SHADOW YOGA: the chronicles of Shandor Remete!

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Offline MachineGunYogin

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SHADOW YOGA: the chronicles of Shandor Remete!
« on: March 28, 2013, 00:34:34 am »
+1
Sono incappato per sbaglio in un centro dove insegnano seriamente questo stile. Lo conobbi gia nel 2008-2009 quando la mia maestra di yoga ci fece fare delle sequenze derivate dallo shadow yoga, ma era un metodo misto con influenze di altri stili. Il centro che ho visitato di recente è un centro purista, dove si eseguone le 3 forme principali con una metodologia e ditattica molto fiscali.

http://www.hathaiogashala.com/images/ARTICLE%20-%20The%20Evolution%20of%20Shandor%20Remete.pdf


Shandor Remete & Emma - Balakrama (йога)



https://www.youtube.com/watch?v=HmW40Y9utUg&list=PL0E3AF5D1A48F5E5A



https://www.youtube.com/watch?v=DQjPLEDfrcs



https://www.youtube.com/watch?v=sjUBwr8DiwM



https://www.youtube.com/watch?v=gGW13qHrT9E



https://www.youtube.com/watch?v=4RBrNhfocHs



Shandor Remete è definito come "one of the most inspiring masters of yoga" per il suo metodo che unisce yoga indiano, principi di arti cinesi come tachi/qigong, arti marziali in genere e danza.

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Offline Bingo Bongo

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Re:SHADOW YOGA: the chronicles of Shandor Remete!
« Reply #1 on: March 28, 2013, 13:53:28 pm »
0
Ottimo :)

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Offline MachineGunYogin

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Re:SHADOW YOGA: the chronicles of Shandor Remete!
« Reply #2 on: March 28, 2013, 14:46:43 pm »
+1
Leggendo l'intro del suo libro dice che ha preso da am indiane, ma poi vai a fare il corso e ti insegnano certi principi base che trovi nel taiji, tipo di svuotare il petto. Gli stili indiani di solito dicono i aprirlo... mi sa che ha preso più da cinesi che non fa da indiani. Poi praticamente è quasi tutto in piedi mentre negli stili indiani ci sono miriadi di asana al suolo. Poi ci sono le forme proprio come il taiji. Tre forme che vanno da semplice a complessa. Gli esercizi di chiusura della forma ecc ecc ecc

Dovrebbe piacere ai Cina oriented ;)

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Offline MachineGunYogin

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Re:SHADOW YOGA: the chronicles of Shandor Remete!
« Reply #3 on: April 02, 2013, 19:02:18 pm »
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"The name Shadow Yoga is derived from the 6th chapter of the ancient tantrik treatise - 'The Shiva-Svarodaya' (the birth of the breath of life revealed by the god Shiva). This chapter, entitled 'Yoga of the Shadow Man', deals with the intricate manifestations of the shadow and their significance both inside and outside the human organism. According to Hatha Yogic anatomy the body is composed of three discrete bodies and five sheaths, (coverings or shadows). The practice of Hatha Yoga has evolved with the purpose of dissolving these shadows.
The teaching of the Shadow School is based upon the ancient Hatha Yogic texts, which state that all fixed forms should be designed to develop the practice of freestyle. Freestyle is a necessary step in the cultivation of longevity and enlightenment. "

da qua http://www.ksdglasgow.org.uk/index/shadow-yoga

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Offline Takuanzen

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Re:SHADOW YOGA: the chronicles of Shandor Remete!
« Reply #4 on: April 03, 2013, 13:45:28 pm »
0
Leggendo l'intro del suo libro dice che ha preso da am indiane, ma poi vai a fare il corso e ti insegnano certi principi base che trovi nel taiji, tipo di svuotare il petto. Gli stili indiani di solito dicono i aprirlo... mi sa che ha preso più da cinesi che non fa da indiani. Poi praticamente è quasi tutto in piedi mentre negli stili indiani ci sono miriadi di asana al suolo. Poi ci sono le forme proprio come il taiji. Tre forme che vanno da semplice a complessa. Gli esercizi di chiusura della forma ecc ecc ecc

Dovrebbe piacere ai Cina oriented ;)
Uno stile ibrido quindi. Ricordo che ne parlavi nella sezione Qigong.
Guardando il primo video, mi appare molto indiano in alcune movenze degli animali, in altre ricorda invece movimenti classici del Qigong cinese come i famosi "Otto pezzi di Broccato" (Baduanjin), movimenti di stili esterni come lo Shaolin e altro. Interessante, anche se io apprezzo molto anche le asana a terra degli altri stili, proprio per l'aver sviluppato un aspetto (le tecniche al suolo), generalmente disprezzato dai cinesi (anche in combattimento). 
Tu praticandolo che impressioni hai avuto? :)


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Offline MachineGunYogin

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Re:SHADOW YOGA: the chronicles of Shandor Remete!
« Reply #5 on: April 03, 2013, 14:17:21 pm »
+1
Premetto che sono andato 4 volte fin'ora.

