Mi raccomando....ginocchiate dallo scroto in giù con piedi quasi a terra...
Ma a distanza corta e in linea più bassa dei genitali le ginocchiate anche senza alzare proprio i piedi da terra.
Questa modalità però più che nel KM io l'ho vista nel KS (kali/silat).
Allora...in ottica di arti marziali israeliane, anche se la ovvia primogenitura storica in questo caso spetta al KM, nn si tirano le ginocchiate come nella thai (o il karate che le ha uguali...
); i motivi sono pratici e strategici, sia nel contesto originale molto military oriented, sia nel caso di lavoro per persone normali.
Il motivo pratico di base è il fatto che un determinato tipo di abbigliamento impedisce una certa ampiezza di movimenti e, dall'altro lato, potrebbe addirittura rendere meno vulnerabili determinate aree di impatto. Contestualmente un uso realmente efficace delle ginocchiate non può prescindere da un uso sapiente del clinch, ma il clinch "noto" è un concetto che nn ha senso nel KM delle origini e che, anche per eventuali gap di taglia, ha ancora meno senso in un sistema alla portata di tutti.
E do per scontato che nessuno veda questa come una diminutio della thai.
In più tirare le ginocchiate in un certo modo, presuppone un saper usare il corpo notevole e l'esporsi, alzando molto la gamba, a potenziali rischi che vanno dalla perdita di equilibrio all'afferramento.
Ecco quindi che nel KM e affini, la ginocchiata perde il suo potenziale da ko a vantaggio di altro, dove l'altro è semplicemente lo stimolare una reazione del corpo altrui quasi scontata che, sulla base della natura della minaccia, consente la transizione ad altro...nel caso di uno scontro a mani nude di solito la possibilità di colpire attorno la nuca, torsioni cervicali o un takedown frontale.
Ed è, imho, un modo per valutare la "sensatezza" di determinati bagagli tecnici.
A chi interessa l'idea, quando colpite, è di impattare nella zona dove arrivate tenendo il piede in posizione quasi verticale con la punta al suolo.