....detta anche terapia con i fagi.
Ma anche no,perchè non ne parla nessuno.
Eppure è interessante.
Perchè?
Andiamo con ordine.
Chi mastica sanità,ma anche chi legge i giornali,sa già che un problema odierno è l'accresciuta resistenza dei batteri agli antibiotici.
La natura,si sà,si adegua,come fanno gli insetti con gli insetticidi,ed i batteri non sono diversi.
é all'incirca dall'anno 2000 che non esce più una nuova molecola di antibiotico,così le case farmaceutiche giocano con le vecchie molecole in associazione(ad esempio l'augmentin:ampicillina+acido clavulonico che ne potenzia l'effetto)e con i dosaggi,sempre più alti.
Va da se che è un discorso che non può continuare indefinitamente.
Torniamo alla terapia fagica.
Ne ho sentito parlare da un nostro medico,aperto e curioso alle alternative terapeutiche,che ne ha letto qualcosa(poca roba,perchè non se ne parla molto)su un giornale di scienze e un documentario su RAI 3 ad orari impossibili(eh...).
Negli anni '50,quando il blocco sovietico era vivo e vegeto,le terapie antibiotiche occidentali erano proibitive per le economie dell'est.
Le ricerche degli scienziati russi,bulgari,etc andarono allora su un altro versante:quello naturale.
In natura i microorganismi della serie dei Fagi,si alimentano esclusivamente di Procarioti(organismi monocellulari comprendenti bacilli,flagelli,etc)ed ignorano assolutamente gli Eucarioti(organismi complessi multicellulari come,beh,come noi).
Quindi le ricerche portarono a sviluppare ceppi mirati a seconda dell'infezione:colture di Fagi divoratrici di specifiche famiglie di eucarioti iniettabili EV,oppure in forma polverizzata per trattamenti locali di ferite infette,etc.
Assolutamente innoque per il paziente,perchè i Fagi a noi non fanno nulla.
Funzionavano?
Le testimonianze pare dicano di si.
Perchè queste terapie non arrivarono a noi?
Per l'esatto motivo opposto per cui gli antibiotici non arrivavano all'est:i costi di produzione delle colture fagiche sono basse,e le ditte farmaceutiche per legge NON possono mettere il copyright su organimi viventi e quindi non possono alzarne esageratamente il prezzo di vendita come si fa invece abitualmente(vedasi per esempio il giochino economico Clopidogrel versus Ticagrelor).
E la situazione di queste terapie nell'est oggi è.....disastrata:il benessere è arrivato anche da loro,e benchè qualcuno preserva ancora le ricerche in quest'ambito,oramai si parla di laboratori semideserti.
Del resto dalla caduta del muro la sanità russa è decaduta,lontani i tempi degli allora rivoluzionari ortopedici(i Lizarov per il sostegno delle ossa fratturate)e degli studi sulla riabilitazione delle neurolesioni.
Mi è stato detto che un italiano ha preso l'idea per questa terapia,ed appoggiandosi a ciò che rimane di questi studi e terapie,ha aperto un laboratorio di ricerca per sviluppare la terapia con i Fagi.
Attendo curioso che se ne senta parlare