differenti stili, piace avere "il campione del mondo di karate", ma si tirano indietro, nascosti da mille inutili scuse, davanti all'idea di un campionato comune.
Se ci fosse volontà, in un circuito Full, ci starebbero serenamente tutte le versioni di Karate a contatto pieno, così come in un circuito Point.
Le spese di tutto questo, le fanno proprio i Karateka che si fanno il mazzo, perchè non godono di fondi e strumenti adatti allo sviluppo del loro potenziale.
Questo perchè parliamo di una galassia incomprensibile all'esterno di se stessa.
Il movimento del Karate ha mille problemi di cui spessissimo parliamo, problemi che sono figli della frammentazione, della disomogeneità, della poca franchezza, delle fandonie misticistiche.
A me spiace che solo il mondo variegato del Karate abbia questo genere di situazioni, proprio perchè è un mondo vastissimo, che avrebbe un potenziale altrettanto vasto, sprecato per ragioni che confluiscono tutte nella non volontà di confronto, quindi nella paura.
Eppure, in qualsiasi altro ambito, questa cosa, che sembra tanto normale e non desta perplessità, scatenerebbe l'ilarità di tutti.
Se vedessimo i campionati di volley a due mani, poi quelli a una sola mano, quelli che "giochiamo coi gomiti", quelli con la rete a 3 mt, poi quelli con la rete a 2 mt, quelli senza rete ecc ecc, scopriremmo che nessun giornale o televisione si interesserebbe più di Volley, che la gente direbbe "oh ma è pallavolo pure quella?", se poi dovessimo sentire che, la nazionale Italiana di Volley a gomito, non gareggia con la nazionale Italiana di Volley senza rete, ma pretende di rivendicare il titolo appena vinto, li prenderemmo per il culo.
Trovo singolare che per i Karateka, parlando di Karate, una situazione generale anche più contorta di così, appaia come un non problema.
Eppure credo piacerebbe a tutti poter fruire di tecnologia, strumenti e metodologie che solo certe disponibilità consentono.