Sembra molto interessante e meno gym-style. Va bene per tutti anche i meno elastici perche' e' meno improntato sulle asana che producono stretching. Comunque credo che le forma avanzate richiedano capacita' superiori. La classe dura un'oretta e non si suda. Si lavora molto con la mente, mentre molti degli stili di yoga in circolazione sono diventati delle classi di fitness. Ha una ditattica progressiva molto precisa, il che mi piace. E' abbastanza raro da trovare in giro, soprattutto se cerchi maestri formati da Remete in persona.

Conclusione: se hai il culo di avere una scuola vicino casa vai a provare subito!

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Offline MachineGunYogin

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Re:SHADOW YOGA: the chronicles of Shandor Remete!
« Reply #6 on: April 03, 2013, 14:41:43 pm »
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Offline Takuanzen

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Re:SHADOW YOGA: the chronicles of Shandor Remete!
« Reply #8 on: April 24, 2013, 15:07:03 pm »
0
http://www.wildyogi.info/en/issue/ganga-natasha-rivera-interview-shandor-remete

Un'intervista molto ricca di informazioni, forse anche troppo per le mie conoscenze, ma veramente molto affascinante.

Questo passaggio ad es. sembra rivalutare le arti marziali dal punto di vista dello Yoga (di solito qui si sente, spesso a ragione, il contrario), soprattutto sulle posture:

"When I came to India for the first time I could do much more than a basic level. Nevertheless it was difficult for me to accept certain things. Yoga has borrowed a lot from various spheres of life: from the kingdom of plants and animals, from martial arts, but martial arts in their turn borrowed a lot from yoga. At the same time, when you come to yoga classes and do fighting stands, it does not bring any result. In martial arts stands are used for developing strength, releasing peripheral energy and increasing the circulation of vital force in a body. For this reason they are dynamical in its nature and demand a well coordinated activity of the external body. All is directed on removing obstacles that block movement of the vital force. In yoga classes which I’ve attended, nothing similar happened. So, whoever has borrowed it from martial arts, they do not understand absolutely what was borrowed. People borrow something not understanding what it is based on. So I have decided to make a research."


Beh, d'altronde arti marziali, yoga e danza (come emerge anche dall'articolo) in India facevano un tempo parte di una visione del sapere unitario, un tutt'unico, quindi questa sua ricerca è oltremodo affascinante. Quelle di oggi sono solo tarde parti parziali di un insieme forse purtroppo non più ricostruibile, nonostante i suoi sforzi lodevoli.
Mi piacerebbe sapere cosa intende con "Marma", visto che in un'alcuni libri che avevo letto si riferivano all'arte di colpire i punti vitali del corpo umano o ha a che fare con una localizzazione energetica? Grazie Machine Gun per la condivisione. :sur:

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Offline MachineGunYogin

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Re:SHADOW YOGA: the chronicles of Shandor Remete!
« Reply #9 on: April 25, 2013, 00:11:27 am »
+1
http://www.wildyogi.info/en/issue/ganga-natasha-rivera-interview-shandor-remete

Un'intervista molto ricca di informazioni, forse anche troppo per le mie conoscenze, ma veramente molto affascinante.

Questo passaggio ad es. sembra rivalutare le arti marziali dal punto di vista dello Yoga (di solito qui si sente, spesso a ragione, il contrario), soprattutto sulle posture:

"When I came to India for the first time I could do much more than a basic level. Nevertheless it was difficult for me to accept certain things. Yoga has borrowed a lot from various spheres of life: from the kingdom of plants and animals, from martial arts, but martial arts in their turn borrowed a lot from yoga. At the same time, when you come to yoga classes and do fighting stands, it does not bring any result. In martial arts stands are used for developing strength, releasing peripheral energy and increasing the circulation of vital force in a body. For this reason they are dynamical in its nature and demand a well coordinated activity of the external body. All is directed on removing obstacles that block movement of the vital force. In yoga classes which I’ve attended, nothing similar happened. So, whoever has borrowed it from martial arts, they do not understand absolutely what was borrowed. People borrow something not understanding what it is based on. So I have decided to make a research."


Beh, d'altronde arti marziali, yoga e danza (come emerge anche dall'articolo) in India facevano un tempo parte di una visione del sapere unitario, un tutt'unico, quindi questa sua ricerca è oltremodo affascinante. Quelle di oggi sono solo tarde parti parziali di un insieme forse purtroppo non più ricostruibile, nonostante i suoi sforzi lodevoli.

