Ultimamente sono a chiedermi spesso su cosa realmente sono più carente, cosa dovrei allenare di più e su cosa potrei concentrarmi (ormai) di meno.
Recentemente in palestra abbiamo lavorato di più su cose che ritengo più "complicate", o comunque di pratica di livello avanzato, come ad esempio l'utilizzo di combinazioni in movimento su avversario che contrattacca o ostacola comunque lo sviluppo del combattimento (spostandosi, schivando e, soprattutto, provando a interrompere l'azione con una sua azione di attacco).
E' incredibile la brutta sensazione che ho percepito nel fare questi esercizi, come di esser tornato indietro di anni: sensazione di poca coordinazione, bersagli spesso non pieni o addirittura ciccati in pieno, perdita di stabilità, a volte necessità di interrompere l'azione per i troppi microerrori sommati assieme.
riguardandomi in video in cui mi sono ripreso, da un lato mi sono accorto che la mia percezione dell'errore è ingigantita (es.: mi sento molto scoordinato ma dal video si vede un livello di coordinazione migliore di quella percepita), dall'altro che commetto alcuni errori del tutto in buona fede, vale a dire pensando di far una certa cosa, ma di fatto facendola in misura molto minore (es.: la torsione dell'anca nei colpi singoli puliti, molto minore di quello che dovrei).
Chiedevo a chi legge se si è mai trovato a far ragionamenti del genere, su cosa sa che deve (e necessita di) lavorare arrivato a un certo punto della pratica marziale, se ci sono accorgimenti particolarmente utili per affinare certe azioni/tecniche.
Ovviamente non è che non sappia in che direzione indicativa dovrei andare, ma so anche bene che il cervello, specie più si va avanti, tende a ripetere schemi e azioni a lui più congeniali, evitando sapientemente ciò che "non gli riesce bene".