ma il problema tende a venire ignorato perchè non si vuol ammettere questo disagio dei proprio soldati o altro?
perchè si potrebbe ritenere respondabile lo stato?
Il problema è squisitamente economico.
Un conto è dare una pensione a qualcuno che in servizio ha perso una gamba a causa dell'azione del nemico.
Non ci si diventa ricchi, e nemmeno si tira avanti, però qualcosa in UK e USA ti danno. Ed è innegabile. Hai di fatto compromesso la tua vita per un servizio che hai reso allo Stato.
Un conto è dare la stessa assistenza economica a problemi mentali.
Come si fa a dimostrare che non erano già presenti prima del servizio? Come si fa ad affermare che soon a causa di servizio?
Alla fine gli eserciti più "operativi del mondo" lo stanno riconoscendo solo da vent'anni. E lo stesso non è semplice ricevere aiuti di Stato per lo PSTD.
Perchè in primis è difficilissimo diagnosticarla, e poi tanta gente "ci ha un po' marciato dentro", togliendo sussidi a chi davvero era messo male.
Ripeto, in Italia, il problema non si pone: non si riconosce un bel niente manco a chi perde una gamba.
E detto questo la questione è semplice: quanti ragazzi italiani accetterebbero di arruolarsi sapendo che in caso di ferimento sarebbero totalmente abbandonati dalle Istituzioni e sarebbero solo a carico della loro famiglia?
Questo argomento non è MAI toccato quando fanno domanda.
E' vero che con i continui tagli alla Difesa, tra un po' avremo pochissimi soldati, e un po' di "crisi di vocazioni" potrebbe anche far bene alle Casse dello Stato. Però il concetto è: un Esercito lo vogliamo si o no?
E chi fa missioni in zona di guerra lo tuteliamo si o no?
Come al solito in Italia è tutto un: "vedremo, faremo, valutaremo..."
E intanto siamo in Afghanistan da 10 anni, 52 caduti, ma il numero di feriti è segreto.
Chissà perchè...