Piu pratico questo stile piu mi piace. Non solo metà dei praticanti al centro che vado fa o faceva arti marziali, ma tutto il concetto di lavoro interno è differente dallo yoga moderno che si trova in giro.

Non ci sono posizioni estreme e a testa in giu. Il motivo sarebbe che lo yoga deve insegnare a stare in piedi radicati e a camminare in modo corretto e sano, abilità utili nella vita di tutti i giorni. A testa in giu mica ci vai durante le attività quotidiane sia che si tratti di lavorare nei campi, sia che si tratti di combattere contro un opponente, lavorare in ufficio, cacciare, fare una passeggiata, una corsa etc ...

Secondo Shandor lo yoga moderno ha perso tutto il lavoro interno proprio perchè estremizza troppo il lavoro fisico in modo inutile per il quotidiano funzionamento.

Un'altra cosa che ho trovato molto differente è che il lavoro fisico è quasi tutto in piedi. Le asana sedute sono meditative o comunque vengono fatte (quelle estreme) solo quando si prende padronanza con le forme in piedi (10 anni o piu). Secondo Shandor, lo yoga moderno parte gia da un livello troppo avanzato, con posizioni ad alta intensità che non solo scoraggiano i principianti (uno dei motivi per cui molti mollano dopo qualche mese) ma in piu aumentano il rischio di infortuni e compromettono salute fisica e mentale.

Personalmente mi trovo daccordo sull' enfatizzare il lavoro in piedi. In piu confermo che il lavoro interno dello yoga moderno è gran poco. O perlomeno, come viene insegnato a noi occidentali non va bene. Si punta a spingere, o a stare in posizioni non confortevoli, quando uno non riesce nemmeno a stare rilassato e presente semplicemente stando in piedi dritto.

Magari per gli indiani che iniziano a 4 anni le posizioni estreme vanno bene, perchè loro ci vanno in tutta tranquillità in quelle posizioni. Ma noi no. Lo stress è troppo alto e si perde il concetto di presenza e calma interiore. E confermo pure il fatto che questo tipo di tensioni creano problemi fisici e psicologici.

Però devo dire che il lavoro di stretching in questo stile è troppo poco. Tanti squat, posture del guerriero ed esercizi di coltivazione pranica che assomigliano al qigong. Poco, troppo poco, stretcing.

IMHO ci vorrebbe un misto tra (1) posture "di potenza", (2) movimenti di coltivazione pranica e (3) stretching corporeo completo. L'ultimo manca nello shadow yoga. I primi due (soprattutto il secondo) manca nello yoga hatha moderno.

Mi piacerebbe sapere cosa intende con "Marma", visto che in un'alcuni libri che avevo letto si riferivano all'arte di colpire i punti vitali del corpo umano o ha a che fare con una localizzazione energetica? Grazie Machine Gun per la condivisione. :sur:

Il concetto di marma nello yoga è abbastanza complesso, ma in parole povere si tratta delle 108 giunture (non punti) vitai sulla superficie del corpo. Un concetto simile agli agopunti ma non uguale. Sono aree che si trovano alle intersezioni (punti di ingresso) muscolari, articolari, venose, nervose e praniche (qi).

La parola marma deriva dalla radice mrt- che vuol dire morte. Infatti sono proprio gli ingressi vitali (di prssione o espansione) dove colplire nell'arte marziale indiana chiamata kalaripayyat, ed ingressi di rianimazione/rivitalizzazzione nel massaggio ayurvedico.

Il concetto è molto piu simile ai punti di prssione del pradal-serey/muay-thai che non fa quello del kung-fu cinese.

Sølvugle tempo fa aveva postato una mappa dei punti di pressione del sistma thailandese/cambogiano che assomigliava molto alle mappe indiane. Sarebbe gradito il link in questo 3d per gli interessati alle discipline marziali di derivazione indiana.

PS
Il discorso di incorporare la danza nello yoga avrebbe senso se le sequenze venissero fatte a ritmo sincronizzandosi con una musica di sottofondo che non c'è nello shadow yoga.
« Last Edit: April 25, 2013, 01:52:29 am by MachineGunYogin7 »


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Offline MachineGunYogin

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Re:SHADOW YOGA: the chronicles of Shandor Remete!
« Reply #10 on: April 25, 2013, 22:36:59 pm »
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gli esercizi di apertura e chiusura pratica econdo me li ha presi dal qigong cinese. Sono molto simili a questo

Taoist Qigong Opening Exercises