Il problema del PSTD è molto presente negli eserciti occidentali.
I più all'avanguardia su questo argomento sono gli americani, che dopo aver subito il disastro dei reduci della IIa Guerra Mondiale (cosa di cui nessuno ha mai parlato.. si sa, erano i vincitori...), hanno preso subito qualche rimedio con la Guerra di korea, mollato completamente la questione con la Gurra del Vietnam, e dopo un ennesimo disastro di reduci del Vietnam, hanno incominciato a fare le cose bene con la Prima Guerra del Golfo.
Gli Inglesi hanno un apporccio un po' meno sistematico degli americani, in quanto hanno sempre l'idea di essere un popolo dalla scorza dura che non si fa impressionare dagli orrori della guerra. Ma quando per tutti gli anni '80 hanno avuto un sacco di guai con i reduci delle Falklands, hanno deciso di fare le cose fatte bene: il problema che non hanno fondi.
In Italia il problema è assente perché non si ammette che esista. Molto semplicemente. Inoltre non abbiamo un singolo medico specializzato in questa forma di disturbo psichico. Infatti facciamo molta fatica a formare psicologi per per le donne vittime di violenza, figuriamoci i soldati in rientra dell'Afghanistan.
Sonno agitato? Violenza? Istinti suicidi? Pilloloni stacca-cervello e non en parliamo più. Ovviamente nulla passato dallo Stato.
Conosco una brava giornalista che ha provato a toccare l'argomento (ecco perché lo sento attuale): ha ricevuto minacce.
Scriverà della situazione italiana su questo argomento una volta che emigrerà all'estero.
Quindi va bene pensare ai soldati UK: ma problemi grossi li abbiamo in casa e non attirano nemmeno le Iene, perchè anche loro sono stati fermati con fermezza.
Chi tocca il PSTD dei soldati italiani "muore", professionalmente parlando.
Sapete chi è l'unico reduce dell'Afghanistan che ha timidamente accennato al problema una volta alla radio?
Il produttore dei film per adulti della Tommasi, che è un Ex-Tuscania ferito in Afghanistan.
Ma poi all'intervista (La Zanzara Radio24 un annetto fa) ha preferito far pubblicità ai filmati della Tommasi, piuttosto che al problema dei reduci italiani.