Allora...in ottica di arti marziali israeliane, anche se la ovvia primogenitura storica in questo caso spetta al KM, nn si tirano le ginocchiate come nella thai (o il karate che le ha uguali... ); i motivi sono pratici e strategici, sia nel contesto originale molto military oriented, sia nel caso di lavoro per persone normali.
Il motivo pratico di base è il fatto che un determinato tipo di abbigliamento impedisce una certa ampiezza di movimenti e, dall'altro lato, potrebbe addirittura rendere meno vulnerabili determinate aree di impatto. Contestualmente un uso realmente efficace delle ginocchiate non può prescindere da un uso sapiente del clinch, ma il clinch "noto" è un concetto che nn ha senso nel KM delle origini e che, anche per eventuali gap di taglia, ha ancora meno senso in un sistema alla portata di tutti.
E do per scontato che nessuno veda questa come una diminutio della thai.
In più tirare le ginocchiate in un certo modo, presuppone un saper usare il corpo notevole e l'esporsi, alzando molto la gamba, a potenziali rischi che vanno dalla perdita di equilibrio all'afferramento.
Ecco quindi che nel KM e affini, la ginocchiata perde il suo potenziale da ko a vantaggio di altro, dove l'altro è semplicemente lo stimolare una reazione del corpo altrui quasi scontata che, sulla base della natura della minaccia, consente la transizione ad altro...nel caso di uno scontro a mani nude di solito la possibilità di colpire attorno la nuca, torsioni cervicali o un takedown frontale.
Ed è, imho, un modo per valutare la "sensatezza" di determinati bagagli tecnici.
A chi interessa l'idea, quando colpite, è di impattare nella zona dove arrivate tenendo il piede in posizione quasi verticale con la punta al suolo.
Avevo in mente il concetto simile ma soprattutto ruotando sul proprio asse, quindi l'impatto col ginocchio invece che “frontale” tende a essere più “circolare” (spesso discendente sulla gamba avversa per posizionamento tra i piedi propri e avversi da cui di solito si fanno e per agevolare le geometrie per destabilizzare, che è l'obiettivo principale, il colpo è considerabile una distrazione apripista).
Per intenderci è il movimento che spesso è mostrato nel kali per colpire col ginocchio, da posizione eretta, fluttuanti e viso di un avversario a terra ma applicato in situazione in cui si è ancora entrambi in piedi.
E' considerata un'applicazione offensiva del footwork basso (soprattutto il passeggio sul posto o quasi, in questo caso). In linea teorica vista la presenza di movimenti simili lo stesso genere di applicazione dovrebbe essere contemplata anche in altre discipline tradizionali di derivazione geografica diversa dal sud-est asiatico, ma francamente non l'ho mai vista fare dai praticanti (anzi la quasi totalità si stupivano come di fronte a una novità vedendolo eseguire).
Quella che invece descrivi tu è molto meno contemplata; presumo perchè per tattica prevalente sia meno “utile” ovvero non si presenti con frequenza l'occasione ideale per sfruttarla.
@ Gargoyle
Con un bel po' di ritardo ho visto il video didattico e introduttivo di argomento filippino che mi avevi consigliato tempo fa. Sul posizionamento del ginocchio avanzato è diverso da come mi è stato mostrato per la pratica.
Sollecitando il ginocchio avanzato, a mio modesto parere in modo eccessivo, per una pratica frequente e continuativa ho considerato che sia da eseguire solo in caso di estremo bisogno.