Manderei - a spostare amabilmente i motorini - il 13º Reggimento carabinieri "Friuli-Venezia Giulia"
Il 7° Celere di Padova è più vicino a Bologna, solo che credo siano impegnati in altri cazzi
Comunque, al di là delle battute, la tipa vuole una pacifica convivenza e al contempo vedere rispettati i suoi diritti. Quindi credo che il suggerimento di stressare le istituzioni sia la via praticabile senza cadere in torto.
Ma nessuno, se decidesse di intraprendere la strada delle vie legali, la metterebbe al sicuro da ritorsioni dal momento, per quanto ne so, che denunce anonime non si possono fare e non credo che qualcuno alla Procura della Repubblica prenderebbe in esame la soluzione di una sorta di "protezione testimoni" per una cazzata del genere.
Vorrei focalizzare la situazione sul fatto che si debba intraprendere una serie di azieni così endaginose per vedersi riconosciuti diritti che dovrebbero essere alla base di una civile convivenza tra esseri umani. Evidentemente i termini "civile" ed "umano" sono sono parole incatenate a codici giurisdizionali che hanno poco riscontro nella realtà, per cui quoto chi (non ricordo chi) dice che le leggi avrebbero bisogno di meno filosofia e un po' più di pragmatismo se ne ho ben interpretato il senso del suo intervento.