Questo post fa parte delle cronache del centro.
Dopo tanto tempo,c'è troppa carne al fuoco per un singolo thread,quindi diciamo che questo sarà un mini riassunto di quanto successo negli ultimi 4 mesi.
Da dicembre a marzo,come magari ricorderà chi mi leggeva anche l'anno scorso,viene attuato un progetto comunale chiamato "emergenza freddo".
Questo progetto consiste nel trovare un determinato numero di posti letto,per evitare morti per assideramento durante i mesi invernali.
Tenete conto che oltre al clima rigido comune a molte parti del nord Italia,a Trieste abbiamo anche la bora.
Che può essere un problema,se piove o nevica,fa freddo e questo simpatico venticello decide di spingersi a 170 km/h come ha fatto lo scorso inverno.
Diciamo che questo progetto è atto ad evitare morti per assideramento di chi non ha dove dormire.
A questo progetto partecipano la Caritas,un paio di locande nei dintorni della stazione (che comunque si fanno pagare,per quanto a prezzo ridotto) il dormitorio sopra il centro dove lavoro e noi,che apriamo una stanza altrimenti chiusa nel resto dell'anno.
Partiamo sotto i migliori auspici: il 27 novembre ci informano che dovremo tenere 15 persone,più in momenti di codice rosso,un massimo di 5 posti sui tappetini per terra,per un complessivo di 20 persone.
Proviamo a ricordare che la struttura è fatta per ospitare un massimo di dodici ospiti notturni,ci viene risposto "pazienza".
Piccola contestualizzazione,da quando gli americani hanno iniziato a dire di volere abbandonare l'Afghanistan,frotte di afghani giungono qui nel terrore di un ritorno dei talebani.
Ma questi non hanno documenti,e non sanno dove andare,né dove stare.
Vengono quindi istituiti degli alloggi d'emergenza,prima in una residenza per anziani,successivamente in una scuola,per tenere i richiedenti asilo.
Insurrezione da parte degli Italiani: "perchè loro hanno un posto loro garantito e noi no? Noi siamo nati qui,che se ne tornino al loro paese"
"Perchè nessuno di loro ha mai sfondato la vetrata con una sedia,costretto a chiamare un ambulanza per essere finito in coma etilico proprio qui la seconda volta in un mese e non hanno mai dato ancora problemi"
Mutismo e rassegnazione.
Tuttavia nella scuola non era consentito loro tenere i bagagli,che tenevano qui.
Ovviamente anche gli altri accolti hanno preteso di tenere i bagagli qui,e se diciamo di si a uno,non possiamo negarlo agli altri.
Per cui ricominciò la giostra dei bagagli.
Ricominciarono a ruota i casi di scabbia,un paio di casi di tbc,per cui ho dovuto andare a fare l'esame della tubercolina per la garanzia di non esserne stato infettato,e infine loro;la nostra ciliegina sulla torta... i topi.
Capirete il nostro disappunto quando quei 5 posti,che avevano garantito essere riservati soltanto in caso ci fosse la fine del mondo,si sono rivelati essere una costante,facendoci trovare 20 ospiti fissi a notte per tutti e 4 i mesi.
Capirete ancor più il nostro disappunto,quando i simpatici roditori si sono moltiplicati,e hanno iniziato a camminare addosso a quelli che dormivano sui tappetini.
Abbiamo chiesto un intervento di derattizzazione,ma per farlo avrebbero dovuto chiudere il centro e... no se pol.
"ma allora che dobbiamo fare? " Chiesi innocentemente... "prendeteli voi" mi rispose il coordinatore comunale con un luccichio sadico negli occhi.
Un mio collega ha ricevuto una denuncia per molestie sessuali da parte di un'accolta,accusa ovviamente inventata.
Due tizi hanno sfondato la porta d'ingresso del centro,impedendo così di chiudere la porta anche di notte.
Il comune non ha voluto sporgere denuncia.
Di questo avvenimento,che ha segnato particolarmente gli ultimi mesi,ne parlerò in un thread specifico appena avrò tempo di scriverlo accuratamente.
Sono stati banditi vita natural durante dal centro nonostante l'ignavia del comune,questo però non ha impedito loro di tornare la settimana dopo e mandare all'ospedale un collega.
Né di crearmi un paio di volte problemi al di fuori del mio lavoro.
Quasi dimenticavo,siamo stati per due settimane sotto allagamento.
Provate voi a spiegare al comune che necessitiamo di chiudere.
Ovviamente non siamo stati in grado.
Provate voi a spiegare agli accolti che non possono farsi una doccia calda,o che non possiamo fare il tè o il caffè,o che non possono fare la lavatrice perchè abbiamo dovuto chiudere l'acqua in attesa di un intervento che non arrivò prima di due settimane?
Insomma,ci siamo proprio divertiti...
E nonostante tutto siamo sopravvissuti, a me chi m'ammazza?